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Delitto a Stoccolma

DelittoaStoccolma2Mentre Stoccolma si prepara a celebrare le Olimpiadi, una bomba esplode nello stadio principale della città, simbolo stesso dei Giochi, uccidendo Christina Furhage, la potente direttrice del comitato olimpico, donna famosa, ma con molti lati oscuri nella vita privata.
Dopo pochi giorni, un’altra bomba fa saltare un impianto sportivo, seminando il terrore. La polizia parla di atto terroristico, ma dalle pagine della Stampa della Sera, Annika Bengtzon, giornalista d’assalto, conduce la sua personale indagine e scava nel mondo del comitato olimpico e della sua direttrice, convinta che non si tratti di un terrorista o di uno squilibrato.
Appena promossa caposervizio di nera, Annika insegue una difficile carriera in una grande città.

Con questo primo caso che ha reso famosa Annika Bengtzon, Liza Marklund ha scritto uno dei romanzi svedesi di maggior successo di tutti i tempi, un thriller emozionante con un’eroina vivace e coraggiosa, che combina suspense e critica sociale nella migliore tradizione scandinava; un romanzo all’insegna delle donne e della carriera e sulle implicazioni che comporta essere una donna in carriera.
Annika si occupa di cronaca nera per il quotidiano svedese Stampa Della Sera e in una redazione spesso ostile e prettamente maschile deve faticare non poco per farsi spazio e dimostrare di saper fare bene il proprio lavoro.
La Marklund attraverso questo personaggio originale, simpatico e assolutamente umano ci fa capire che una donna in carriera anche nella Svezia del proverbiale progresso sociale ha gli stessi nostri problemi per cui se vuole diventare capo la priorità è il lavoro mentre la famiglia è quasi un fastidio.
La serie televisiva “Annika Crime Reporter” tratta dai romanzi della Marklund è arrivata dalla Scandinavia su Laeffe (canale 50 digitale e canale 139 su Sky) dove la reporter Annika Bengtzon (interpretata dall’attrice Malin Crépin) non ha faticato molto a conquistare il pubblico italiano amante dei gialli scandinavi.
I cinque episodi della serie, sono tratti dai romanzi di Liza Marklund: I dodici sospetti, Studio Sex, Il lupo rosso, Finché morte non ci separi e Freddo sud.

DELITTO A STOCCOLMA

Segnalo della stessa autrice:
Studio Sex
Paradiset
I dodici sospetti
Il lupo rosso
Il testamento di Nobel
Finché morte non ci separi
Freddo Sud
Linea di confine
Happy Nation

LisaMarklund

Liza Marklund

Liza Marklund è nata nel 1962 nel piccolo villaggio di Pålmark, vicino al Circolo Polare Artico, in Svezia.
È una scrittrice, giornalista, editorialista e ambasciatrice di pace per l’UNICEF, nonché una dei proprietari della Piratförlaget (di cui è co-fondatrice), una delle case editrici svedesi di maggiore successo.
Ha lavorato per dieci anni come reporter di cronaca nera e come editore per cinque, mentre oggi si occupa di documentari per la televisione e scrive come editorialista per vari giornali internazionali ( il ‘Financial Times’ nel Regno Unito, il ‘Welt’ in Germania, il ‘Dagbladet Information’ in Danimarca e lIlta-Lehti’ in Finlandia).
Il suo lavoro è spesso centrato sui diritti delle donne e dei bambini, tanto che ha prodotto documentari su bambini portatori di HIV in Cambogia e Russia, e su casi di violenza domestica.
Oltre che per i suoi libri e documentari, ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo impegno sociale.
Con i libri della serie poliziesca di Annika Bengtzon ha ottenuto un successo internazionale vendendo oltre 15 milioni di copie in 30 paesi e raggiungendo i vertici delle classifiche di tutti i paesi scandinavi.
Con la sua famiglia (marito e tre figli) vive fra Stoccolma e Marbella, in Spagna.

Editore Marsilio / Collana Farfalle

Creature grandi e piccole

Promozioni su La Feltrinelli.it

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Nel 1937 James Herriot, giovane veterinario alle prime armi, viene chiamato per il ruolo di assistente veterinario a Darrowby, nello Yorkshire.
James ci racconta in questo libro i suoi primi due anni di professione trascorsi nello Yorkshire in cui la sua vita viene circondata da un mondo che egli impara presto ad amare e ad apprezzare: le creature grandi e piccole di cui si occupa per lavoro e i ruvidi, un po’ scontrosi ma anche capaci di una cordialità genuina, abitanti di quella regione.
Sono anni in cui James assiste alla trasformazione dell’agricoltura, che in quegli anni sta sostituendo il cavallo con le macchine agricole e nei quali deve affrontare i malanni degli animali senza poter far uso di penicillina e antibiotici, usando spesso e volentieri come uniche risorse: acqua fredda e sale inglese.
Tra i personaggi che lo circondano in questa sua avventura come non ricordare Siegfred Farnon, il suo bizzarro datore di lavoro e Tristan Farnon, lo spensierato fratello, studente universitario, e Helen la giovane donna con cui intreccia una storia d’amore che la porterà ad essere la futura moglie.
Un libro che affascinerà chi ama gli animali, la natura e chi vuole fuggire dalla routine quotidiana, dalla vita di città per vivere in armonia con la natura e le creature (grandi e piccole) che lo circondano.

herriot8Ho conosciuto James Herriot casualmente tanti anni fa, trovando una copia di “ Creature grandi e piccole “ in una piccola libreria; portai il libro a casa e lo divorai!
Mentre lo leggevo mi resi conto che mi ero imbattuto in uno di quei rari scrittori capaci di trasformare semplici fatti quotidiani in libri che possono diventare dei classici della letteratura; libri da consigliare come lettura nelle scuole sia medie che superiori, perché parlano di cose semplici, buone, di una vita fatta di lavoro ma non scandita dalla frenesia dei giorni nostri.
Da quel giorno l’ho seguito con grande interesse e ho letto e riletto più volte tutti i suoi libri, comprese le edizioni in inglese, provando ogni volta la stessa emozione come fosse la prima volta.
Se penso che ci sono bambini e ragazzi che non hanno mai visto una fattoria credo che mai come oggi i suoi libri possano essere utili ed educativi perché mentre Herriot si commuoveva per la nascita di un agnellino, oggi i telegiornali ci danno conto giornalmente di notizie pazzesche su bambini e animali martoriati!
Il progresso ha portato con sé una sorta di regresso e molti valori importanti si sono persi per strada, per cui credo che leggere Herriot in aula potrebbe aiutare a riscoprirli.
Il grande amore per la natura e un’abilità narrativa sorprendente fanno di Herriot un maestro del genere.

Consiglio anche:
Cose sagge e meravigliose
E il Signore le creò
Per amore di tutte le creature
Beato fra le bestie

CREATURE GRANDI E PICCOLE – La tenera e umana storia di un medico degli animali

herriotJames Herriot, pseudonimo di James Alfred Wight (Roker, 3 ottobre 1916 – Thirsk, 23 febbraio 1995), è stato uno scrittore e veterinario britannico.
Wight nacque nel Sunderland, ma durante il primo mese di vita si trasferì con la sua famiglia a Glasgow, dove rimase fino alla laurea in veterinaria, conseguita a 23 anni presso il Glasgow Veterinary College.
Nel 1937 andò ad abitare nello Yorkshire, più precisamente nella cittadina di Thirsk (la Darrowby dei romanzi), per svolgere la professione di veterinario dapprima come dipendente e poi come socio di Donald Sinclair (il Sigfried Farnon dei romanzi).
Il 5 novembre 1941 si sposò con Joan Catherine Anderson Danbury (la Helen Alderson dei romanzi), figlia di un benestante proprietario terriero. Ebbe due figli: James Alexander (nato nel 1943) e Rosemary (nata nel 1947).
Dal 1941 al 1943 Wight fu nella RAF. In seguito ad una operazione fu ritenuto non più idoneo come pilota e dopo un breve periodo di servizio a terra venne rimandato a casa.
Wight intendeva da anni scrivere un libro, ma con la maggior parte del suo tempo impegnato dalla medicina veterinaria e dalla famiglia, la sua ambizione di scrittura rimase ferma. Spronato da sua moglie, nel 1966, all’età di 50 anni, iniziò a scrivere..
Nel 1970 raggiunse un immediato successo con la pubblicazione di Creature grandi e piccole che narra delle sue esperienze lavorative frammiste alla sua vita privata.
Da questo romanzo venne tratto un film con Anthony Hopkins del 1974 (All Creatures Great and Small) e una serie televisiva per la BBC (1978).
I suoi libri hanno venduto oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo.

Edizioni Rizzoli – Bur

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In 1937, James Herriot, a young, novice veterinarian, was hired as a veterinary assistant in Darrowby, Yorkshire.
In this book, James recounts his first two years of practice in Yorkshire, where his life was surrounded by a world he quickly learned to love and appreciate: the creatures large and small he cared for, and the rugged, somewhat grumpy, yet genuinely friendly inhabitants of that region.
Those were years in which James witnessed the transformation of agriculture, which at the time was replacing horses with agricultural machinery, and during which he had to deal with animal ailments without the use of penicillin and antibiotics, often relying only on cold water and Epsom salts.
Among the characters surrounding him on this adventure, we cannot fail to mention Siegfred Farnon, his eccentric employer; Tristan Farnon, his carefree brother, a college student; and Helen, the young woman with whom he begins a love story that will lead to his future wife.
A book that will fascinate those who love animals, nature, and those who want to escape the daily grind and city life to live in harmony with nature and the creatures (large and small) that surround them.

I met James Herriot by chance many years ago, finding a copy of “All Things Great and Small” in a small bookstore; I took the book home and devoured it!
As I read it, I realized I had stumbled upon one of those rare writers capable of transforming simple everyday events into books that can become literary classics; books recommended for both middle and high school reading because they speak of simple, good things, of a life filled with work but not punctuated by the frenzy of modern times.
Since that day, I have followed him with great interest and have read and reread all his books several times, including the English editions, each time feeling the same emotion as if it were the first time.
If I think that there are children and young people who have never seen a farm, I believe that his books can be as useful and educational as ever. Because while Herriot was moved by the birth of a lamb, today the news reports on TV every day with shocking stories about tortured children and animals!
Progress has brought with it a kind of regression, and many important values ​​have been lost along the way, so I believe reading Herriot in the classroom could help rediscover them.
Herriot’s great love of nature and astonishing narrative skill make him a master of the genre.

James Herriot, pen name of James Alfred Wight (Roker, October 3, 1916 – Thirsk, February 23, 1995), was a British writer and veterinarian.
Wight was born in Sunderland, but moved with his family to Glasgow during his first month of life, where he remained until he graduated in veterinary medicine at the age of 23 from Glasgow Veterinary College.
In 1937, he moved to Yorkshire, more precisely to the town of Thirsk (the novels’ Darrowby), to work as a veterinarian, first as an employee and then as a partner of Donald Sinclair (the novels’ Sigfried Farnon).
On November 5, 1941, he married Joan Catherine Anderson Danbury (the novels’ Helen Alderson), the daughter of a wealthy landowner. They had two children: James Alexander (born 1943) and Rosemary (born 1947).
From 1941 to 1943, Wight served in the RAF. Following an operation, he was deemed unfit as a pilot and, after a brief period of ground service, was sent home.
Wight had been meaning to write a book for years, but with most of his time taken up by veterinary medicine and family, his writing ambitions remained stubborn. Encouraged by his wife, he began writing in 1966, at the age of 50.
In 1970, he achieved immediate success with the publication of All Creatures Great and Small, which recounts his experiences working alongside his personal life.
This novel was adapted into a 1974 film starring Anthony Hopkins (All Creatures Great and Small) and a BBC television series (1978).
His books have sold over 50 million copies worldwide.

I also recommend:
Wise and Wonderful Things
And the Lord created them
For the love of all creatures
Blessed among the beasts

Pippi Calzelunghe 80 anni e non sentirli!

pippi7«Alla periferia della minuscola città c’era un vecchio giardino in rovina, nel giardino c’era una casa, e nella casa abitava Pippi Calzelunghe.»
Chissà quante persone nel mondo avranno letto almeno una volta l’incipit con cui Astrid Lindgren li ha catapultati nelle mirabolanti avventure della peste con le trecce rosse!
E pensare che fu Karin, la figlia di Astrid Lindgren, a chiederle una sera del 1941: “Raccontami la storia di Pippi Calzelunghe!”
La piccola era malata di polmonite e voleva sentire una storia che la facesse divertire ed essendo un nome insolito quello scelto da Karin, la madre decise di raccontare una storia insolita su una ragazza insolita, così forte da poter sollevare un cavallo se lo voleva.
La storia divenne poi un libro nel 1944 quando la Lindgren, grazie alla slogatura di una caviglia, che la confinò in casa, ebbe finalmente il tempo di scriverla.
Quest’anno si festeggiano i primi 80 anni dall’anno in cui le avventure di Pippi furono edite nel 1945 (Pippi Långstrump edizione Rabén & Sjögren) ; da allora i libri di Pippi sono stati tradotti in 70 lingue, dall’arabo allo zulu, e venduti in circa 60 milioni di copie, in più di 100 Paesi nel mondo.
Pippi Calzelunghe è stata trasformata in otto film, due serie televisive, due film per la televisione e numerosi spettacoli teatrali, ha ispirato tesi accademiche ed è stata interpretata nel mondo da tutti i punti di vista possibili e immaginabili.
Ovviamente sarà festa grande a Vimmerby nello Småland, regione del sudest, dove si potranno seguire le orme della scrittrice per sperimentare dal vivo i suoi racconti nel parco teatrale “Il mondo di Astrid Lindgren” (Astrid Lindgrens värld), visitare la sua casa natale a Näs, o vedere le abitazioni e le fattorie che attraverso le immagini cinematografiche hanno fatto il giro del mondo.
Il Parco teatrale celebra il 80° compleanno di Pippi con un ricco programma di attività durante i mesi estivi. Nel parco si possono incontrare i più amati personaggi dei romanzi dal vivo e gli attori che li interpretano si mescolano ai visitatori coinvolgendoli in gag e mettono in scena spettacoli che hanno come protagonisti Pippi Calzelunghe, Emil il terribile, Ronja, la figlia del brigante.
Vimmerby, che si trova a circa 285 a sud di Stoccolma, è la cittadina in cui Astrid Lindgren è cresciuta, ed è anche il luogo in cui è stata sepolta. Il paesino non è mutato molto durante l’ultimo secolo e passeggiando lungo le vie del centro si possono rivivere gli stessi ambienti da cui la scrittrice ha tratto ispirazione per le sue opere: i vicoli di Kalle Blomkvist, il mercato di Emil, la casa col negozio di caramelle di Pippi.
Pippi Calzelunghe per gli svedesi è una sorta di eroe nazionale, ma anche un must per i bambini di tutto il mondo che l’hanno amata anche grazie alla serie Tv trasmessa dalla Rai per la prima volta nel 1970 in cui l’orfanella di nove anni, interpretata dall’indimenticabile Inger Nilsson, (con la mamma in cielo, e il papà impegnato a fare il pirata nei mari del Sud) che vive sola a Villa Villacolle in compagnia di un cavallo (Zietto) e di una scimmietta (Signor Nilsson) è entrata in maniera dirompente nel mondo dei bambini, fornendo a molti di loro grandi spunti d’ispirazione e una irresistibile voglia di vivere all’insegna del divertimento ma anche una notevole forza d’animo nel proteggere i più deboli e vulnerabili.

Per maggiori informazioni sul Parco “Astrid Lindgrens värld ” e sulla regione in cui si trova Vimmerby si possono consultare : www.alv.se   e www.visitsmaland.se
Il Parco sarà aperto giornalmente dalle 10 alle 17 fino al 31 agosto e tutti i fine settimana di settembre.

astridAstrid Ericsson Lindgren ( 1907 – 2002 )
Astrid Ericsson nasce nel 1907 a Näs, una fattoria vicino alla piccola città di Vimmerby, nel Sud della Svezia.
Solo nel 1931, in seguito all’unione con Sture Lindgren, diventerà la celebre Astrid Lindgren.
Pippi Calzelunghe ed Emil sono i suoi libri più noti ma Astrid scrisse più di 115 altri racconti, inclusi gialli, racconti di avventura, fantasy e lavori per la televisione svedese e il cinema.
Le sono stati assegnati numerosi premi per il suo lavoro tra i quali il Premio Hans Christian Andersen nel 1958, il Lewis Carroll Shelf Award nel 1973 per Pippi Calzelunghe, il International Book Award dell’UNESCO nel 1993 e il Right Livelihood Award (conosciuto anche come “Premio Nobel Alternativo”) nel 1994, oltre a numerose altre onorificenze e lauree honoris causa di numerose università.
L’Accademia che assegna il Premio Nobel non ritenne mai di doverle assegnare l’ambito riconoscimento perché non volle mai considerare una scrittrice per bambini alla pari di altri autori.
Per protesta il Governo svedese donò, in occasione del suo 90˚ compleanno, 7,5 milioni di corone alla fondazione creata per la tutela delle sue opere, in pratica la stessa cifra che ricevevano i vincitori dei premi Nobel.
Fu molto impegnata nella difesa dei diritti dei bambini e degli animali.

Per celebrare gli 80 anni dalla pubblicazione di Pippi Calzelunghe, la casa editrice Salani ha lanciato una edizione speciale del romanzo, disponibile in libreria da martedì 25 marzo.

 

Capre bianche e api nere – Donald Grant

Capre-bianche-libro-copertinaMary e io abbandonammo il nostro attico in città e la brillante professione di corrispondenti esteri per quotidiani e settimanali.
Ci lasciammo alle spalle una vita lussuosa e affascinante, accettando una riduzione superiore all’ottanta per cento dei nostri guadagni.
Cominciammo così una nuova vita di contadini su un roccioso lembo di terra in un remoto angolo d’Irlanda.
Non avevamo alcuna cognizione di agricoltura, se si esclude quel che si può imparare coltivando rose in una terrazza sovrastante le strade rumorose della città. Mary vendette la sua lavastoviglie all’inquilino che subentrò nel nostro appartamento e io regalai il mio frac all’opera di beneficenza “ Soccorso peruviano”.
Questa svolta radicale iniziò per caso. In un caldo giorno d’estate stavamo seduti all’ombra di un tendone in terrazza: avevo in mano un libro di Agatha Christie e Mary il suo catalogo di sementi. Lo zampillo continuo delle nostre fontanelle si sovrapponeva piacevolmente allo strombazzare dei taxi.
– Sai – dissi alzando gli occhi dal libro – mi ha sempre attirato l’idea di dedicarmi all’agricoltura. Fin da bambino avrei voluto essere agricoltore.
In verità stavo dicendo una cosa assai singolare, dal momento che tutta la mia vita era trascorsa in città, come, del resto, era avvenuto per mia moglie.
Mary non distolse gli occhi dal suo catalogo, limitandosi a borbottare qualcosa a proposito di piselli dolci. Poi, dopo qualche minuto, la mia frase sembrò colpirla e mi guardò:
– Anch’io, – disse vivacemente, e allora perché non ci proviamo?
– Proviamo che cosa? – chiesi distratto, non avendo dato peso alla mia stessa proposta.
– A fare gli agricoltori!
Misi da parte il libro, mentre mi venivano in mente diverse obiezioni alla mia uscita e all’osservazione di Mary, davvero campate in aria, se non pura follia: non possedevamo una fattoria né avevamo soldi a sufficienza per comprarne una, non avevamo tempo libero da dedicare alla campagna e avremmo dovuto incominciare tutto da zero. Il nostro lavoro di giornalisti ci impegnava molto e ci remunerava in proporzione. Dal punto di vista fisico, poi, entrambi somigliavamo assai poco a quel che deve essere un agricoltore: non eravamo più giovani e avevamo passato troppo tempo seduti a leggere, scrivere e parlare.
– Continua a leggere – disse Mary; – torno fra un minuto.
Un’ora più tardi tornò in terrazza: aveva scorso in lungo e in largo gli annunci di fattorie in vendita su parecchi giornali e settimanali e aveva fatto alcune telefonate. Questo fu l’inizio, poi ogni gradino portò al successivo.

Capre-bianche-libro-englishMi sono imbattuto in questo libro (edito per la prima volta in America nel 1973 dalla Doublebay & Co. Inc.Garden City N.Y e in Italia nel 1983 per i tipi della Mursia editore S.p.A)  nel 1999 quando ne ho trovato una copia su di una bancarella del mercatino dell’usato che stazionava di fronte al mitico Bar Vanni, in via Col di Lana – in zona RAI a Roma.
L’ho letto in una notte, trovandolo bellissimo, vista la mia passione per l’isola di smeraldo e la prima cosa che mi è venuta in mente a fine lettura è che il libro fosse stato recuperato in qualche operazione di sgombero a seguito del decesso del proprietario (che ha siglato e dato un voto al libro nella prima pagina), perchè, un libro del genere chi lo possiede se lo tiene in libreria per andarselo a rileggere quando la voglia d’Irlanda si fa sentire, o come nel mio caso, ogni due o tre anni per convincermi che il sogno di aprire una bed & breakfast nella terra di San Patrizio potrà diventare prima o poi realtà.
Donald Grant con la moglie Mary sono stati i precursori del moderno “mollo tutto e scappo via” e la loro fuga l’hanno messa in atto negli anni’60 quando internet non esisteva e una copia del giornale su cui scriveva Donald a New York impiegava 30 giorni per arrivare a Dooneen.
Mentre leggevo il libro ho provato grande ammirazione per queste due persone che hanno saputo realizzare una straordinaria impresa che realizza il sogno dell’affrancamento dalla società tecnologica, ho percepito quanto amore hanno dedicato alla loro impresa e mi son detto che potremmo farlo tutti …di trovare il nostro posto nel mondo!
Il libro è il racconto puntuale della nuova quotidianità e Donald racconta giorno per giorno la loro nuova vita in un luogo dove tutto è nuovo e diverso: dalle peripezie per la costruzione della loro casa, al lavoro nei campi, all’allevamento di capre bianche e di api nere, fino all’inevitabile incontro con gli abitanti del luogo che da tempi immemorabili vivono quella vita, con la loro cultura e le loro tradizioni; il tutto mettendo in campo la capacità di adattamento, la pazienza e l’umiltà con cui hanno saputo affrontare le non poche difficoltà.
La zona della costa irlandese che va da Kinsale fino a Dursey Island, all’estremità della penisola di Beara è una delle più belle in assoluto dell’intera Irlanda.
Il libro è ambientato nella “Sheep’s Head” Peninsula (“Capo della pecora”), lo stretto lembo di terra che si estende per 24 km tra la Mizen Peninsula e la Beara Peninsula.
Siamo di fatto nella contea di Cork, ma gli abitanti di questa zona se interrogati sul luogo da cui provengono hanno il vezzo di rispondere “da West Cork”, e non da “Cork”.
La vicinanza con la Corrente del Golfo rende questa parte di costa particolarmente temperata, con un clima decisamente mite, confermato anche dalla fioritura dei narcisi, che ogni anno avviene nel mese di gennaio.
Qui la “pioggerellina” tipicamente irlandese è di casa, visto che per 250 giorni all’anno non si dimentica di bagnare (anche se talvolta in modo lieve) la vasta e variopinta vegetazione, fatta di torbiere e di piante carnivore.
Il paesaggio, verso ovest, si fa decisamente più aspro e selvaggio e la costa è tutto un susseguirsi di piccole città portuali, piccole baie e insenature.

Capre-bianche-libro-mollo-tuttoCapre bianche e api nere – White Goats and Black Bees
Il libro è stato ristampato più volte da Mursia Editore, l’ultima edizione è del 2013 nelle Collana: Mollo tutto e …
Al volume è allegata una guida pratica con le informazioni essenziali per andare a lavorare, trasferirsi o semplicemente trascorrere un piacevole soggiorno nella meravigliosa Irlanda.

Mollo tutto e… allevo capre bianche e api nere in Irlanda

Donald Grant e Mary Frances
Donald e Mary entrambi giornalisti si erano incontrati nel periodo in cui condividevano una scrivania alle Nazioni Unite dove lavoravano come corrispondenti per le rispettive testate giornalistiche.
Donald scriveva per il “Post-Dispatcher” di St.Louis, mentre Mary era corrispondente per il “McGraw-Hill World News”, per il quotidiano indiano “Patriot” e per Look Magazine.
Negli anni’60 hanno comprato una piccola proprietà sulla penisola di “Sheep’s Head” ( capo della pecora), in gaelico “Rinn Mhuintir Bháire”, nella contea di Cork.
Qui hanno allevato capre ( tra cui Fleur, Katrina, Joy e Paddy), anatre e 200.000 api nere irlandesi, trasformandosi in contadini e vivendo in pratica di sola agricoltura.
Donald e Mary hanno continuato a vivere a Sheep’s Head e, poi a Bantry per il resto della loro vita.
Donald è morto nel 1983, mentre Mary è deceduta nel luglio del 2012 ed entrambi sono sepolti nella loro amata Kilcrohane.

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L’uomo che morì come un salmone

uomoSalmoneNel silenzio compatto della sua villetta di legno, il vecchio Martin Udde giace con la bocca e lo stomaco spalancati, infilzato da una fiocina per salmoni, mentre qualcosa si carbonizza sul fornello acceso. Chi ha turbato la pace della sperduta cittadina di Pajala, sospesa nel tempo e nelle foreste del selvaggio nord? Inviata da Stoccolma, la detective Therese Fossnes si ritrova straniera in un mondo arroccato sulle proprie radici, che della Svezia rifiuta non solo il progresso, ma anche la lingua. Sotto il sole implacabile dell’estate artica, tra irriducibili attivisti politici, sadici rapinatori di anziani e lo strano fascino di un uomo dei boschi come Esaias, indiziato numero uno, Therese ha una sola certezza: l’omicidio ha a che fare con il meänkieli, il finlandese parlato da questa minoranza di confine in crisi d’identità, che da oltre un secolo ha l’amo svedese conficcato nella spina dorsale. Suspense nera e atmosfere alla fratelli Coen in un poliziesco crudo, lirico, irriverente, che si cala nel cuore ferito di un popolo con l’ironia e il potere visionario della grande scrittura.

E’ un giallo discreto, capace di appassionare gli amanti del genere e soprattutto i cultori del noir scandinavo; dentro c’è tutto quello che ci si aspetta, i paesaggi straordinari della Lapponia, la quotidianità tutta da scoprire di chi vive al di sopra del Circolo Polare Artico e il conflitto d’identità mai sopito per chi abita in una zona di confine e mal sopporta l’essere in qualche modo “minoranza”.

Mikael Niemi Bokm‰ssan i Gˆteborg Sep 2004 (c) Lizzie Larsson / IBLMikael Niemi è nato nel 1959 a Pajala una cittadina svedese al confine con la Finlandia, nella regione del Norrbotten, ben al di spora del Circolo Polare Artico ( dista infatti poco meno di 10 km dal confine con la Finlandia e circa 150 km da Rovaniemi, il capoluogo della Lapponia finlandese ).
Dopo studi di ingegneria elettrica, ha lavorato come insegnante e per una piccola casa editrice.
Il suo romanzo d’esordio “ Musica rock da Vittula “ si aggiudica il Premio August 2000 e diventa un caso letterario in Svezia dove vende oltre un milione di copie e viene tradotto in trenta Paesi.
Nel 2004 dal suo primo successo viene girato un film “Populärmusik från Vittula “ proiettato in Germania e nei Paesi scandinavi.

Edizioni IperboreaCollana “Le ombre”

L’uomo che morì come un salmone

svezia

La rete a maglie larghe

 

lareteamaglielargheInizia male la giornata per Janek Mitter, con quel mal di testa lancinante per i postumi di una sbornia colossale.
Sul pavimento le bottiglie di vino vuote, nel bagno il cadavere della giovane e amatissima moglie, Eva, che galleggia nella vasca. Pochi ricordi sbiaditi dall’alcol e la sola certezza di non essere stato lui a ucciderla.
Fin troppo scontato il verdetto: colpevole. Sei anni, la pena. Ma il commissario Van Veeteren non crede alla colpevolezza dell’uomo, il suo istinto gli suggerisce che è un’altra la pista da battere e comincia a scavare nei molti segreti del passato di Eva: un precedente matrimonio finito dopo la morte per annegamento del figlio di quattro anni, un padre violento, un gemello sparito in Canada, un antico fidanzato morto in circostanze misteriose.
A complicare le cose arriva un nuovo e improbabile omicidio, mentre l’improbabile colpevole Mitter viene pugnalato a morte in cella.
Il nuovo omicidio apparentemente estraneo alla vicenda consentirà al commissario Van Veeteren di riallineare le tessere di un mosaico fino a quel momento confuso e di intrappolare il colpevole nella rete.

La rete a maglie larghe è il primo incalzante romanzo della serie che ha come protagonista il commissario Van Veeteren.
Separato dalla moglie, con due figli, il commissario Van Veeteren vive da solo con il suo cane nell’immaginaria cittadina di Maardam (ubicata in un paese del nord Europa, verosimilmente la Svezia anche se la valuta locale -il gulden- ed alcuni nomi potrebbero far pensare ai Paesi Bassi).
Ama gli scacchi, ascolta Händel e gioca a badminton con un collega. L’esperienza lo ha reso scettico, solitario e malinconico, ma anche profondamente umano.
Van Veeteren è un detective che piacerà di sicuro agli appassionati di Maigret, lo stuzzicadenti va a sostituire il fumo delle sigarette o quello della pipa e il carattere è quello fermo e deciso del leader.
E’ un buon giallo senza troppi fronzoli e soprattutto pagine inutili, all’inizio può sembrare un po’ lento ma sa prendere un buon ritmo con il progredire delle indagini.

Segnalo dello stesso autore:
Il ragazzo che sognava Kim Novak (Kim Novak badade aldrig i Genesarets sjö), Guanda 2007

Serie del commissario Van Veeteren
L’uomo che visse un giorno (Återkomsten), Guanda, 2003
Una donna segnata (Kvinna med födelsemärke), Guanda, 2002
Il commissario e il silenzio (Kommissarien och tystnaden), Guanda, 2004
Carambole (Carambole), Guanda, 2006
Un corpo sulla spiaggia (Ewa Morenos fall), Guanda, 2012
La rondine, il gatto, la rosa, la morte (Svalan, katten, rosen, döden), Guanda, 2013

Serie dell’ispettore Gunnar Barbarotti
L’uomo senza un cane (Människa utan hund), Guanda, 2008
Era tutta un’altra storia (En helt annan historia), Guanda, 2009
L’uomo con due vite (Berättelse om herr Roos), Guanda, 2010
L’uomo che odiava i martedì (De ensamma), Guanda, 2011
Confessioni di una squartatrice (Styckerskan från Lilla Burma), Guanda, 2014

La rete a maglie larghe: Un caso per il commissario Van Veeteren (Guanda Noir)

hakanNesserHåkan Nesser è nato a Kumla in Svezia il 21 febbraio 1950.
Ha insegnato lettere in un liceo, ma dopo il successo ottenuto dai suoi primi romanzi si è dedicato interamente alla letteratura.
Carambole è il libro che ha consacrato l’autore in patria e con il quale ha vinto nel 2000 il premio Glasnyckeln (“Chiave di vetro”) per il miglior romanzo poliziesco scandinavo.
Viene considerato da molti come il Camilleri della Svezia grazie all’abilità con cui mette in scena per il lettore un’intera comunità fitta di personaggi, a volte anche molto curiosi.
Ha dato vita a due serie di successo che vedono come protagonisti il commissario Van Veeteren che vive nell’immaginaria città di Maardam e l’ispettore svedese di origini italiane Gunnar Barbarotti, il quale lavora nell’altrettanto immaginaria cittadina di Kymlinge, in Svezia.
I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue, tra cui l’italiano, e da alcuni di essi sono stati tratti film o serie televisive.
Dal 2000 la TV svedese ha prodotto una serie di film basati sui casi del commissario Van Veeteren: alcuni sono basati su romanzi già pubblicati, altri sono stati scritti espressamente per la televisione da Nesser. Egli stesso ha partecipato come attore, in un piccolo ruolo, in due di questi film: Kvinna med födelsemärke e Carambole.

Un soffio di vento .. il nuovo libro di Giuseppe Genta

 

E’ in libreria “ Un soffio di ventoA breath of wind “ il nuovo libro di poesie di Giuseppe Genta
Il libro è in italiano e in inglese
Può essere acquistato nel formato cartaceo nelle librerie della vostra città o nei principali Web Store online, in questo caso lo riceverete a casa vostra dopo pochi giorni, sempre online si può acquistare la versione ebook

 

Questa raccolta di poesie d’amore racconta di un giornalista innamorato della Finlandia (una poesia è dedicata a Helsinki) che trova in questo magnifico Paese non solo paesaggi di rara bellezza ma anche il giusto feeling per rimettere in moto un cuore che aveva perso ogni speranza di amare ancora

E quando ti addormenti abbracciato ad un cuscino bagnato di lacrime, ti accorgi di quanto può essere grande l’Amore, e che la forza che un Amore può avere e dare, è immensa

Dentro il libro c’è tutto ciò che una donna vorrebbe sentirsi dire, tutto ciò che serve per sognare e che può sembrare magari banale, ma che in realtà banale non è, perché una poesia d’amore non è mai soltanto d’amore e non ha un solo significato, ma può averne molti, uno per ciascun lettore

 

Questa la poesia che da il titolo al libro

Un soffio di vento

Sei entrata nella mia vita
Come un soffio di vento
Che alza da terra
Una foglia ingiallita
Bagnata da una pioggia infinita
Poi sei diventata
Il sole necessario
Per asciugarla
Poi ti sei fatta libro
Per accogliermi tra
Le tue braccia

Dove comprare il libro online 

Questi i principali store online dove acquistare il libro cartaceo o la versione Ebook o pdf

Amazon.it
IBS
IN MONDADORI store online
La Feltrinelli store online
Libreria RIZZOLI
HOEPLI online
Youcanprint

Apple Ibook Store  – direttamente sul vostro Iphone/Ipad

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A breath of wind .. the new book by Giuseppe Genta

 

It’s in the bookshop “A breath of windUn soffio di vento” 
the new book of poems by Giuseppe Genta
The book is in English and in Italian
It can be purchased in paper format in the bookstores of your city or in the main online Web Stores, in this case you will receive it at home after a few days, always online you can buy the ebook version

 

This collection of love poems tells of a journalist in love with Finland (a poem is dedicated to Helsinki ) who finds in this magnificent country not only landscapes of rare beauty but also the right feeling  to restart a heart that had lost all hope of still loving

And when you fall asleep hugging a pillow wet with tears, you realize how great Love can be, and that the strength that a Love can have and give is immense

Inside the book there is everything that a woman would like to be told, all you need to dream and that may seem trivial, but which in reality is not trivial, because a love poem is never just love and it has not only one meaning, but it can have many, one for each reader

 

The poem that gives the title to the book

A breath of wind

You entered in my life
As a breath of wind
That rises from the ground
A yellowed leaf
Bathed in endless rain
Then you became
The sun necessary
To dry it
Then you made yourself a book
To welcome me between
Your arms

Where buy the book ..

These are the main online WEB Stores where you can buy a paper book or Ebook

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IBS
IN MONDADORI store online
La Feltrinelli store online
Libreria RIZZOLI
HOEPLI online
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Una Canzone che ti strappa il cuore – Ghost Light

Una canzone che ti strappa il cuore“Il produttore, un dublinese attempato, si è ricordato di te all’ultimo momento, non sai come, ha scovato il tuo indirizzo quando avrebbe potuto sceglierne altri: ed essere ricordata per un’attrice, è una misericordia… La paga non è buona — non lo è mai alla BBC — e saldano sempre in ritardo ma tu sei diventata brava a fare economie, come tutti dai tempi della guerra. Saprai far durare le due ghinee per due settimane, forse di più. Tira la pasta ben sottile e non ingrasserai mai, e comunque la fame è il condimento migliore. Così potresti anche far saltare fuori uno scellino o due per un regalo di Natale ai tuoi nipoti. Magari un libriccino a fumetti; un sacchetto di caramelle ripiene al limone. Forse riuscirai perfino a riscattare al Monte di pietà un po’ dei tuoi gioielli d scena. Sarà un miracolo anche solo lavorare, tornare a vedere un po’ di gente. Qualche volta gli attori più giovani sono gentili. Molti sanno che ad aspettarli c’è un destino uguale al tuo. Per i giovani, sei diventata un esempio di Quello che Potrebbe Succedere. Dovremmo avere compassione di chi incarna le nostre paure, perché anche per noi verrà la stagione della catastrofe, quando potremmo incarnare le paure degli altri.”

Una canzone che ti strappa il cuore (Guanda Narrativa)

Nella Dublino oscurantista di inizio Novecento, la diciassettenne Molly Allgood muove i primi passi nel mondo del teatro e sogna un futuro da star in America. Ribelle, irriverente, bella, corteggiata da tutti, diventa l’amante di John Synge, il più importante drammaturgo irlandese, un genio inquieto, un poeta dal linguaggio forte e dalle passioni tempestose.
Il loro è un amore tormentato, a volte crudele, spesso tenero, che sfida le convenzioni rigide dell’età edoardiana – anche quelle religiose –, la differenza di età e di estrazione sociale.
Molti anni dopo, Maire O’Neill è una “reliquia del passato”, un’anziana attrice logorata dalla malinconia, dalle ambizioni e dai rimpianti di una vita. «Molly», così l’hanno sempre chiamata, ormai si aggira sola e smarrita per le frenetiche strade di Londra.
Nel suo mondo trasognato le figure reali si confondono con i fantasmi, con il vago chiarore dei luoghi e delle presenze che avverte intorno a sé: Dublino, le colline della contea di Wicklow, Londra, New York attraversano il tempo e lo spazio, come lo scenario di un immobile atto unico. L’antica storia d’amore proibita che Molly non ha mai dimenticato si riverbera negli oggetti e nei ricordi, «in strane irruzioni diurne».

E’ la storia, vera e romanzata al tempo stesso, di un amore osteggiato, breve ma indimenticabile; uno di quegli amori che ti rimangono dentro per tutta la vita.
Un libro triste e a tratti anche poco scorrevole ma capace di coinvolgere tutti quelli che hanno saputo amare almeno una volta nella vita.

Segnalo dello stesso autore:
2000 – La fine della strada (Inishowen)
2002 – Stella del mare (Star of the sea)
2007 – La Moglie del Generale (Redemption Falls)

Una canzone che ti strappa il cuore (Guanda Narrativa)

joseph-O'ConnorJoseph O’Connor (Dublino, 20 settembre 1963) è uno scrittore irlandese.
Fratello della musicista Sinéad O’Connor è cresciuto a Dublino dove si è laureato in letteratura inglese e storia presso lo University College di Dublino, successivamente ha trascorso un periodo come assistente allo University College di Oxford per poi trasferirsi a Londra dove è rimasto fino al 1996.
Ha iniziato a scrivere nel 1989 e per circa 10 anni ha collaborato con Esquire e l’Irish Tribune.
Attualmente Joseph O’Connor vive a Dalkey in Irlanda con sua moglie, di origine britannica e un figlio e collabora con il programma Drivetime, in onda sull’emittente irlandese RTÉ Radio 1.
Il suo primo romanzo, Cowboys and Indians, entrò fra i candidati finali del Whitbread Prize e il romanzo, Star of the Sea in Gran Bretagna e Irlanda è stato il libro di narrativa più venduto in assoluto nel 2004, rimanendo al 1° posto per più di un mese e nelle classifiche di vendita per 35 settimane di fila.
I suoi romanzi sono tradotti in 29 lingue e ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui: l’Irish Post Award per la letteratura, il premio dell’American Library Association, il Prix Millepages in Francia e il Prix Madeleine Zepter come Romanzo europeo dell’anno.
Una Canzone che ti strappa il cuore è uscito nel 2010, edito da Guanda e l’edizione originale del libro è intitolata Ghost Light, un titolo molto significativo perché la “luce fantasma” è quel lumicino lasciato acceso per superstizione nei teatri al termine delle prove per consentire anche ai fantasmi di poter recitare.

fragola

La fattoria dei malfattori

la fattoria dei malfattoriJalmari Jyllänketo, ispettore capo dei servizi segreti finlandesi, è inviato nel cuore della Lapponia con una missione speciale: scoprire cosa si nasconde dietro la Palude delle Renne, un vecchio kolchoz ora trasformato in una fiorente azienda agricola biologica. Corre voce che la proprietaria Ilona Kärmeskallio, eroica paladina dell’ecosostenibile, abbia ucciso il marito con le proprie mani e commesso le peggiori atrocità. Vestiti i panni di ispettore bio, l’agente segreto s’infiltra con piacere in questo paradiso salutista, che con funamboliche tecniche agrarie ricava dalla terra artica le migliori erbe aromatiche d’Europa e dove perfino la vecchia miniera di ferro scavata nelle viscere della montagna è stata convertita in un’avanguardistica fungaia. Non c’è che dire, la Palude delle Renne merita il più esclusivo bollino bio. Ma proprio nella fungaia c’è qualcosa che non torna: perché è sormontata da una torretta di guardia, avvolta da un silenzio spettrale e chiusa da un portone di acciaio? Da dove vengono le urla che Jalmari ha sentito nel suo labirinto di gallerie sotterranee? E cosa ci fanno a zappare la terra del kolchoz un noto parlamentare, un teppista nazi e il vescovo Röpelinen? Con la sua fantasia senza confini e il suo humour senza filtri, Arto Paasilinna torna a puntare la lente sulle più scomode domande aperte della società. E in un provocatorio viaggio dall’eco-paradiso agli inferi, dimostra a proprio modo, politicamente scorretto, come sostenere la bioagricoltura risolvendo l’eterno problema dei delitti e delle pene.

La fattoria dei malfattori (Hirttämättömien lurjusten yrttitarha) è uno dei tanti romanzi dello scrittore finlandese Arto Paasilinna.
Scritto nel 1998 è stato pubblicato in Italia dalla casa editrice Iperborea nel 2013.
Sono stato in Finlandia per la prima volta nel 1992 e posso dire avendola girata in lungo e in largo di conoscerla discretamente bene; ne ho ammirato la sua bellezza attraverso città e villaggi meravigliosi, fiumi impetuosi, una miriade di laghi, montagne da urlo e foreste, foreste, e poi ancora foreste che ti accompagnano e avvolgono mentre ci si spinge verso Nord e oltre il Circolo Polare Artico.
Mi ricordo la sensazione di monotonia che ho avuto nei primi due giorni di contatto con una natura così predominante, poi con il passare dei giorni osservando come vivessero quella condizione gli abitanti di villaggi distanti decine di chilometri gli uni dagli altri ho capito che una natura così avvolgente e a prima vista ostile la si può percepire solo ed unicamente come amica nel momento in cui si realizza che è parte integrante del proprio dna.
Sono ritornato in Finlandia mediamente ogni due anni e nel frattempo la lettura dei romanzi di Arto Paasilinna è stata fondamentale per poter meglio comprendere la quotidianità e la cultura di fondo dei finlandesi e per apprezzare sempre più un paesaggio ( penso ad esempio a quello della penisola di Koli) che molti ritengono affascinante giusto lo spazio di qualche minuto, ma dal quale non vedono l’ora di scappare per rituffarsi nel caos della loro “civiltà”.
Venendo al libro, Arto Pasillina è uno scrittore capace di non deludere mai!
Ha uno stile inconfondibile, una sorta di black humour di matrice britannica con il quale spinge il lettore alla riflessione sui grandi temi della vita e della nostra società, e poi che dire dei suoi personaggi sempre pronti con la dovuta tranquillità ad adattarsi alle situazioni più inusuali.
Con questo romanzo Arto ritorna sui livelli medio alti delle sue opere più riuscite ( penso a: Il Mugnaio urlante, L’anno della lepre e Il Miglior amico dell’orso).
Bella l’idea dell’ispettore di polizia che per svolgere le sue indagini si “traveste” da ispettore bio per tuffarsi in una serie di verifiche ufficiali in un’azienda agricola biologica nel cuore della Lapponia, pur sapendo quasi nulla di coltivazioni biologiche, concimi naturali e quant’altro attenga alla sfera delle coltivazioni biologiche.
Un romanzo piacevole, in cui scopriremo ciò che davvero nasconde quella fattoria, intuibile sin dal titolo.

La fattoria dei malfattori

Segnalo dello stesso autore:
L’anno della lepre (ed. orig. Jäniksen vuosi, 1975, trad.1994)
Il bosco delle volpi (ed. orig. Hirtettyjen kettujen metsä, 1983, trad.1996)
Il mugnaio urlante (ed. orig. Ulvova mylläri, 1981, trad.1997)
Il figlio del dio del tuono (ed. orig. Ukkosenjumalan poika, 1984, trad.1998)
Lo smemorato di Tapiola (ed. orig. Elämä lyhyt, Rytkönen pitkä, 1991, trad.2001)
I veleni della dolce Linnea (ed. orig. Suloinen myrkynkeittäjä, 1988, trad.2003)
Piccoli suicidi tra amici (ed. orig. Hurmaava joukkoitsemurha, 1990, trad.2006)
Il migliore amico dell’orso (ed. orig. Rovasti Huuskosen petomainen miespalvelija, 1995, trad.2008)
Prigionieri del paradiso (ed. orig. Paratiisisaaren vangit, 1974, trad.2009)
L’allegra apocalisse (ed. orig. Maailman paras kylä, 1992, trad.2010)
Le 10 donne del cavaliere (ed. orig. Kymmenen riivinrautaa, 2001, trad.2011)

 

ArtoPaasilinnaArto Tapio Paasilinna
Arto Tapio Paasilinna è nato il 20 aprile del 1942 a Kittilä in Lapponia.
È uno degli scrittori finlandesi più conosciuti all’estero, dal momento che parte della sua produzione è stata tradotta in 45 lingue.
Ha un passato da giornalista, poeta e guardiaboschi; autore di culto in Finlandia (dove ogni suo libro supera sempre le 100.000 copie), è molto amato anche all’estero per il travolgente humour e la capacità di raccontare ridendo anche le storie più tragiche.
Ha al suo attivo più di 30 romanzi, oltre a pièces teatrali e sceneggiature, ed è uno dei pochi scrittori finlandesi che vive unicamente della sua penna.
Nel 1994 gli è stato conferito in Italia il Premio Acerbi per “L’anno della lepre”, romanzo che ha superato le 120.000 copie in Italia e dal quale sono stati prodotti due film.
Vive alternando alla Lapponia e a Helsinki le sue sempre più frequenti tappe nei paesi più assolati del Sud, spesso anche in Italia.
I suoi libri generalmente riflettono la vita comune finlandese, e lasciano trasparire anche la difesa dell’ambiente e della vita naturale.
In Finlandia alcuni suoi romanzi sono stati trasformati in opere cinematografiche e televisive: “L’anno della lepre”, “Il mugnaio urlante” e “Lo smemorato di Tapiola”, mentre “Piccoli suicidi tra amici” è stato girato in versione più lunga per essere trasmesso come mini-serie televisiva.
“I veleni della dolce Linnea”, al contrario, è stato portato direttamente sul piccolo schermo.
Nell’ottobre del 2009 Paasilinna è stato ricoverato per un ictus e la conseguente emorragia cerebrale; dopo un lungo ricovero, lo scrittore è tornato a parlare e a camminare, ma la sua carriera artistica pare irrimediabilmente compromessa.
I suoi romanzi in Italia sono pubblicati dalla casa editrice Iperborea.