Sanremo non è più Sanremo, da quest’anno è diventato l’anteprima del Disco per l’estate. Francesco Gabbani con la super orecchiabile Occidentali’s Karma si è aggiudicato la 67° edizione del Festival di Sanremo precedendo Fiorella Mannoia e Ermal Meta.
Una vittoria, quella del bravissimo Gabbani, che sancisce con largo anticipo che la sua canzone diventerà il tormentonedella prossima estate.
La musica quest’anno con un colpo di coda ha relegato al ruolo di comprimario lo spettacolo televisivo che anno dopo anno profuma di antico, diventando a tratti noioso infarcito da una pubblicità assillante, da ospiti evitabili, da qualche ciaone di troppo, da quelle larghe intese che si sono da subito trasformate in un predominio della sciura Mariache chiamata per salvare il carrozzone sanremese lo ha di fatto affossato portandosi dietro quel suo modo di fare tv che con il Festival ci sta come i cavoli a merenda, tanto che verrebbe quasi voglia di dire arridatece le vallette.
Tra tutti gli ospiti che si sono alternati sul palco dell’Ariston l’intervento di Geppi Cucciari l’ha vista primeggiare con un monologo di quelli che non fanno solo sorridere ma anche meditare.
La classifica 1° Francesco Gabbani 2° Fiorella Mannoia 3° Ermal Meta 4° Michele Bravi 5° Paola Turci 6° Sylvestre 7° Fabrizio Moro 8° Elodie 9° Bianca Atzei 10° Samuel 11° Michele Zarrillo 12° Lodovica Comello 13° Marco Masini 14° Chiara 15° Alessio Bernabei 16 ° Clementino
Dopo la vittoria nella serata delle cover che li aveva visti trionfare con “La sera dei miracoli” dedicata al grande Lucio Dalla che di fatto vinceva così postumo il suo primo Festival di Sanremo, gli Stadio hanno fatto il bis e si sono aggiudicati con la loro “Un giorno mi dirai”, un racconto emozionante e struggente di un padre che parla alla figlia, la 66° edizione del Festival della canzone italiana.
Al terzo posto si sono piazzati la coppia Giovanni Caccamo/Deborah Iurato ( massacrata la prima sera per aver indossato un abito “da paura”), mentre sul secondo gradino del podio è salita la giovanissima Francesca Michielin che ha presentato “Nessun grado di separazione”, forse uno dei brani più orecchiabili in assoluto di questa edizione della kermesse canora e quindi facilmente appetibile dalla programmazione radiofonica, anche se a detta del mitico Dj Federico l’olandese volante (componente della giuria tecnica) quest’anno il Festival è risultato essere molto radiofonico.
Ma al di là dei vincitori per la parte canora, la vera trionfatrice di Sanremo 2016 è risultata Virginia Raffaele che nelle prime quattro serate ha interpretato magistralmente Sabrina Ferilli, Carla Fracci, Donatella Versace e Belen Rodriguez.
Quella dell’attrice-comica romana si può dire che fosse una vittoria annunciata, dopo il successo riscosso con l’imitazione di Ornella Vanoni nell’edizione targata 2015.
La Raffaele ha dimostrato di avere una grande capacità di cogliere pregi e difetti dei personaggi che va ad imitare e seppur in qualche modo ridicolizzandoli, lo fa senza mai essere volgare.
Dopo questa prestazione sanremese può essere considerata a tutti gli effetti la degna erede della grande Anna Marchesini.
Ritornando alla musica, il premio per il miglior testo è andato al brano “Amen” di Francesco Gabbani ( l’autore del testo è Fabio Ilacqua) vincitore nella categoria “Nuove proposte”; il premio Bigazzi( assegnato dai componenti dell’orchestra del Festival) per la musica migliore è andato alla canzone vincitrice “Un giorno mi dirai” degli Stadio, mentre il premio della critica Mia Martini è andato a “Cieli immensi” di Patty Pravo, che ha preceduto (nella speciale classifica stilata dai giornalisti della sala stampa) Elio e le Storie tese e gli Stadio.
Per quanto riguarda la conduzione, tutto come da copione con il collaudato Carlo Conti buon padrone di casa accompagnato da una valletta bellissima, Madalina Ghedea, e da Gabriel Garko nel ruolo del valletto non valletto.
Lo spettacolo ha le sue regole, si spengono le luci della ribalta, si volta pagina e si va avanti pensando già da domani a quella che sarà la prossima edizione ma nel libro dei ricordi di questo Sanremo 2016 rimarranno senz’altro :