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Cervia – 36° Festival Internazionale dell’Aquilone

70x100 festival Aquiloni 2016TR.inddCi siamo, tutto è pronto per una nuova edizione del Festival Internazionale dell’Aquilone che dal 22 aprile al 1° maggio si svolgerà in località Pinarella a Cervia.
Quella di quest’anno sarà 36° edizione del Festival Internazionale dell’Aquilone ARTEVENTO, una delle più spettacolari e colorate manifestazioni della riviera romagnola, uno dei raduni più famosi al mondo, capace di richiamare artisti dai cinque continenti e delegazioni ufficiali da 30 paesi del mondo.
Dal 1981, ogni primavera i più spettacolari artisti del vento dei cinque continenti si ritrovano in quella che è diventata la “capitale dell’aquilone” per dar vita a uno spettacolo fantastico capace di trasformare il cielo in un vero e proprio circo dei colori; una festa della fantasia ma anche della fratellanza fra i popoli.
Quest’anno alla manifestazione saranno presenti aquilonisti provenienti da: ARGENTINA, AUSTRALIA, AUSTRIA, BELGIO, BRASILE, CANADA, CINA, CURACAO, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GIAPPONE, INDIA, INDONESIA, INGHILTERRA, IRLANDA, ISRAELE, ITALIA, KUWAIT, LUSSEMBURGO, MESSICO, NUOVA ZELANDA, OLANDA, PAKISTAN, SINGAPORE, SPAGNA, SVEZIA, SVIZZERA, UNGHERIA, USA, mentre il Paese ospite d’onore sarà la FRANCIA.
Il Festival presenta un programma di appuntamenti e di attività talmente vario da essere in grado di coinvolgere in un’indimenticabile esperienza tanto i grandi che i bambini.
Oltre ai maestri più rappresentativi delle più antiche tradizioni dell’aquilone, ai più raffinati artisti del vento e agli originali creatori che miscelando fantasia e genialità stanno facendo la storia dell’aquilonismo contemporaneo, il Festival propone i più sorprendenti campioni di volo acrobatico, i maestri del combattimento, gli atleti del power kiting e del kite surf, gli interpreti della fotografia aerea, gli storici dell’aquilone e addirittura gli scienziati che in esso intravedono una possibile fonte di energia alternativa.
Non mancheranno mostre, conferenze, mercatini a tema, musica, spettacoli e buona cucina, mentre per restare con il naso all’insù fino a tarda ora sono previsti spettacolari voli anche in notturna.
Il Festival Internazionale dell’Aquilone di Cervia è organizzato dal pittore cesenate Claudio Capelli, che lo creò nel 1981, e dalla figlia Caterina, designer e illustratrice.
Con la testa fra le nuvole per indole e passione, i due sono l’anima pulsante di ARTEVENTO, realtà che si dedica all’incremento e alla divulgazione della cultura dell’aquilone attraverso l’organizzazione di festival, installazioni, workshop, mostre ed itinerari tematici.

Per maggiori informazioni, programma dettagliato della manifestazione e offerte alberghiere:
www.festivalinternazionaleaquilone.com
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Burri Corpo

Cala il sipario per Paolo Poli il genio del teatro

paolo-poli6Paolo Poli che avrebbe compiuto 87 anni tra due mesi se ne è andato dopo una lunga malattia mentre era ricoverato al Fatebenefratelli di Roma.
Aveva esordito in teatro nel 1958, portando in scena “Finale di partita” di Samuel Beckett e in quasi 60 anni di carriera era diventato uno dei più importanti attori teatrali italiani, talvolta imprestato al cinema e alla televisione.
Un artista decisamente sui generis, colto e raffinato, una sorta di Peter Pan dotato di una comicità brillante che affidandosi spesso e volentieri a personaggi “en travesti” ha portato in scena visioni oniriche accompagnate talvolta da doppi sensi eleganti e mai volgari.
La scrittrice Natalia Ginzubrg che rifiutò l’offerta di Poli per trasformare il suo libro “Le piccole virtù” in una piece teatrale lo definì: “Un lupo in pelle d’agnello”.
Era lontano dal teatro dal giugno del 2014 quando rappresentò per l’ultima volta lo spettacolo “Aquiloni”.
In Tv era ritornato da protagonista lo scorso anno con il programma-conversazione (in otto puntate) curato dall’amico Pino Strabioli, «E lasciatemi divertire» (è una citazione da Palazzeschi) nel quale tra ricordi personali, citazioni, letture e canzoni ha raccontato a modo suo i sette vizi capitali: lussuria, gola, ira, invidia, accidia, avarizia e superbia.
Un ritorno, quello in Tv, avvenuto quarant’anni dopo “Babau”, uno spettacolo in quattro puntate, scritto da Poli con Vito Molinari e Ida Omboni in cui venivano descritte, in una sorta di indagine/inchiesta, le maggiori caratteristiche negative dell’uomo medio italiano raccontando di: mammismo, conformismo, arrivismo e intellettualismo.
Il programma fu realizzato a Torino nel 1970 ma fu mandato in onda, nella RAI riformata, solo durante la programmazione estiva del 1976 a causa di una censura che ne vietò la trasmissione per ben sei anni.
Poli è stato in Italia uno dei primi personaggi pubblici dichiaratamente omosessuali e a proposito della sua dichiarata omosessualità una delle sue citazioni più calzanti fu: “Sapevo fin dall’inizio di essere gay. Entrai in una panetteria, e vidi che mi garbava il fornaio. Andai al cinema, davano King Kong, avevo cinque anni, e vidi che mi garbava pure il gorilla”.
Nel 2013 è uscita per Rizzoli la sua autobiografia “Sempre fiori mai un fioraio” in cui tra una passeggiata romana e una serie di pranzi ­ sempre nello stesso ristorante ­, Paolo Poli racconta a Pino Strabioli e ai lettori, che quasi per magia diventano spettatori, i suoi ottant’anni da “regina” delle scene.
Ha realizzato come interprete anche alcuni audiolibri per la Emons tra cui:
– I Promessi sposi
– La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, di Pellegrino Artusi

Altre sue citazioni famose:
“La mente è come l’ombrello: per funzionare deve essere aperta”
“Quando i nostri idoli cadono dagli altari, i lividi ce li facciamo noi”

Sempre fiori mai un fioraio. Ricordi a tavola