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Audrey Hepburn – la grazia, più bella ancora della bellezza

Il 20 gennaio 1993, nel piccolo paesino di Tolochenaz in Svizzera moriva Audrey Hepburn, una donna dotata di una grazia particolare che ancora oggi a distanza di 29 anni ne fa la numero uno al mondo
Fu infatti lei la prima vera influencer, come non ricordare le ballerine di Cenerentola a Parigi, la frangia di My Fair Lady, e che dire del little black dress di Colazione da Tiffany o del pixie cut di Vacanze romane, per non parlare di un qualsiasi Givenchy indossato da Sabrina in poi
Audrey Kathleen Ruston ( questo il suo vero nome) era nata il 4 maggio 1929 a Bruxelles e la sua magrezza le derivava dal fatto che a causa della guerra e del divorzio dei genitori da ragazzina aveva mangiato quasi niente, il suo sogno era di fare la ballerina e non lo ha realizzato appieno ma di sicuro ha danzato con la sua grazia e leggiadria recitando per tutta la vita

 

Audrey Hepburn – grace, more beautiful than beauty

On January 20, 1993, Audrey Hepburn died in the small village of Tolochenaz in Switzerland, a woman endowed with a special grace that even today, 29 years later, is the number one in the world
She was indeed the first true influencer, how not to remember the ballerina shoes of Cinderella in Paris, the bangs hair of My Fair Lady, and what about the little black dress by Colazione da Tiffany, or of the pixie cut of VacanzeRomane, not to mention any worn Givenchy from Sabrina onwards
Audrey Kathleen Ruston (this is her real name) was born on May 4, 1929 in Brussels and its thinness it derived from the fact that because of the war and the divorce of the parents as a girl she had eaten almost nothing, her dream was to be a dancer and he did not fully realize it but she certainly danced with her grace and loveliness reciting throughout her life

Song of story is “ Moon river “ soundtrack of movie “Colazione da Tiffany” by Henry Mancini Orchestra

Il venditore di cappelli

lanza3Elda Lanza la novantenne scrittrice milanese arriva in libreria con il suo nuovo romanzo “ Il venditore di cappelli “ che vede ancora come protagonista il fascinoso Max Gilardi dapprima commissario a Milano e adesso avvocato nella sua città d’origine Napoli, che l’autrice non si limita a raccontare ma permette al lettore di viverla e assaporarla con i suoi colori, odori e abitanti.
Nel 2012 era uscito “ Niente lacrime per la signorina Olga “ una storia di condominio condotta con una certa facilità dal commissario Gilardi partito dalla sua Napoli per approdare a Milano.
A Napoli, Max vi ritorna per fare nuovamente l’avvocato nel secondo libro del trittico, “ Il matto affogato “ in cui il più noto e corteggiato avvocato di Napoli dimostra quanto questa città sia davvero nella sua testa e nel suo cuore.
Entrambi i libri sono stati molto apprezzati dai lettori, forse per la semplicità della scrittura tipica dei libri da “divorare” e “ Il venditore di cappelli “ conferma ulteriormente la bontà e fluidità della scrittura di quella che fu la prima presentatrice della RAI nel lontano 1952.
Elda Lanza dopo la parentesi televisiva si è occupata di giornalismo e comunicazione d’impresa, pubblicando libri, romanzi, saggi sulla buona educazione tra cui spicca il best seller “Signori si diventa” per Mondadori.
Sicuramente abbiamo a che fare con una scrittrice dotata di un notevole bagaglio culturale e di una acuta capacità di osservatrice del mondo che le gira intorno, ma forse il vero “segreto” del suo successo è dovuto al fatto che prima di debuttare in video lavorò per molti anni come giornalista a Grazia, dove il suo direttore era Renato Olivieri, l’autore del celeberrimo Commissario Ambrosio.

lanzaokElda Lanza (Milano, 5 ottobre 1924) è una giornalista, autrice e presentatrice televisiva, oltre che esperta di comunicazione e di galateo, nonché docente di storia del costume.
Attiva nel movimento femminista e forte di una precoce e intensa attività di scrittrice e giornalista, dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (dove fu allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre), nel 1952 viene contattata dai dirigenti dalla neonata televisione italiana di cui, dopo svariati provini, diventa la prima presentatrice.
È sposata con il pubblicitario Vitaliano Damioli e ha un figlio di nome Massimo Pietro Damioli detto Max.