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Oggi è il Carbonara day – 6 aprile 2022

Oggi si celebra il #CarbonaraDay, che è in pratica la “spaghettata social” più grande del mondo dedicata alla ricetta di pasta più amata e condivisa

Il Carbonara Day a cinque anni dal lancio sui social dai pastai di Unione Italiana Food che lo hanno ideato supportati da IPO – International Pasta Organisation ha raggiunto una platea potenziale di 1,7 miliardi di persone e generando ad oggi quasi 1,6 milioni di contenuti su Instagram aventi come hastag #Carbonara

E’ diventato in pratica un appuntamento imperdibile per media, cuochi, food influencer e per quanti amano condividere opinioni su questo piatto che talvolta ha generato non poche discussioni sul rapporto tradizione e contaminazione in cucina

Da una parte i puristi, quelli che ammettono una sola maniera per prepararla e 5 ingredienti canonici: pasta,guanciale,pecorino,uovo e pepe e dall’altra gli innovatori che considerando la pasta un piatto oltremodo versatile ritengono che non si debbano porre limiti alle reinterpretazioni di questa ricetta

La verità dove sta? Come spesso accade nel mezzo e quindi si può tranquillamente affermare che non esiste la carbonara perfetta, ma quella “perfetta per me “ a patto che l’autore rispetti lo spirito della ricetta originale

Ma quando è nata la Carbonara? Sembra che la sua nascita sia dovuta nel 1944 all’incontro tra la pasta italiana e gli ingredienti delle “Razione K” dei soldati americani che contenevano tra le altre cose anche tuorlo d’uovo in polvere e bacon; sembrerebbe che i soldati americani risalendo la Penisola accompagnassero alla pasta questi due ingredienti per integrare la dose di carboidrati

Ed è curioso che l’inventore della “Razione K” fu proprio quell’ Ancel Keys che molti anni dopo fu lo scopritore la celeberrima “dieta meditteranea”

Vi è poi una seconda ipotesi che racconta di carbonai appenninici ( carbonari in romanesco) che la preparavano usando ingredienti facilmente reperibili e soprattutto a lunga conservazione e in questo caso la carbonara non sarebbe null’altro che l’evoluzione del piatto “ cacio e ova “ di origini laziali e abruzzesi

Ultima ma prima per datazione l’ipotesi che ricondurrebbe la genesi della ricetta alla cucina napoletana, andando a scovare nel trattatoCucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti del 1837 una possibile origine della pietanza

Per partecipare all’evento virtuale le regole sono semplici: il 6 aprile, a partire dalle ore 12 basterà seguire gli hashtag #CarbonaraDay e #CarbonaraSharing e cimentarsi in dirette video, condividere opinioni, foto e consigli su Instagram, Facebook e Twitter, nel segno di un piatto all’insegna dell’inclusione.

La ricetta tradizionale

Pasta di semola di grano duro da cuocere in acqua salata (i formati più frequenti sono spaghetti e rigatoni), uova, pepe e pecorino grattugiato da aggiungere dopo la cottura e guanciale tagliato a striscioline

Spaghetti 320 g

Tuorli di uova medie 6 p

Pepe nero q.b.

Guanciale o Pancetta 150 g

Pecorino Romano 50 g

E la vostra ricetta?

Today is Carbonara day – April 6, 2022

Today we celebrate the #CarbonaraDay, which is basically the largest “social spaghettata” in the world dedicated to the most loved and shared pasta recipe

Carbonara Day five years after the launch on social networks by the Unione Italiana Food pasta makers who created it supported by IPO – International Pasta Organization has reached a potential audience of 1,7 billion people and today generating almost 1.6 million contents on Instagram having as hastag #Carbonara

In practice, it has become an unmissable event for media, cooks, food influencers and for those who like to share opinions on this dish which has sometimes generated quite a few discussions on the relationship between tradition and contamination in the kitchen

On the one hand the purists, those who admit only one way to prepare it and 5 canonical ingredients: pasta, bacon, pecorino, egg and pepper and on the other the innovators who considering pasta an extremely versatile dish believe that no limits should be placed on reinterpretations of this recipe

Where is the truth? As often happens in the middle and therefore it can be safely said that there is no perfect carbonara, but the one “perfect for me” as long as the author respects the spirit of the original recipe

But when was Carbonara born? It seems that its birth is due in 1944 to the encounter between Italian pasta and the ingredients of the “K Ration” of American soldiers which also contained powdered egg yolk and bacon among other things; it would seem that the American soldiers going up the peninsula accompanied these two ingredients to the pasta to supplement the dose of carbohydrates

And it is curious that the inventor of the “K Ration” was precisely that Ancel Keys who many years later was the discoverer of the famous “Mediterranean diet”

There is also a second hypothesis that tells of Apennine charcoal burners (carbonari in Roman dialect) who prepared it using easily available and above all long-life ingredients and in this case the carbonara would be nothing more than the evolution of the dish “cacio e ova” of Lazio and Abruzzo origins

Last but first by dating the hypothesis that would bring the genesis of the recipe back to Neapolitan cuisine, finding in the treatise “Theoretical-practical cuisine” by Ippolito Cavalcanti of 1837 a possible origin of the dish

To participate in the virtual event, the rules are simple: on April 6, starting at 12 noon, just follow the hashtags #CarbonaraDay and #CarbonaraSharing and try your hand at live videos, share opinions, photos and advice on Instagram, Facebook and Twitter, of a dish dedicated to inclusion

The traditional recipe

Durum wheat semolina pasta to be cooked in salted water (the most frequent formats are spaghetti and rigatoni), eggs, pepper and grated pecorino to add after cooking and bacon cut into strips

Spaghetti 320 g

Tuorli di uova medie 6 p

Pepe nero q.b.

Guanciale o Pancetta 150 g

Pecorino Romano 50 g

And your recipe?

 

Il piccolo grande mondo di LLou

Yolanda del Campo in arte LLou è un’artista spagnola nata a Vigo nel 1980
Si è laureata in Pubblicità e Relazioni Pubbliche a Pontevedra, con studi in Comunicazione Audiovisiva e un master in Community Management
Ha lavorato per dieci anni in case di produzione audiovisiva, in programmi televisivi, come regista e coordinatore dei contenuti, e come Responsabile della Comunicazione presso la Scuola Internazionale di Cinema e Televisione (EICTV), a Cuba
E’ da sempre legata alla comunicazione, anche come docente e con le sue pubblicazioni, e attualmente dirige la comunicazione di un’associazione di malati di sclerosi multipla e Parkinson, e organizza un festival delle arti, l’Artenauta Festival
Ha iniziato a dipingere in maniera continuativa dall’età di 19 anni, come una sorta di terapia per esprimere tutto quello che si portava dentro un mondo interiore molto complesso – ma ha dei quadri che ha dipinto quando aveva 14 anni (“Induced Childish Dementia”, “Molto raro tutto” and “Possible Seas”)
E’ un autodidatta che ha imparato osservando e analizzando le opere, cercando di riprodurle per capire il processo che le ha create, il suo stile è definito da opere molto colorate, ingenue e forme primitive associate all’arte naif e all’arte grossolana, ma ha anche una linea puramente astratta, di solito dipinge con acrilico su tela o carta, le piace molto usare tecniche miste e mescolare colori acrilici o acquerelli con pastelli, matite colorate e spray
Predilige dipingere in solitudine nella sua stanza laboratorio di notte o alla luce del sole a seconda del soggetto e ascoltando musica passando dal genere punk a Chopin
Ha inserito in molti suoi dipinti degli esseri rotondi chiamati “ los balubas” che sono un modo infantile e primitivo per illustrare molti concetti
Ha tenuto diverse mostre personali e collettive, principalmente in Galizia (Spagna), dipinge su ordinazione e vendo le sue opere e presto lo farà anche dal suo sito web che sta finendo di realizzare
Instagram profilo
Per contatti : llou.insidias@gmail.com

Yolanda del Campo in art LLou is a Spanish artist born in Vigo in 1980
She graduated in Advertising and Public Relations in Pontevedra, with studies in Audiovisual Communication and a master in Community Management
She has worked for ten years in audiovisual production houses, in television programs, as a director and content coordinator, and as Head of Communication at the International School of Cinema and Television (EICTV), in Cuba
She has always been linked to communication, also as a teacher and with her publications, and currently directs the communication of an association of patients with multiple sclerosis and Parkinson’s, and organizes an arts festival, the Artenauta Festival
She started painting continuously from the age of 19, as a sort of therapy to express everything that she carried within a very complex inner world – but she has some pictures she painted when she was 14
She is a self-taught person who has learned by observing and analyzing the works, trying to reproduce them to understand the process that created them, her style is defined by very colorful, naive works and primitive forms associated with naive art and coarse art, but she also has a purely abstract line, she usually paints with acrylic on canvas or paper, she really likes to use mixed techniques and mix acrylics or watercolors with crayons, colored pencils and sprays
She prefers to paint in solitude in his laboratory room at night or in the sunlight depending on the subject and listening to music passing from the punk genre to Chopin
She has included in many of her paintings round beings called “the balubas” which are a childish and primitive way to illustrate many concepts
She has held several solo and group exhibitions, mainly in Galicia (Spain), she paints to order and sell her works and soon she will also do it from her website which she is finishing to make
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For contacts: llou.insidias@gmail.com

Yolanda del Campo en arte LLou es una artista española nacida en Vigo en 1980
Licenciada en Publicidad y Relaciones Públicas en Pontevedra, con estudios en Comunicación Audiovisual y máster en Community Management
Ha trabajado durante diez años en productoras audiovisuales, en programas de televisión, como director y coordinador de contenidos, y como Jefe de Comunicación de la Escuela Internacional de Cine y Televisión (EICTV), en Cuba
Siempre ha estado vinculada a la comunicación, también como docente y con sus publicaciones, y actualmente dirige la comunicación de una asociación de pacientes con esclerosis múltiple y Parkinson, y organiza un festival de arte, el Festival Artenauta
Empezó a pintar ininterrumpidamente desde los 19 años, como una especie de terapia para expresar todo lo que llevaba dentro de un mundo interior muy complejo -pero tiene algunos cuadros que pintó cuando tenía 14 (“Induced Childish Dementia”, “Molto raro tutto” y “Possible Seas”)
Es un autodidacta que ha aprendido observando y analizando las obras, tratando de reproducirlas para entender el proceso que las creó, su estilo se define por obras muy coloridas, ingenuas y formas primitivas asociadas al arte naif y al arte burdo, pero también tiene una línea puramente abstracta, suele pintar con acrílico sobre lienzo o papel, le gusta mucho utilizar técnicas mixtas y mezclar acrílicos o acuarelas con pasteles, lápices de colores y sprays
Prefiere pintar en soledad en su cuarto de laboratorio de noche o a la luz del sol dependiendo del tema y escuchando música pasando del género punk a Chopin
Ha incluido en muchas de sus pinturas seres redondos llamados “los balubas” que son una forma infantil y primitiva de ilustrar muchos conceptos
Ha realizado varias exposiciones individuales y colectivas, principalmente en Galicia (España), pinta por encargo y vendo sus obras y próximamente lo hará también desde su web la cual está terminando de realizar
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Para contactos: llou.insidias@gmail.com

Audrey Hepburn – la grazia, più bella ancora della bellezza

Il 20 gennaio 1993, nel piccolo paesino di Tolochenaz in Svizzera moriva Audrey Hepburn, una donna dotata di una grazia particolare che ancora oggi a distanza di 29 anni ne fa la numero uno al mondo
Fu infatti lei la prima vera influencer, come non ricordare le ballerine di Cenerentola a Parigi, la frangia di My Fair Lady, e che dire del little black dress di Colazione da Tiffany o del pixie cut di Vacanze romane, per non parlare di un qualsiasi Givenchy indossato da Sabrina in poi
Audrey Kathleen Ruston ( questo il suo vero nome) era nata il 4 maggio 1929 a Bruxelles e la sua magrezza le derivava dal fatto che a causa della guerra e del divorzio dei genitori da ragazzina aveva mangiato quasi niente, il suo sogno era di fare la ballerina e non lo ha realizzato appieno ma di sicuro ha danzato con la sua grazia e leggiadria recitando per tutta la vita

 

Audrey Hepburn – grace, more beautiful than beauty

On January 20, 1993, Audrey Hepburn died in the small village of Tolochenaz in Switzerland, a woman endowed with a special grace that even today, 29 years later, is the number one in the world
She was indeed the first true influencer, how not to remember the ballerina shoes of Cinderella in Paris, the bangs hair of My Fair Lady, and what about the little black dress by Colazione da Tiffany, or of the pixie cut of VacanzeRomane, not to mention any worn Givenchy from Sabrina onwards
Audrey Kathleen Ruston (this is her real name) was born on May 4, 1929 in Brussels and its thinness it derived from the fact that because of the war and the divorce of the parents as a girl she had eaten almost nothing, her dream was to be a dancer and he did not fully realize it but she certainly danced with her grace and loveliness reciting throughout her life

Song of story is “ Moon river “ soundtrack of movie “Colazione da Tiffany” by Henry Mancini Orchestra

STOP violence!

Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Ma questo giorno poteva essere ieri, o domani, tra una settimana o un mese
Perché deve essere sempre il 25 novembre
Per sradicare la violenza bisogna agire su più fronti: agendo sulle coscienze, insistendo sul rispetto, l’uguaglianza e le pari opportunità e in questo genitori e insegnanti possono svolgere un ruolo decisivo Noi uomini dobbiamo prendere coscienza che le donne non vanno mai toccate, nemmeno con un fiore .. ma prima di amarle vanno rispettate
Ad oggi, 109 donne sono morte in Italia a causa delle violenze nel 2021
Possa essere la vostra vita sempre serena e felice

Today is the world day against violence against women
But this day could be yesterday, tomorrow, in a week or a month
Because it must always be November 25th
To eradicate violence we need to act on several fronts: acting on consciences, insisting on respect, equality and equal opportunities and in this, parents and teachers can play a decisive role
We men must be aware that women should never be touched, not even with a flower .. but before loving them must be respected
To date, 109 women have died in Italy due to violence in 2021
May your life always be peaceful and happy

 

The song of the story is “Woman” 🎤 by John Lennon

Ciao Giampiero .. grazie!

Se fossi a Roma oggi andrei a rendere omaggio a un grande giornalista sportivo che non a caso veniva chiamato nell’ambiente dei cronisti sportivi “il maestro”
Giampiero Galeazzi in età giovanile ha praticato con successo il canottaggio e da giornalista ha inventato un modo nuovo di raccontare non solo il canottaggio ma anche il tennis e il calcio in Tv
Lui era sempre presente dove gli altri non riuscivano ad entrare .. in campo alla fine degli incontri importanti e poi negli spogliatoi a fine match durante i festeggiamenti, sempre ben accettato da giocatori e tecnici che lo hanno sempre considerato uno di loro
Da cronista riusciva sempre ad essere in prima linea usando piccole invenzioni che gli aprivano porte per altri chiuse
Mitica la sua trovata quando a Torino pur di riuscire ad avvicinare l’avvocato Agnelli blindato dalla security in tribuna gli gridò da dove lo trattenevano: “ Avvocato mi ha dato una Ritmo che ci piove dentro “ frase che gli valse il lasciapassare per andare a intervistare l’avvocato che lo invitò ad avvicinarsi
Il ricordo della sua grandezza è rimbalzato in maniera virale sui social dal momento della notizia della sua scomparsa e la sua grandezza è testimoniata dal fatto che migliaia di persone, atleti e dirigenti compresi, lo hanno ricordato non con una delle solite frasi di circostanza ma con un ricordo di vicinanza diretta e questo dimostra come lui abbia saputo lasciare un ricordo di se stesso a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di apprezzarne la competenza, la disponibilità e la gentilezza che lo hanno sempre accompagnato ovunque lui sia andato
Mancherà molto a tutti e quando ci mancherà di più basterà pensarlo mentre ora sta remando felice sul suo Tevere
Grazie Giampiero, per aver scritto una pagina importante e indimenticabile del giornalismo sportivo

Asti – 9° edizione del Bagna Cauda Day dal 26 al 28 novembre 2021

A Monaco di Baviera celebrano l’October Fest, Asti e il Piemonte puntano sul novembre dedicato alla Bagna Cauda con una punta d’ironia a cominciare dal logo: Bagna Cauda Day si può leggere anche Bagna Cauda d’aj, cioè d’aglio in piemontese.
Asti e dintorni ospita l’evento (che quest’anno spegne nove candeline)  promosso dall’Associazione Astigiani con lo scopo di mettere insieme la tradizione del più famoso piatto piemontese con la novità di un incontro che diventa festa, un po’ happening, un po’ evento a sorpresa, BCD (l’acronimo di Bagna Cauda Day, gioca tra il piemontese e l’inglese) è convocato via Internet e aperto a tutti i fans della Bagna Cauda nel mondo
Quest’anno dopo l’edizione in delivery del 2020 si ritorna in presenza e per dare la possibilità ai tantissimi bagnacaudisti che vorranno degustare questo piatto prelibato la manifestazione si terrà in due weekend, dal 26 al 28 novembre e dal 3 al 5 dicembre quando in un centinaio di ristoranti, vinerie, cantine storiche ad Asti, in altre località del Piemonte e del Mondo verrà celebrata  la Bagna Cauda, il piatto della convivialità, con la possibilità di scegliere a seconda dei propri gusti la versione più indicata a ciascun palato:
Rossa:Come Dio Comanda” (ricetta tradizionale), Gialla:Eretica” (poco aglio),Verde:Atea” (senza aglio)
Cuochi e cuoche dell’Astigiano, Langa e Roero proporranno la loro Bagna Cauda tradizionale e la fortunata formula non cambia, con  un prezzo di riferimento del piatto in tutti i locali che sarà di 25 euro, mentre il vino verrà proposto al prezzo di 12 euro a bottiglia, grazie all’accordo con quattro importanti case vinicole astigiane leader della Barbera: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlet di Costigliole e Coppo di Canelli.

Le prenotazioni possono essere fatte telefonando direttamente ai locali indicati sul sito web della manifestazione, dove sarà possibile verificare in tempo reale la disponibilità dei posti ancora liberi per ogni singolo ristorante aderente all’iniziativa.
I bagnacaudisti riceveranno in omaggio  il bavaglione d’autore, firmato da Sergio Ponchione in tessuto, con logo del Bagna Cauda Day  e ben visibile la scritta ” Quarta dose! “ da usare e tenere a ricordo dell’evento.

LA RICETTA della BAGNA CAUDA
Esistono varie ricette per realizzare la bagna cauda, a libera interpretazione del singolo cuoco o secondo tradizioni famigliari tramandate di madre in figlia o di generazione in generazione.
Tra tutte, l’Accademia Italia della Cucina ne ha depositata una, registrata il 7 febbraio 2005, ritenuta dopo vari assaggi la più affidabile e tramandabile.

Ingredienti per 12 persone:

12 teste d’aglio
6 bicchieri da vino di olio d’oliva e, se possibile un bicchierino di olio di noci
6 etti di acciughe rosse di Spagna

Tagliare a fettine gli spicchi d’aglio precedentemente svestiti e privati del germoglio, quindi mettere l’aglio in un tegame di coccio, aggiungere un bicchiere d’olio e iniziare la cottura a fuoco molto basso rimescolando con un cucchiaio di legno, senza fargli prendere colore.
Aggiungere poi le acciughe dissalate e diliscate continuando a rimescolare, quindi versare il restante olio e portare l’intingolo a cottura a fuoco basso per circa mezz’ora evitando che la bagna frigga.
Al termine della cottura si può aggiungere a piacere un pezzetto di burro freschissimo per dare un gusto più morbido alla bagna.
La bagna una volta pronta va versata negli appositi “fujot” (forellini di coccio) e accompagnata con le seguenti verdure:
crude: cardi gobbi di Nizza, topinanbours, cuori di cavolo bianco, indivia e scarola, peperoni freschi e sotto graspa, cipollotti inquartati ed immersi nel vino barbera crudo;
cotte: barbabietole rosse, patate lesse, cipolle al forno, zucca fritta, peperoni arrostiti.
La tradizione vuole che alla fine lo “spesso della bagna” si raccolga strapazzandovi dentro un uovo

In last weekend of november in Piedmont the “Bagna Cauda Day” is celebrated, this tasty and very particular sauce will be served in many restaurants
The bagna cauda typical winter dish of the Piedmont region (in Italian is called “hot sauce“) is history, tradition, encounter of cultures and flavors
The preparation of bagna cauda is based on a few basic ingredients (garlic, extra virgin olive oil and anchovies) and then the classic seasonal vegetables to dip in the wet come on the scene: cardoon, pepper, topinamburs, cabbage, fennel, celery, artichokes, spring onions, beets, etc.
My recipe adapted for Finnish friends is this: remove the inner core from the garlic so that it is more digestible and soak it in milk for 1 hour, then finely chop it
Fry the garlic in an earthenware pot (or in a normal pot) in plenty of extra virgin olive oil and then add the desalted anchovies or those in oil
When the anchovies begin to melt, add 100 ml of cream, mix well and serve hot in single portion cups where everyone can dip the various raw and cooked vegetables (the delicious Finnish potatoes are also perfect )

Ciao Raffaella .. mancherai a tutti!

Se ne è andata una star universale, la vera regina della Tv dove ha saputo portare una vera trasformazione del modo di fare Tv
Ha venduto 60 milioni di dischi in tutto il mondo e i suoi brani ancora oggi sono delle vere hit in discoteca
Grande professionista ha vissuto gran parte della sua vita sotto le luci della ribalta ma ha scelto di andarsene in silenzio per non dare un dispiacere ai milioni di suoi fan con la notizia della sua malattia
Se ne è andata uno spirito libero che ha saputo dare voce a chi non aveva voce

Raffaella Carrà era nata a Bologna il 18 giugno 1943

 

 

Hi Raffaella .. everyone will miss you!

A universal star has gone, the true queen of TV where she has been able to bring a real transformation of the way of doing TV
She has sold 60 million records in all the world and her songs are still real hits in the disco today
A great professional, she has lived most of her life in the limelight but has chosen to leave in silence so as not to displease the millions of her fans with the news of her illness
A free spirit has gone who has been able to give a voice to those who had no voice

Raffaella Carrà was born in Bologna on June 18, 1943

 

 

Ciao Raffaella .. Grazie!

 

Elena MAALI .. che bello il mondo visto con occhi ingenui

Elena MAALI .. che bello il mondo visto con occhi ingenui
Elena Maali è un’artista spagnola nata a Madrid, città in cui vive da sempre
Come logopedista ha trattato problemi di linguaggio nei bambini, e ha pubblicato una raccolta di 7 storie BIMO per l’educazione emotiva dei bambini, si è sempre dedicata al campo educativo e negli ultimi anni ha lavorato all’alfabetizzazione e alla formazione di base per adulti
Anche se ha dipinto il suo primo quadro 25 anni fa, è da solo un anno che ha ripreso a dipingere con una certa frequenza ed è totalmente autodidatta non avendo ricevuto alcun tipo di formazione artistica
La situazione di reclusione dovuta al COVID-19 ha risvegliato in Elena la necessità di esprimersi e lo ha fatto in modo essenziale attraverso la pittura
Il suoi stile ingenuo riflette in qualche modo la sua realtà attraverso le persone e gli aspetti essenziali che la compongono in un mondo fatto di colori, luci e contrasti

Per maggiori informazioni potete seguirla sul suo profilo
Instagram

Elena MAALI .. how beautiful is the world seen with naive eyes
Elena Maali is a Spanish artist born in Madrid, the city where she has always lived
As a speech therapist she has treated speech problems in children, and has published a collection of 7 BIMO stories for emotional education for children, has always been dedicated to the educational field and in recent years has worked on literacy and basic training for adults
Even though she painted her first painting 25 years ago, she has only started painting with some frequency for just one year and she is totally self-taught having not received any kind of artistic training
The situation of confinement due to COVID-19 awakened in Elena the need to express herself and she did it in an essential way through painting
Her naive style somehow reflects her reality through the people and the essential aspects that compose it in a world made of colors, lights and contrasts

For more information you can follow her on
Instagram

Elena MAALI .. que lindo es el mundo visto con ojos ingenuos
Elena Maali es una artista española nacida en Madrid, ciudad donde siempre ha vivido
Como Logopeda ha tratado problemas de lenguaje en los niños, y ha publicado una colección de 7 cuentos, BIMO, para la educación emocional infantil, siempre se ha dedicado al campo educativo y en los últimos años ha trabajado en alfabetización y formación básica de personas adultas
A pesar de que pintó su primer cuadro hace 25 años, solo ha comenzado a pintar durante un año con cierta frecuencia y es totalmente autodidacta porque no ha recibido ninguna formación artística
La situación de confinamento debido a la COVID-19 despertó en Elena la necesidad de expresarse y lo hizo de manera imprescindible a través de la pintura
Su estilo naif refleja de alguna manera su realidad a través de las personas y los aspectos indispensables que la conforman en un mundo hecho de colores, luces y contrastes

Para más información puedes seguirla en su perfil
Instagram

Il tempo passa – Time flies

E’ passato un anno da quella terribile telefonata nella notte in cui dall’Ospedale mi hanno avvisato che tu eri volato via.

Non è stato facile allora,non è facile adesso elaborare un dolore così  grande. Nella vita purtroppo ci sono anche i dolori e proprio quelli più grandi con il tempo si trasformano e diventano parte della nostra quotidianità

Non c’è giorno che non penso a te, che non ti parlo e so che tu mi stai a sentire e molte volte a modo tuo mi rispondi pure

Un grande abbraccio ovunque tu sia

A year has passed since that terrible phone call on the night when I was warned from the hospital that you had flown away

It wasn’t easy then, and it’s not easy now to process such great pain Unfortunately, there are also pains in life and the biggest ones are transformed over time and become part of our daily life

There isn’t a day that I don’t think about you, that I don’t talk to you and I know that you are listening to me and many times you answer me in your own way as well

A big hug wherever you are

A chi ha subito una perdita di una persona cara consiglio di leggere un libro ahimè  quasi introvabile di Philippe Ragueneau (1917-2003 noto giornalista e scrittore francese) che si intitola “ Non ti lascerò “ .. un amore oltre la vita ~ pubblicato in Italia da Mondadori nel 1997

Nel caso non lo trovaste per chi fosse interessato/a posso mandare via mail il pdf del libro, basta mandarmi un messaggio via Instagram, Facebook o Messenger con la vostra mail

Gary BUNT e l’Art therapy

Gary Bunt è nato nel 1957 a Tonbridge nel Kent.
Da ragazzo ha abbandonato la Scuola d’Arte per abbracciare la carriera di musicista, diventando uno stimato chitarrista di successo.
Dopo molti anni trascorsi nell’ambiente musicale Gary è ritornato, complice l’aver scoperto di essere affetto da una forma tumorale, ai suoi primi amori la pittura e la poesia, iniziando a dipingere in maniera professionale e liberandosi dalla dipendenza dall’alcol e dalle droghe.
Nei suoi quadri Gary rievoca i suoi ricordi di ragazzo, raffigurando con un suo humour del tutto particolare tutto ciò che circonda il mare; nei suoi quadri sono spesso presenti gli animali, in modo particolare i cani che Gary usa per meglio definire il più delle volte le persone ritratte nei suoi dipinti.
Nel 2001 a Gary è stata diagnosticata una forma tumorale e da quel momento ha iniziato ad usare la sua pittura come mezzo per aiutare gli altri, insegnando con successo ad un gruppo di pazienti come l’art theraphy possa attraverso la pittura diventare un importante coadiuvante per meglio affrontare la degenza.
Partendo dalla sua convinzione che quando si dipinge non si pensa a null’altro che a quello che si sta dipingendo, Gary ha saputo trasmettere questo suo credo a moltissime persone che ne hanno tratto giovamento, e lui stesso da tre anni a questa parte è riuscito a liberarsi dal male che lo affliggeva.

 

 

 

Gary Bunt was born in 1957 in Tonbridge in Kent
As a boy he dropped out of the School of Art to embrace a career as a musician, becoming an esteemed successful guitarist
After many years spent in the musical environment, Gary returned to his first loves painting and poetry, thanks to having discovered that he was affected by a tumor, starting to paint professionally and freeing himself from addiction to alcohol and drugs
In his paintings Gary evokes his memories as a boy, depicting everything that surrounds the sea with his own particular humor; in his paintings there are often animals, especially the dogs that Gary uses to better define most of the time the people portrayed in his paintings
In 2001 Gary was diagnosed with a form of cancer and from that moment he began to use his painting as a means to help others, successfully teaching a group of patients how art theraphy can through painting become an important adjuvant for better face the hospitalization
Starting from his conviction that when you paint you don’t think of anything other than what you are painting, Gary has been able to convey this belief to many people who have benefited from it, and he himself has succeeded for three years now. to free himself from the evil that afflicted him