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Una Canzone che ti strappa il cuore – Ghost Light

Una canzone che ti strappa il cuore“Il produttore, un dublinese attempato, si è ricordato di te all’ultimo momento, non sai come, ha scovato il tuo indirizzo quando avrebbe potuto sceglierne altri: ed essere ricordata per un’attrice, è una misericordia… La paga non è buona — non lo è mai alla BBC — e saldano sempre in ritardo ma tu sei diventata brava a fare economie, come tutti dai tempi della guerra. Saprai far durare le due ghinee per due settimane, forse di più. Tira la pasta ben sottile e non ingrasserai mai, e comunque la fame è il condimento migliore. Così potresti anche far saltare fuori uno scellino o due per un regalo di Natale ai tuoi nipoti. Magari un libriccino a fumetti; un sacchetto di caramelle ripiene al limone. Forse riuscirai perfino a riscattare al Monte di pietà un po’ dei tuoi gioielli d scena. Sarà un miracolo anche solo lavorare, tornare a vedere un po’ di gente. Qualche volta gli attori più giovani sono gentili. Molti sanno che ad aspettarli c’è un destino uguale al tuo. Per i giovani, sei diventata un esempio di Quello che Potrebbe Succedere. Dovremmo avere compassione di chi incarna le nostre paure, perché anche per noi verrà la stagione della catastrofe, quando potremmo incarnare le paure degli altri.”

Una canzone che ti strappa il cuore (Guanda Narrativa)

Nella Dublino oscurantista di inizio Novecento, la diciassettenne Molly Allgood muove i primi passi nel mondo del teatro e sogna un futuro da star in America. Ribelle, irriverente, bella, corteggiata da tutti, diventa l’amante di John Synge, il più importante drammaturgo irlandese, un genio inquieto, un poeta dal linguaggio forte e dalle passioni tempestose.
Il loro è un amore tormentato, a volte crudele, spesso tenero, che sfida le convenzioni rigide dell’età edoardiana – anche quelle religiose –, la differenza di età e di estrazione sociale.
Molti anni dopo, Maire O’Neill è una “reliquia del passato”, un’anziana attrice logorata dalla malinconia, dalle ambizioni e dai rimpianti di una vita. «Molly», così l’hanno sempre chiamata, ormai si aggira sola e smarrita per le frenetiche strade di Londra.
Nel suo mondo trasognato le figure reali si confondono con i fantasmi, con il vago chiarore dei luoghi e delle presenze che avverte intorno a sé: Dublino, le colline della contea di Wicklow, Londra, New York attraversano il tempo e lo spazio, come lo scenario di un immobile atto unico. L’antica storia d’amore proibita che Molly non ha mai dimenticato si riverbera negli oggetti e nei ricordi, «in strane irruzioni diurne».

E’ la storia, vera e romanzata al tempo stesso, di un amore osteggiato, breve ma indimenticabile; uno di quegli amori che ti rimangono dentro per tutta la vita.
Un libro triste e a tratti anche poco scorrevole ma capace di coinvolgere tutti quelli che hanno saputo amare almeno una volta nella vita.

Segnalo dello stesso autore:
2000 – La fine della strada (Inishowen)
2002 – Stella del mare (Star of the sea)
2007 – La Moglie del Generale (Redemption Falls)

Una canzone che ti strappa il cuore (Guanda Narrativa)

joseph-O'ConnorJoseph O’Connor (Dublino, 20 settembre 1963) è uno scrittore irlandese.
Fratello della musicista Sinéad O’Connor è cresciuto a Dublino dove si è laureato in letteratura inglese e storia presso lo University College di Dublino, successivamente ha trascorso un periodo come assistente allo University College di Oxford per poi trasferirsi a Londra dove è rimasto fino al 1996.
Ha iniziato a scrivere nel 1989 e per circa 10 anni ha collaborato con Esquire e l’Irish Tribune.
Attualmente Joseph O’Connor vive a Dalkey in Irlanda con sua moglie, di origine britannica e un figlio e collabora con il programma Drivetime, in onda sull’emittente irlandese RTÉ Radio 1.
Il suo primo romanzo, Cowboys and Indians, entrò fra i candidati finali del Whitbread Prize e il romanzo, Star of the Sea in Gran Bretagna e Irlanda è stato il libro di narrativa più venduto in assoluto nel 2004, rimanendo al 1° posto per più di un mese e nelle classifiche di vendita per 35 settimane di fila.
I suoi romanzi sono tradotti in 29 lingue e ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui: l’Irish Post Award per la letteratura, il premio dell’American Library Association, il Prix Millepages in Francia e il Prix Madeleine Zepter come Romanzo europeo dell’anno.
Una Canzone che ti strappa il cuore è uscito nel 2010, edito da Guanda e l’edizione originale del libro è intitolata Ghost Light, un titolo molto significativo perché la “luce fantasma” è quel lumicino lasciato acceso per superstizione nei teatri al termine delle prove per consentire anche ai fantasmi di poter recitare.

fragola

La cliente sconosciuta

Fragranze White Musk

ClientesconosciutaLanza‘Ho bisogno di parlarle di una cosa seria’. Una voce di donna, al cellulare. Max Gilardi non conosce Lidia Morandi, ma è spaventata, così le promette che l’indomani sarà da lei. Non farà in tempo a parlarle: al suo arrivo Lidia è già morta, uccisa da sette coltellate nel suo stesso appartamento. Senza averla mai vista da viva, Gilardi sarà costretto a conoscerla tramite il suo passato, attraversato da grandi successi e uomini potenti, ma anche da tragedie crudeli e inspiegabili. Tra vicini impiccioni, architetti sfuggenti e giovani donne belle e misteriose, il caso si snoda tra colpi di scena, intrighi di quartiere e confessioni. E ancora una volta, sarà la sua Napoli il teatro delle indagini.

Dopo tre romanzi corposi con cui Elda Lanza ha fatto conoscere ai suoi lettori le vicende che hanno come protagonista Massimo Gilardi, Max per gli amici, prima commissario di Polizia a Milano e poi tornato a fare l’avvocato penalista nella sua Napoli, la novantunenne scrittrice milanese ci regala con “La cliente sconosciuta” un libro agile e dal ritmo più serrato nel quale Max Gilardi si ritaglia un ruolo da regista, lasciando la scena ad alcuni suoi collaboratori, prima tra tutti l’avvocato Laura Licasi che divide con lui e Ricky Russo lo studio e quel Giacomo Cataldo, investigatore privato, a cui spesso l’avvocato Gilardi affida incarichi investigativi.
Par di capire che l’intenzione dell’autrice, come tra l’altro spiega nelle pagine finali del libro, sia quella di far perdere al suo Max la curiosità determinata tipica dell’investigatore per dirottarlo verso una curiosità più di tipo pratico quale deve avere un avvocato nel momento in cui si trovi a dover risolvere dei casi intricati nel corso della sua carriera professionale.
E’ certamente un cambio di rotta notevole per una scrittrice che ha ottenuto un notevole successo con il suo trittico formato da : “Niente lacrime per la signorina Olga”, “Il matto affogato” e “Il venditore di cappelli”, romanzi corposi in cui ha ben tratteggiato il personaggio del suo protagonista attraverso la tragica vicenda dell’uccisione della moglie, le dimissioni da commissario e il ritorno nella sua adorata Napoli per fare il penalista.
L’autrice sempre nei titoli di coda di questo libro, scrive: “Io racconto storie che potrebbero essere vere”, non so se quella di Lidia Morandi possa essere una storia vera, di sicuro è raccontata in modo da farne un buon libro, più snello e scorrevole dei precedenti.
L’unico difetto che si legge in un battibaleno!

La cliente sconosciuta

LanzaEldaElda Lanza (Milano, 5 ottobre 1924) è una giornalista, autrice e presentatrice televisiva, oltre che esperta di comunicazione e di galateo, nonché docente di storia del costume.
Attiva nel movimento femminista e forte di una precoce e intensa attività di scrittrice e giornalista, dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (dove fu allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre), nel 1952 viene contattata dai dirigenti dalla neonata televisione italiana di cui, dopo svariati provini, diventa la prima presentatrice.
Dopo la parentesi televisiva si è occupata di giornalismo e comunicazione d’impresa, pubblicando libri, romanzi, saggi sulla buona educazione tra cui spicca il best seller “Signori si diventa” per Mondadori.
E’ una scrittrice dotata di un notevole bagaglio culturale e di una acuta capacità di osservatrice del mondo che le gira intorno, ma forse il vero “segreto” del suo successo è dovuto al fatto che prima di debuttare in video lavorò per molti anni come giornalista a Grazia, dove il suo direttore era Renato Olivieri, l’autore del celeberrimo Commissario Ambrosio.
È sposata con il pubblicitario Vitaliano Damioli e ha un figlio di nome Massimo Pietro Damioli detto Max.

Hanno ammazzato la Marinin

MarininÈ la vigilia di Pasqua e Genova è sferzata da una pioggia battente. La redattrice e paleografa Nadia Morbelli, appena rincasata da un noiosissimo viaggio di lavoro, sta per prepararsi un meritato bagno caldo, quando improvvisamente nel palazzo salta la luce. Nadia non presta molta attenzione alla cosa, almeno fino a quando, tre giorni dopo, suona alla sua porta il commissario di polizia, il dottor Prini. Eh sì, perché proprio la sera in cui si stava rilassando nell’acqua bollente, sullo stesso pianerottolo, a pochi passi dal suo appartamento, è stata ammazzata nientemeno che la signora Assunta, la terribile e petulante vicina di casa, per tutti “la Marinin”. Curiosa e impertinente per natura, Nadia si incaponisce sull’omicidio e inizia a cercare indizi per conto proprio. E tra un salto alla bocciofila con le amiche, quattro chiacchiere al bar e lunghe conversazioni col commissario che assumono tutta l’aria di un flirt, comincia a individuare qualche pista davvero interessante…

Vi sono libri che si comprano perché attirati dalla copertina, questo è uno di quelli.
La copertina ha un qualcosa di vivace che invoglia all’acquisto, ma il contenuto ahimè non suscita lo stesso interesse e francamente definire l’autrice “ una nuova freschissima voce del giallo italiano “ mi sembra un tantino azzardato.
Nel complesso la storia c’è anche se è un po’ “molla “, tanto da non poterlo definire un giallo vero e proprio; l’autrice ha provato a presentare un affresco minuzioso di quella provincia ibrida che si divide tra Liguria e Piemonte soffermandosi più volte con dovizia di particolari sulle abitudini culinarie di questi luoghi.
Dal momento in cui si intuisce chi sarà il colpevole il libro diventa per certi versi quasi noioso e la fine giunge come una vera e propria liberazione.
Ho in libreria della stessa autrice “ Amin che è volato giù di sotto “ e “ La strana morte del signor Merello “ li ho acquistati entrambi ( questa volta ) non tanto per le copertine ma per dare un ulteriore chance a una giovane autrice, per ora li lascio decantare un po’ … verrà anche il loro tempo.

Nadia Morbelli è nata a Genova, dove si è laureata in paleografia e specializzata nello studio di manoscritti umanistici. Collabora con diverse riviste specialistiche sia nazionali che internazionali. È redattrice presso una piccola casa editrice ligure e vive tra Genova e il Basso Piemonte, da cui parte della sua famiglia proviene.
A sentire lei i momenti più belli della sua vita li trascorre in biblioteche polverose o viaggiando per il mondo.
Hanno ammazzato la Marinin è stato il suo romanzo d’esordio nel 2012, a cui hanno fatto seguito il sequel “Amin, che è volato giù di sotto” (2013) e “La strana morte del signor Merell “ (2014).

Giunti Editore

Hanno ammazzato la Marinin

Il venditore di cappelli

lanza3Elda Lanza la novantenne scrittrice milanese arriva in libreria con il suo nuovo romanzo “ Il venditore di cappelli “ che vede ancora come protagonista il fascinoso Max Gilardi dapprima commissario a Milano e adesso avvocato nella sua città d’origine Napoli, che l’autrice non si limita a raccontare ma permette al lettore di viverla e assaporarla con i suoi colori, odori e abitanti.
Nel 2012 era uscito “ Niente lacrime per la signorina Olga “ una storia di condominio condotta con una certa facilità dal commissario Gilardi partito dalla sua Napoli per approdare a Milano.
A Napoli, Max vi ritorna per fare nuovamente l’avvocato nel secondo libro del trittico, “ Il matto affogato “ in cui il più noto e corteggiato avvocato di Napoli dimostra quanto questa città sia davvero nella sua testa e nel suo cuore.
Entrambi i libri sono stati molto apprezzati dai lettori, forse per la semplicità della scrittura tipica dei libri da “divorare” e “ Il venditore di cappelli “ conferma ulteriormente la bontà e fluidità della scrittura di quella che fu la prima presentatrice della RAI nel lontano 1952.
Elda Lanza dopo la parentesi televisiva si è occupata di giornalismo e comunicazione d’impresa, pubblicando libri, romanzi, saggi sulla buona educazione tra cui spicca il best seller “Signori si diventa” per Mondadori.
Sicuramente abbiamo a che fare con una scrittrice dotata di un notevole bagaglio culturale e di una acuta capacità di osservatrice del mondo che le gira intorno, ma forse il vero “segreto” del suo successo è dovuto al fatto che prima di debuttare in video lavorò per molti anni come giornalista a Grazia, dove il suo direttore era Renato Olivieri, l’autore del celeberrimo Commissario Ambrosio.

lanzaokElda Lanza (Milano, 5 ottobre 1924) è una giornalista, autrice e presentatrice televisiva, oltre che esperta di comunicazione e di galateo, nonché docente di storia del costume.
Attiva nel movimento femminista e forte di una precoce e intensa attività di scrittrice e giornalista, dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (dove fu allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre), nel 1952 viene contattata dai dirigenti dalla neonata televisione italiana di cui, dopo svariati provini, diventa la prima presentatrice.
È sposata con il pubblicitario Vitaliano Damioli e ha un figlio di nome Massimo Pietro Damioli detto Max.