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Radio Monte Carlo – essere o non essere un Fan Club?

essere-o-non-essereProprio vero che al peggio non c’è mai fine!
Questa mattina mentre girovagavo su Facebook mi sono imbattuto in un post di Storditamente per una Radio di Gran Class, l’Official Fan Club di Radio Monte Carlo, nel quale gli amministratori della pagina chiedono in pratica ai quasi 3000 iscritti se abbia ancora un senso continuare ad essere il Fan Club ufficiale della radio.
Ho letto con attenzione il post e mi pare di capire che il Fan Club sia visto dalla Direzione di RMC come il fumo negli occhi, se è vero come è vero che a un’amministratrice della pagina chiamata in diretta telefonica è stato raccomandato di non menzionare la pagina del Fan Club.
Mi sono spesso occupato nei miei scritti di RMC (che ho ascoltato nel bene e nel male per circa quarant’anni fino al giorno in cui è stato dato il benservito alla mitica Luisella senza permetterle di salutare dai microfoni della radio i suoi fedelissimi ascoltatori) e ho a più riprese criticato il modus operandi di chi dirige la radio non fosse altro per il fatto che in dieci anni è riuscito a far perdere all’emittente monegasca quasi 1 milione di ascoltatori.
Mi auguro che i nuovi co-proprietari del gruppo Finelco abbiano la voglia non di stravolgere RMC ma di cambiare quei dirigenti che hanno dimostrato dati alla mano che la loro politica aziendale non ha pagato in termini di ascolti.
Sul fatto poi che la Direzione di RMC percepisca i propri ascoltatori come dei rompiballe o peggio dei quaquaraquà lo dimostra il fatto che al contrario ( come è ben spiegato nel post sulla pagina) R105 i suoi ascoltatori se li tiene ben stretti.

Di seguito riporto il testo integrale del post pubblicato sulla pagina dell’Official Fan Club di Radio Monte Carlo.

fanR105Buon sabato amici!
Oggi vogliamo raccontarvi una storia, la storia di questa pagina, nata il 12 maggio 2013 da un gruppo di persone che volevano supportare una radio: RMC!
L’intento? Quello di coinvolgere e riunire tante persone che condividono con noi la passione nei confronti di Radio Monte Carlo, nel contempo raccogliendo suggerimenti, opinioni e idee da proporre alla nostra Radio preferita per migliorarne sempre più la programmazione.
E’ scritto tra le informazioni della pagina, il punto di riferimento per chi vuole iscriversi e dare il proprio contributo.
Fin dall’inizio, con tutto l’entusiasmo possibile, abbiamo cercato di far arrivare il nostro sostegno alla radio: siamo ascoltatori di RMC da decenni, alcuni da tempo immemore, rimasti fedeli malgrado alcune decisioni non ci abbiano trovato sempre d’accordo. Ma se qualche critica c’è stata, lo abbiamo fatto sempre nel rispetto dei modi e delle persone.
D’altronde per noi parla la pagina: ogni giorno, da due anni e mezzo, abbiamo pubblicato post parlando e ‘giocando’ con gli speaker, raccontando notizie e lanciando proposte, lasciando il più possibile la parola agli ascoltatori, quelli veri, quelli che passano buona parte della giornata con la radio accesa, sempre su RMC.
Siamo consapevoli del fatto che è difficile capire le cose dal di fuori: così come siamo tutti allenatori in periodo di mondiali, nello stesso tempo siamo anche bravissimi ad elargire consigli sul modo migliore di gestire una grande radio!
Ma gli ascoltatori vanno anche ascoltati! Siamo noi i veri ‘clienti’di quest’azienda! Siamo noi a decretare il successo o meno di una trasmissione! In tv i tempi sono più veloci, in radio passano mesi, ma se un programma non funziona, non è meglio accorgersene subito piuttosto che lasciare che migliaia di ascoltatori migrino altrove? E continuare a pensare di poter imporre alle persone il proprio volere?
Questo è sempre stato l’intento di questa pagina: dare la possibilità alla radio di confrontarsi con chi è dall’altra parte dell’etere; magari spiegando, a chi non ha la ovvia esperienza, il perché di certe decisioni.
E questo nostro intento è stato immediatamente percepito da tutti coloro che si avvicinano alla pagina, tanto che la maggior parte pensa che sia una promanazione della radio stessa…
D’altronde chi mai, non stipendiato, non remunerato in alcun modo, offrirebbe gratuitamente tanto lavoro e tanta dedizione?
Eppure, mentre in tanti lo apprezzano, l’oggetto principale del nostro lavoro, RMC, ci ha sempre guardato con diffidenza, evitando di concederci il minimo sostegno, anche solo un riconoscimento morale; di più: addirittura osteggiandoci!
Sempre pronti a puntare il dito contro di noi, nella remota ipotesi di un commento appena sopra le righe…
Badate bene, non stiamo parlando degli speaker, che capiscono perfettamente l’importanza di un rapporto amichevole con i loro fan: stiamo parlando della politica della radio! Quella capace di ostracizzare e tenere a distanza gli ascoltatori, gli unici capaci di fare la fortuna di una radio o di decretarne l’insuccesso!
Poi vi chiedete come mai RMC abbia perso in due anni qualcosa come centomila ascoltatori, attestandosi stabilmente in ultima posizione tra le radio a diffusione nazionale…
Eppure la ‘sorella’ Radio 105 sa bene quale sia il valore dei suoi fan, visto che ogni anno, all’ultima puntata del morning show prima della pausa estiva, una folla si raduna sotto la radio, acclamando i propri beniamini. E la radio prepara per loro magliette (con scritta dedicata a loro) e gadget… E addirittura, la sera prima, fan e speaker vanno a mangiare una pizza insieme!
Vi risulta che qualcosa del genere capiti anche a noi?
Con RMC purtroppo non c’è verso! Sono arrivati perfino a vietare di nominare la pagina in diretta ad uno dei nostri amministratori che stava intervenendo telefonicamente! Motivazione ‘semiufficiale’: per non far pensare a favoritismi nei nostri confronti e soprattutto per evitare che altri gruppi se la prendessero a male!
Come se i vari gruppi di fan di una stessa radio fossero in guerra tra di loro!
E noi che ci illudevamo che una radio migliore avrebbe fatto tutti contenti… non solo un gruppo!
Ma evidentemente la filosofia adottata dalla radio è quella del “Divide et impera”, come se fosse un potere da gestire…
Ed in effetti c’è riuscita pure con noi, perché anche tra gli amministratori della nostra pagina e tra alcuni sostenitori ci sono stati dissapori e momenti critici, perché le discussioni sul modo migliore di gestire una pagina, diventata un ‘atipico’ fan club, sono state molte…
Ed è qualcosa che ci addolora, perché tutti pensavamo di agire per il meglio, ed invece, qualsiasi direzione prendevamo sembrava sempre sbagliata!
Adesso rimettiamo la parola a voi, ascoltatori, fan, amici: essere un “fan club” ci ha più danneggiato che giovato, perché dalla Radio non è mai arrivato il benché minimo sostegno o riconoscimento, mentre nella nostra veste di “fan” potevamo con molta difficoltà apparire critici nei confronti della radio che ci siamo impegnati a sostenere.
Decidete voi se è il caso di rinunciare all’ “ufficialità” del fan club, astenendoci d’ora in poi da qualsiasi contatto diretto con la Radio (che peraltro finora è stato ben sporadico ed improduttivo), aprendoci nel contempo all’aperta critica eventualmente necessaria (sempre nei modi che educazione, correttezza e garbo ci impongono), oppure mantenere questo attestato di ufficialità (siamo finora l’unico Fan Club ufficiale di RMC) che però rimane sterile di ogni altro apporto.
Diteci cosa ne pensate!

pensierino

RMC è in coma irreversibile!

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bollitomistoRADIOPuntuali come i primi temporali estivi sono arrivati i dati degli ascolti radiofonici rilasciati da Radio Monitor e relativi al primo semestre 2015.
Da anni sostengo che nell’era del digitale mi sembra perlomeno anacronistico affidarsi ad una telefonata per confezionare un dato così importante per le emittenti radiofoniche (sul quale dovranno costruire le basi per la loro raccolta pubblicitaria).
A maggior ragione con l’avvento dei social appare del tutto sorpassato un metodo di rivelazione effettuato sulla base di 60.000 telefonate lungo l’intera penisola a fronte di una popolazione radiofonica che si assesta intorno ai 52 milioni di possibili utenti.
Qualcuno potrebbe obiettare che i sondaggi elettorali a livello nazionale si effettuano su campioni di 1000 intervistati e vengono presi per buoni con le opportune percentuali di margine di errore; in questo caso però Radio Monitor non sta facendo un sondaggio ma al contrario sta rilasciando dei dati finali che dovrebbero indicare quanti voti hanno preso le singole emittenti!
Forse sarebbe il caso di pensare a una raccolta dei dati di ascolto tramite web facendo passare tutte le radio in streaming, metodo che consentirebbe tra l’altro di tracciare l’IP, e cosa non secondaria gli ascoltatori unici.
In occasione della precedente rilevazione Linus di Radio Deejay ha messo in discussione sul suo Blog la validità del lavoro di Radio Monitor, scrivendo tra l’altro: “Come si fa ad accettare una statistica nella quale non ci sono due numeri coerenti in fila, dove i dati delle singole fasce orarie sembrano tirati coi dadi, fino a formare una montagna russa dove ogni tre mesi, alla stessa ora, c’è di volta in volta un picco o un baratro?” (cliccare su Blog  per leggere la sua opinione in proposito).
Non penso che Linus (come al contrario hanno scritto quelli di R105) abbia fatto questa boutade per giustificare i dati negativi della sua radio, ma più che altro per evidenziare l’incoerenza dei dati che vengono rilasciati.
Dati che permettono quasi sempre di non avere né vincitori né vinti, infatti chi perde sugli ascolti in generale magari vince nel quarto d’ora medio o viceversa, giusto per poter rilasciare dichiarazioni positive andando a cercare con il lumicino l’unico dato magari di una flebile tenuta.
E’ un po’ il caso del comunicato emesso dal Gruppo Finelco in occasione di questa rilevazione dove tra le altre cose si legge: “Questo eccellente risultato del Gruppo Finelco è reso ancora più significativo dal fatto che tutte e tre le radio che lo compongono risultano in crescita nel quarto d’ora medio 6-24: Radio 105 del 10,7%, Virgin Radio del 9,9% e Radio Monte Carlo del 2,2%, contro una crescita del totale ascolto radiofonico dell’1,6%. Dunque tutte e tre le radio del Gruppo Finelco hanno aumentato sia i propri ascolti sia le proprie share”. (giornaleradioinfo per leggere l’intero comunicato).
Peccato che andando a comparare gli ascolti degli ultimi tre anni (dal 2012 al 2015) le tre radio del Gruppo Finelco hanno perso qualcosa come 490.000 ascoltatori (– 426.000 R105, – 73.000 RMC) con la sola eccezione di Virgin Radio che ha guadagnato 9.000 ascoltatori.
Sul fatto poi che tutte e tre le emittenti del Gruppo Finelco aumentino le percentuali nel quarto d’ora medio viene da pensare come RMC possa aumentare nel ¼ ora medio a fronte di una perdita ormai costante che si ripete ad ogni rilevazione ( in quella attuale perde 60.000 ascoltatori).
Da notare poi che nel TSL (Time Spent Listening) che misura il gradimento dei programmi degli ascoltatori attraverso il tempo medio speso ad ascoltare la radio, RMC raccoglie soli 88 minuti nell’arco orario 6/24, che in altri termini significa che in media un ascoltatore dedica a RMC un’ora e ventotto minuti al giorno.
Dell’emittente monegasca del resto c’è ben poco da scrivere non fosse altro per il fatto che raccogliendo uno share del 1,5% è ormai relegata nel panorama radiofonico italiano in quella voce anonima meglio conosciuta come “ALTRI” ( dove in politica trovano spazio i partitini che non riescono ad entrare in Parlamento).
Mesi fa scrissi in occasione del benservito dato alla mitica Luisella Berrino che quella vicenda avrebbe avuto come conseguenza la morte di RMC ( cliccare per leggere Radio Monte Carlo è morta ripudiando Luisella!) e a vedere gli attuali risultati non mi sono sbagliato di molto, non è morta ma è in coma irreversibile!
Sarebbe troppo facile e semplicistico imputare all’addio di Luisella la perdita di ulteriori 60.000 ascoltatori, credo che buona parte del calo sia dovuto alla sua uscita di scena ma sono altrettanto convinto che un buon numero di ascoltatori abbia cambiato frequenza per il fatto che giornalmente RMC ripropone attraverso i suoi speaker una sorta di bollito misto, precotto da chi tira le fila in Largo Donegani.

Confesso che sono ormai sei mesi che non ascolto più RMC a vantaggio di Radio Rai 1 o delle mie playlist e mi trovo benissimo, però in previsione dell’uscita dei dati d’ascolto la scorsa settimana ho ascoltato di mercoledì quella che una volta era la Radio di Gran Class.
L’impressione che ho avuto è la stessa che mi accompagna quando vado a pranzo alla “Trattoria del Bollito” (due volte l’anno) dove con la dovuta maestria e pomposità mi viene servito il piatto principe della cucina piemontese, il Gran bollito misto.
Come non riconoscere nei 12 pezzi ( 7 tagli di carne e 5 tra ammennicoli e frattaglie) che compongono questo piatto speciale i 12 speaker che si alternano ai microfoni della radio monegasca; pensateci bene, non dovrebbe essere così difficile con un po’ di fantasia trovare: una gallina, un cappello da prete, un tenerone, una culatta, un testina, una lingua, una coda o una punta di petto.
In trattoria il primo pensiero che mi passa per la mente nel momento in cui mi viene servito il piatto fumante e invitante è “ci voleva, ora me lo gusto per benino!”, il secondo pensiero a metà del pranzo è “ mamma mia quanto! Non riesco a finirlo, la gallina è un po’ stagionata, la scaramella stracotta, la testina ha qualche pelo di troppo”, il terzo a fine pranzo “ bene, ora per sei mesi come bollito sono a posto”.
Radio Monte Carlo sembra proprio un Gran bollito misto, un piatto che mantiene ancora nell’era dei vegani un suo fascino ma capace di stancarti già mentre lo stai degustando e le similitudini con quello che passa in onda non sono poi così distanti: musica ripetitiva e sempre più legata ai voleri delle case discografiche e non ai desiderata degli ascoltatori e meno che mai degli speaker, coppie di speaker che scoppiano vuoi perché mal assortite o troppo datate o peggio ancora del tipo “che barba che noia”, voci che hanno perso molto dello smalto dei tempi migliori per non dire di quelle che sembrano veramente un “po’ bollite”quasi al limite del soporifero, rubriche messe in onda solo con lo scopo di fare sciâto ( creare trambusto o interesse ) come diciamo noi liguri.
Del resto i risultati sono di una chiarezza disarmante e da questo giro di giostra in poi i futuri competitor  di una radio che si avvicina sempre più verso il baratro si chiameranno Radio Zeta (745.000) e Radio Norba – la radio del sud (670.000) che cominciano ad annusare la preda, mentre Radio Subasio ( 1.508.000) dopo aver ridicolizzato la Radio di Gran Class si appresta a sorpassare anche R101.
Quanto durerà ancora questa lenta agonia? Se l’andamento è quello degli ultimi tre anni potrebbero bastarne solo altri tre (forse anche meno) per scendere sotto la soglia di quel milione di ascoltatori che porterà inevitabilmente ad una sorta di eutanasia assistita non fosse altro per evitare a quel che resta della Radio di Gran Class una fine veramente impietosa.

White Musk / Muschio Bianco

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RADIO default

gm2Sono state rilasciate da poche ore le rivelazioni sui dati di ascolto delle radio italiane relative al secondo semestre 2014 che in pratica confermano il trend di quelle del primo semestre, la RADIO perde 2 milioni di ascoltatori e nessuna delle emittenti a livello nazionale è esente da questo calo che se dovesse essere confermato anche per il 2015 porterebbe ad un vero e proprio default di quella che un tempo era lo strumento di comunicazione per antonomasia.
Sono ormai due anni che gli ascoltatori calano in maniera rilevante ma a quanto pare gli addetti ai lavori fanno orecchie da mercante, anzi a leggere le dichiarazioni rilasciate dai responsabili delle varie emittenti su queste ultime rivelazioni sembra che questi signori abbiano copiato dal mondo della politica quella capacità sublime di far passare come una vittoria anche la più bruciante delle sconfitte.
Perdono tutti ma ognuno di loro riesce a trovare uno spunto per dirsi soddisfatto sulla base di un dato di riferimento ( ininfluente nella lettura generale ) che li pone vincenti rispetto a questo o quel concorrente o in una fascia d’ascolto piuttosto che in un’altra, insomma tutti perdenti ma allo stesso tempo tutti vincenti!
Mentre analizzavo i dati delle tabelle allegate, mi è tornato in mente quel fantastico film “Good Morning Vietman “ in cui Robin Williams ha magistralmente interpretato il ruolo dell’aviere disc-jockey Adrian Cronauer chiamato a Saigon per risollevare le sorti della radio locale dell’esercito.
Ecco, Adrian Cronauer con tutti i suoi limiti, pregi e difetti rimane per me l’esempio lampante di come la radio possa assolvere appieno la sua funzione “sociale” nel momento in cui chi la fa è in grado di trasmettere a chi la ascolta non solo della buona musica o delle notizie interessanti ma soprattutto quelle emozioni, capaci di concedere un momento di evasione dai mille problemi che appesantiscono la giornata di ognuno di noi.
Oggi sembrerebbe che per alcuni Boss della comunicazione che amministrano i principali gruppi radiofonici la soluzione di tutti i problemi possa essere quella di riempire il più possibile i palinsesti di sola musica mentre a mio parere  relegare la radio a puro mezzo da dove si irradia solo musica è un’autentica follia!
Chi vuole ascoltare solo musica si affida a canali tipo youtube, spotify, deezer o simili per cui l’unica vera differenza la RADIO la fa nel momento in cui è in grado di proporre programmi strutturati ( magari in alcuni casi se avessero una logica sarebbe anche meglio ) dove i conduttori possano trovare ognuno sulla base delle proprie caratteristiche di conduzione un filo conduttore idoneo a catalizzare l’attenzione degli ascoltatori.
Per quanto riguarda i dati degli ascolti c’è poco da commentare essendo davanti ad una sorta di cimitero zeppo di segni meno, certo che fa notizia il calo di Deejay e di 105 ma RDS e RTL non stanno meglio e forse l’unica che limita le perdite è Radio Italia.
Su Radio Monte Carlo non c’è nulla da dire se non che si conferma saldamente all’ultimo posto tra le emittenti nazionali, scendendo al di sotto del milione e 200 mila ascoltatori e facendo registrare una perdita di 39.000 ascoltatori nel giorno medio e di 7.000 unità nel quarto d’ora medio ( nel secondo semestre 2014 è addirittura scesa a 1.158.000 ascoltatori, segnale che tra i due semestri il secondo è andato decisamente peggio del primo ).
Nel complesso il Gruppo Finelco ( Radio 105, Virgin Radio e RMC ) negli ultimi tre anni ha perso più di mezzo milione di ascoltatori ma a quanto pare i dirigenti sono pienamente soddisfatti dei loro risultati, tanto che sembra sia stata rilasciata la seguente dichiarazione ( fonte primaonline.it ):
” Il Gruppo Finelco esprime la propria soddisfazione per i dati preliminari di ascolto del II Semestre 2014 appena rilasciati da Radio Monitor:
– Il gruppo Finelco si conferma, anche nel secondo semestre 2014, così come era già avvenuto nel primo semestre, il primo gruppo radiofonico di broadcaster nazionali con una share del 13,9%, in ulteriore crescita e ancor più nettamente davanti al secondo gruppo, Rai, fermo all’11,1% e al terzo gruppo , Espresso, in flessione all’11%.
– Radio 105 si conferma la seconda radio italiana per ascolto nel quarto d’ora medio e, da un lato, dimezza la distanza dalla prima radio RTL, distanza che solo un anno fa raggiungeva i 120.000 ascoltatori (627.000 RTL contro 507.000 Radio 105) ed ora è di soli 62.000 ascoltatori (628.000 RTL, 566.000 Radio 105); dall’altro lato stacca nettamente la terza radio Deejay, che un anno fa era a poco più di 100.000 ascoltatori di distanza ed ora si trova 176.000 ascoltatori dietro a Radio 105.”
Verranno tempi migliori per tutti? Da quello che ho sentito negli ultimi tempi on air non direi proprio.

Buona radio a tutti!

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Luisella un addio pieno d’amore!

 

luisSPverdeLa notizia era nell’aria da tempo ed è una di quelle notizie che i fedelissimi di RMC non avrebbero mai voluto ascoltare dai microfoni dell’emittente monegasca per cui figuriamoci lo stupore di doverla apprendere non dalla voce della diretta interessata ma dalla bacheca della sua pagina facebook.
Ho avuto il piacere di incontrare Luisella a casa sua all’inizio del mese di febbraio per una chiacchierata ma soprattutto per capire il perché di quel lungo silenzio che non prometteva nulla di buono e devo dire di aver percepito in quell’incontro la grande professionalità e signorilità di una donna che ha speso gli anni più belli della sua vita per mettersi al servizio di milioni di ascoltatori.
Oggi come in tutti questi anni passati davanti ai microfoni di RMC Luisella è rimasta “ quella di sempre “ fedele a se stessa e al suo stile inconfondibile mai al di sopra delle righe, una persona semplice e solare che ha saputo entrare in punta di piedi nel cuore dei fedelissimi diventando per molti di loro un’amica, una sorella, una mamma capace di distribuire attraverso il suo carattere gioviale e la sua risata contagiosa migliaia di gocce di serenità.
Luisella nel giorno di San Valentino si è decisa a postare sulla sua pagina FB un messaggio pieno d’amore rivolto ai suoi ascoltatori visto che da RMC non arrivava nessun segnale ed era subissata di messaggi che le chiedevano notizie in merito alla sua assenza dai microfoni.
langhe5aNon voglio scrivere in questo pezzo di Radio Monte Carlo ( potrete leggere cosa penso di questa vicenda cliccando qui ) e del trattamento che ha riservato a Luisella per non sporcare quello che deve essere un augurio di buona vita per la “ signora della radiofonia italiana “.
Luisella, alassina DOC, ha iniziato a trasmettere nell’emittente monegasca il 7 aprile del 1970 e da allora non ha mai più smesso diventando l’anima storica di Radio Monte Carlo, dove tra meno di due mesi avrebbe festeggiato i 45 anni ininterrotti di radio che tradotti in numero fanno 526 mesi o se si vuole 16436 giorni!
E pensare che quando arrivò a Monaco era poco più di una ragazzina, che mai e poi mai avrebbe realizzato che da quel provino a cui fu sottoposta sarebbe nato l’amore più lungo della sua vita.
Una marea di programmi radiofonici diventati successi indimenticabili tra cui : Pensando a te, Formula Uno, Chiedetelo a Luisella, e il celeberrimo “ Il Milione “ che mandò letteralmente in tilt il traffico telefonico di quella che in allora si chiamava SIP.
Nel suo messaggio di addio, in cui traspare un profondo senso di gratitudine per i suoi ascoltatori ma anche un velo di tristezza Luisella scrive in conclusione : ”chiudo una porta e apro una finestra che sarà sicuramente inondata di sole e piena di fiori!”, nulla di più vero ma sappi cara Luisella che ogni volta che aprirai quella finestra sarai inondata dall’affetto dei tuoi fedelissimi che mai e poi mai potranno dimenticarti e ti saranno sempre vicini come in queste ore in cui stanno riempiendo di like e di commenti il tuo messaggio per ricordarti che tu sarai sempre nei loro cuori.

Linea Honeymania

messaggioLuisella

Radio Monte Carlo è morta ripudiando Luisella!

La Feltrinelli.it

RIPokNel gergo giornalistico “il coccodrillo“ è una sorta di necrologio, spesso scritto in anticipo, in modo da poterlo pubblicare non appena giunge la notizia della morte dell’interessato.
Quello relativo a Radio Monte Carlo stazionava da molto tempo in una casella del disco rigido del mio computer non fosse altro per il fatto che l’emittente monegasca è ormai in una sorta di coma irreversibile che l’ha confinata da anni all’ultimo posto della classifica degli ascolti tra le emittenti nazionali, battuta pure da Radio Maria e da una emittente regionale come Radio Subasio.
La morte è avvenuta ieri alle 17.31 nel momento in cui Luisella Berrino, voce storica della radio e vera anima di quella che una volta era la Radio di Gran Class, ha postato sulla bacheca del suo profilo facebook un messaggio di addio rivolto ai suoi ascoltatori.
Luisella tra 49 giorni avrebbe festeggiato i 45 anni di conduzione dai microfoni di RMC un vero e proprio record che avrebbe suggellato nel migliore dei modi una carriera interamente vissuta insieme a quello che lei ha sempre definito “ il vero e unico amore della mia vita “.
Il comportamento riservato dalla dirigenza della radio a Luisella è qualcosa di veramente inqualificabile e irrispettoso nei confronti di una professionista che nell’immaginario collettivo è da sempre identificata come la vera anima dell’emittente monegasca, RMC è Luisella.
Quello che è veramente ignobile e non averle concesso di poter salutare i suoi ascoltatori da quel microfono che è stato parte integrante della sua vita e questo fa capire quanto “piccole piccole” siano le persone che attualmente dirigono la radio, che sono poi le stesse che hanno a suo tempo riservato lo stesso trattamento a Paolo & Lester, a Mauro Pellegrino e a Jackie.
Che dire poi di un editore che avendo la fortuna di avere tra i suoi speaker un’autentica icona della radiofonia italiana si preoccupa di dare disposizioni per non farla più andare in onda anziché pensare a come organizzare una mega festa per i suoi 45 anni di microfono!
Non oso pensare dove possano aver indirizzato i loro sguardi gli addetti ai lavori che hanno avuto, è il caso di dire, la sfortuna di incrociare Luisella nei suoi ultimi giorni trascorsi in radio; ma si sa noi italiani siamo tutti uguali, quando si tratta di parlare dei politici siamo tutti pronti a sbeffeggiarli per il loro attaccamento alla poltrona, ma quando ognuno di noi vede a rischio la propria, ovunque essa sia, non muoviamo un dito per correre in soccorso di un collega o per spendere una parola in suo favore.
Il trattamento riservato a Luisella dalla triade che governa RMC è solo la punta di un iceberg che racchiude al suo interno una storia fatta di 10 anni di insuccessi in termini di ascolti e di scelte incomprensibili su programmi e palinsesti, per non parlare della gestione deficitaria della pagina facebook ( che sembra la pagina di una casa d’aste specializzata nelle vedute di Montecarlo ) sulla quale si è arrivati a censurare e bannare decine di ascoltatori per i loro commenti ( in occasione della querelle scatenata ai tempi di Platinette ).
Una pagina e un sito web dove la dirigenza non si è neppure degnata di fare un comunicato di ringraziamento per una voce che è parte integrante della storia di RMC, poi magari lo faranno ma resta il fatto che è stata Luisella a   vedersi costretta a dover dare per prima la notizia.
Luisella come è noto era andata in pensione ma non credo sarebbe stato un ostacolo insormontabile trovare il modo per farla proseguire fino all’appuntamento con la storia del 7 aprile 2015 e poi nominarla “ Ambasciatrice onoraria della radio nel Principato di Monaco “.
Tutto ciò non è stato possibile perché chi di dovere non si è nemmeno posto il problema di come tributare il meritato riconoscimento ad una colonna portante della radio, stiamo parlando di Luisella e non di uno dei tanti speaker che sono passati dai microfoni della radio o di un tecnico del suono che seppur collocati in ruoli dirigenziali rimangono pur sempre quello che originariamente sono stati.
Non sono a conoscenza se il gruppo RCS Mediagroup che detiene il 44,5% delle azioni di Finelco segua da vicino e con interesse quello che sta accadendo all’interno di Radio Monte Carlo dove oltre all’aver messo alla porta Luisella sembra che si parli della possibilità di stravolgere completamente le caratteristiche della radio limitando sempre più la presenza in voce degli speaker per lasciare ampio spazio alla sola musica.
Girano voci sul possibile interessamento di un paio di gruppi stranieri a rilevare la quota di spettanza RCS, ma anche dell’intero pacchetto azionario, fatto questo che comporterebbe l’uscita di scena di Hazan; e se invece qualcuno trovasse giovamento dalla morte di Radio Monte Carlo?
Del resto per chi crede nell’aldilà dopo la morte c’è sempre un’altra vita!

messaggioLuisella

Buon Natale, Luisella!

luisSPverdeMa chérie Luisella hai proprio ragione, a quanto pare, non è vero quel che si dice….”lontano dagli occhi lontano dal cuore” anzi no “lontano dal microfono lontano dal cuore“.
Capita infatti che nonostante la direzione di RMC ti abbia in maniera poco elegante spento il microfono durante la settimana i tuoi ascoltatori ti dimostrino tutto il loro affetto votandoti come vincitrice della Coppa Speaker RMC sulla pagina facebook dell’Official Fan Club di RMC, dove per inciso ogni volta che appare un post a te dedicato i contatori delle visualizzazioni salgono alle stelle!
Oggi che va di moda dare i numeri chissà quale sarà il segreto di un successo che dura inalterato da 44 anni, o se vuoi 524 mesi o meglio ancora 16331 giorni!
Su di te si è scritto di tutto e di più, ma credo che il vero segreto del tuo successo sia quello di essere rimasta “ quella di sempre “, una persona solare che ha saputo essere in tutti questi anni per milioni di ascoltatori una voce amica o meglio ancora un distributore di gocce di serenità.
Lo scorso anno sul palco del teatro Toselli di Trieste quando ti hanno consegnato le Cuffie d’Oro ( un vero e proprio premio alla carriera ) si è capito dalle tue parole, nel momento della premiazione, cosa possa voler dire vivere un amore lungo una vita!
La tua semplicità, il non essere mai al di sopra delle righe e l’amore per il tuo lavoro ti hanno accompagnato in tutti questi anni e concordo con Platinette quando di te dice “ quando ascolto la voce di Luisella mi viene sempre da pensare al sole, anche quando guardando dalla finestra fuori piove”.
Non sono mai stato tenero nel recente passato con l’attuale dirigenza di RMC non fosse altro per il fatto che negli ultimi dieci anni è stata incapace di frenare l’emorragia di ascolti che ha confinato l’emittente monegasca agli ultimi posti tra le radio italiane e lo sono ancor meno oggi che non riesco a trovare nessuna giustificazione al fatto che tu non possa andare in onda quotidianamente con un programma tutto tuo.
Siamo a Natale e dovremmo si dice essere tutti più buoni, ma forse sarebbe meglio essere cattivi a Natale e buoni tutto l’anno, ne guadagnerebbe il mondo intero!
Credo però che a Natale al di là dell’essere buoni o meno buoni, ognuno di noi dovrebbe fare mentalmente un bilancio dell’anno che si avvicina alla conclusione per capire se qualcosa non è andato per il verso giusto o peggio ancora se abbiamo commesso degli errori.
Mi auguro che anche chi sta ai piani alti di Largo Donegani abbia avuto modo di fare un remake delle decisioni prese e si renda conto di quanto tu possa essere ancora importante per RMC e per quanti ti seguono con immutato affetto da sempre!
Buon Natale, Luisella!

RMC verso la filodiffusione, NO grazie!

filo2Acque agitate nei corridoi dell’emittente monegasca dove dalla ripresa della “regular season “ dopo la pausa estiva stanno circolando voci sempre più insistenti sulle difficoltà economiche che sembrerebbe attraversare il Gruppo Finelco, tanto da indurre qualche Cassandra che si aggira nei meandri della radiofonia meneghina a ipotizzare possibili ed imminenti tagli sul personale oltre ad un quasi inevitabile passaggio di proprietà entro il primo semestre 2015 della maggioranza delle quote azionarie ad un novello Tohir ( presumibilmente spagnolo ) con il pallino della comunicazione via radio.
Se questi rumors saranno confermati appare del tutto strano apprendere che ai piani alti di Largo Donegani gli scienziati della comunicazione che operano h24 nell’Ufficio Complicazioni Affari Semplici si accingano a mettere mano ad una vera e propria rivoluzione del palinsesto che dovrebbe far trovare agli ascoltatori sotto l’albero di Natale ( ma qualcuno ipotizza già dai primi di dicembre ) una radio quasi totalmente votata alla messa in onda di sola musica giusto per andare incontro a quanti amano il genere “ filodiffusione “ che per la cronaca vide la luce in Italia il 5 gennaio 1959.
Sul fatto che i responsabili di Radio Monte Carlo abbiano dilapidato negli ultimi dieci anni un patrimonio incredibile di ascoltatori è cosa risaputa e trova conforto nei dati forniti ciclicamente dalle indagini sulla rivelazione degli ascolti dove l’ex radio di Gran Class puntualmente perde consensi, come nel caso dell’ultima indagine relativa al periodo 18 giugno/30 settembre 2014.
Viene quindi da chiedersi se non sia il caso di lavorare per lasciare agli eventuali nuovi proprietari una radio fatta bene e al passo con i tempi piuttosto che un qualcosa che saprebbe di vecchio come la filodiffusione.
Ho scritto a più riprese da semplice ascoltatore che ritengo deleterio il lavoro che sta facendo chi dirige l’Ufficio Complicazioni Affari Semplici di RMC e se fosse vera la notizia di un imminente cambio di programmazione improntata verso una radio di solo musica mi viene spontaneo fare alcune riflessioni al riguardo non certo con la speranza che possano essere condivise ma giusto perché rimangano a futura memoria nella malaugurata ipotesi che il voltar pagina della radio porti ad un fuggi fuggi repentino e traumatico dei già pochi ascoltatori.
La radio rappresenta nella vita di tutti i giorni il più grande mezzo di comunicazione che si possa immaginare, in grado non solo di trasmettere ma anche di ricevere, capace di far sentire qualcosa all’ascoltatore ma anche di farlo parlare mettendolo di fatto in relazione con altri.
In tutti questi anni ha mantenuto il fascino di televisione senza immagini, capace di creare un rapporto duraturo con l’ascoltatore ( fatto molto importante da un punto di vista pubblicitario ) e con il grande pregio di poter essere ascoltata ovunque e in ogni momento della giornata, anche durante lo svolgimento di altre attività.
La radio è un insieme di voci e suoni, non è qualcosa di chimico ma piuttosto alchimia nel senso che ciò che esce dall’altoparlante o dalle cuffie non è una formuletta perfetta dettata dal cervello ma è anche e soprattutto qualcosa che nasce dal cuore.
radioNormanA chi muove le fila a RMC consiglierei di dare una guardatina a una copertina del popolare “ Saturday Evening Post “ del 1922 che riporta il dipinto “ Listen,ma!” del popolare illustratore Norman Rockwell ( a lui è dedicata una mostra a Palazzo Sciarra a Roma fino a febbraio 2015 ) in cui la musica e il piacere di ascoltare ciò che viaggia nell’etere sembrano la cifra dominante dell’illustrazione.
Mi chiedo anche se i direttori di RMC abbiano ben chiaro chi siano i propri ascoltatori visto che tra il milione e 222 mila fedelissimi ormai rimasti, ben 1 milione e 51 mila persone hanno più di 25 anni e notoriamente si sa che il pubblico maturo preferisce la radio parlata al contrario di quello giovanissimo che predilige la sola musica.
Dispiace dover fare un analisi, che può apparire impietosa, di una radio che per rinnovarsi non trova di meglio che tarpare le ali agli speaker che verranno relegati ad un ruolo di robot pre-programmati a cui sarà concesso di annunciare il titolo del brano che andrà in onda e nulla più.
Quando si tocca il fondo del barile di solito le colpe vengono equamente distribuite tra quanti hanno contribuito, ciascuno per la propria parte, a generare il disastro; è fuor di dubbio che le responsabilità maggiori siano ascrivibili a chi ha retto il timone della nave che affonda ma anche l’equipaggio non è esente da colpe non fosse altro per non aver fatto nulla per far cambiare rotta ad una nave che prima o poi avrebbe incontrato sulla propria rotta la secca dove arenarsi.
Non a caso tempo addietro avevo definito l’emittente monegasca come una sorta di appezzamento di terra dove ciascun speaker coltivava il suo orticello, senza curarsi di ciò che avveniva al di fuori del proprio fazzoletto di terra e oggi che l’aria si fa pesante può non essere più così importante andare in onda affacciati sul porticciolo più bello d’Europa o far parte del ristretto numero di speaker “ che sanno solo loro fare la radio “ perché quando in gioco c’è il proprio posto di lavoro forse si capisce che c’era tempo e spazio per fare qualcosa prima …

RMC … a proposito di ascolti

In un momento non facile per la radiofonia italiana che ha dovuto registrare nell’ultimo anno un calo di quasi 2,5 milioni di ascoltatori il mese di settembre dovrebbe avere per gli addetti ai lavori e per gli ascoltatori il sapore del nuovo fatto di novità editoriali capaci di portare aumenti negli ascolti e soprattutto soddisfare le aspettative dei fedelissimi.
Chissà perché RMC ad ogni inizio di stagione ci mette del suo per rendere le cose inevitabilmente complicate, e quest’anno giusto per complicare ancora di più una situazione già di suo piuttosto ingarbugliata ha pensato bene di non annunciare i cambiamenti di palinsesto che sono avvenuti quasi in sordina a partire da lunedì 15 con l’arrivo di Valli e Porticelli a sostituire la banda di No Comment capitanata da Debora Villa ma soprattutto ha lasciato cadere nel mistero più fitto la probabile defezione di Teocoli e la ventilata cancellazione dal palinsesto dell’Alfonso Signorini Show e di conseguenza dell’appuntamento giornaliero con Luisella.
Non so quale strategia editoriale segua l’attuale dirigenza di RMC ma credo che una tale situazione non renda merito per prima cosa agli speaker che sono chiamati a svolgere il loro lavoro in pratica senza rete e tantomeno agli ascoltatori che meriterebbero una maggiore considerazione non fosse altro per l’attaccamento che dimostrano verso un emittente che galleggia da anni all’ultimo posto della classifica degli ascolti tra le emittenti nazionali.
Fatta questa importante premessa e visto che comportamenti del genere creano disinformazione e possono portare a interpretazioni sui generis sui dati di ascolto attribuiti ai vari programmi è utile a mio parere analizzare in maniera analitica i dati degli ascolti relativi al primo semestre del 2013 e del 2014 in modo da capire come vengano distribuiti nell’arco della giornata gli ascoltatori dell’emittente monegasca.
Per capire cosa voglia dire oggi ascoltare RMC credo sia utile vedere prima di tutto come la ascoltano il milione e 222mila fedelissimi e troviamo che 334.000 la ascoltano da casa, 795.000 fuori casa e 96.000 sia in casa che fuori.
Tra chi la ascolta fuori casa è interessante sapere che : 756.000 la ascoltano in automobile, 106.000 sul luogo di lavoro, 5.000 in un negozio, 15.000 in un centro commerciale, 3.000 in uno studio professionale, 9.000 in un locale pubblico, 13.000 in un luogo pubblico all’aperto e 12.000 in altri luoghi.
La ascoltano 676.000 maschi e 546.000 femmine, mentre l’età degli ascoltatori è così ripartita : 14-17 78.000, 18-24 93.000, 25-34 113.000, 35-44 255.000, 45-54 309.000, 55-64 200.000, Over 64 174.000.
Il grado di istruzione dei fedelissimi è così ripartito: Laurea 254.000, Diploma 462.000, Licenza media inferiore 398.000, Licenza elementare/nessun titolo 108.000.
Tra le professioni troviamo : Imprenditore, libero professionista 66.000 – Artigiano, commerciante, agricoltore 134.000 – Dirigente, quadro, funzionario 87.000 – Impiegato, insegnante 280.000 – Operaio, commesso, agricoltore 169.000 – Casalinga 88.000 – Studente 135.000 – Pensionato 165.000 – Non occupato 98.000.
I dati che ho analizzato ( fonte Radio Monitor GfK Eurisko ) si prestano a diverse letture ma l’aspetto da prediligere è quello che tende a raffrontare nei due semestri presi a campione le differenze di ascolti per singola fascia oraria, seguito dal raffronto del quarto d’ora medio per singolo programma e in ultimo quello relativo alla comparazione per fasce di 3 ore.
Vi è poi anche un dato che indica per il semestre 2014 il miglior risultato in termini di ascolti ottenuto da ogni singolo programma, ma questo indice è puramente indicativo perché la densità degli ascoltatori varia a seconda della fascia oraria di riferimento, il che vuol dire per esempio che sicuramente alle 10 del mattino vi sono in generale più ascoltatori ( inteso come dato assoluto ) che alle 14 o alle 21.

ASCOLTI PER FASCE ORARIE di 3 ore
( primo dato =2013 * secondo dato = 2014 )

6/9 434.000 / 372.000 – 62.000
9/12 389.000 / 395.000 + 6.000
12/15 276.000 / 279.000 + 3.000
15/18 379.000 / 386.000 + 7.000
18/21 291.000 / 255.000 – 36.000
21/00 109.000 / 103.000 – 6.000

ASCOLTI PER SINGOLA FASCIA ORARIA
( primo dato=2013 * secondo dato=2014)

5/6 11.000 / 14.000 + 3.000
6/7 63.000 / 42.000 – 21.000
7/8 214.000 / 175.000 – 39.000
8/9 283.000 / 256.000 – 27.000
9/10 191.000 / 205.000 + 14.000
10/11 212.000 / 232.000 + 20.000
11/12 210.000 / 226.000 + 16.000
12/13 118.000 / 138.000 + 20.000
13/14 108.000 / 130.000 + 22.000
14/15 153.000 / 125.000 – 28.000
15/16 137.000 / 143.000 + 6.000
16/17 196.000 / 179.000 – 17.000
17/18 217.000 / 230.000 + 13.000
18/19 155.000 / 138.000 – 17.000
19/20 131.000 / 111.000 – 20.000
20/21 87.000 / 74.000 – 13.000
21/22 45.000 / 35.000 – 10.000
22/23 54.000 / 62.000 + 8.000
23/24 54.000 / 39.000 – 15.000

MEDIA ASCOLTI per ¼ d’ora medio per programma
(primo dato=2013 * secondo dato=2014)

Si Salvi Chi Può 35.000 / 23.000 – 12.000
No Comment 142.000 / 126.000 – 16.000
Signorini Show 150.000 / 158.000 + 8.000
In Tempo reale 116.000 / 132.000 + 16.000
Teo in Tempo reale 150.000 / 167.000 + 17.000
In the music Patty & Desi 89.000 / 85.000 – 4.000
Kay is in the air 113.000 / 107.000 – 6.000
Nick the NightFly 126.000 / 114.000 – 12.000
Anteprima News/ Valli&Porty 65.000 / 55.000 – 10.000

MIGLIOR RISULTATO ottenuto da singolo programma
in singola ora nel 1° semestre 2014

No Comment dalle 8 alle 9 256.000
In Tempo Reale dalle 10 alle 11 232.000
Nick the Nightfly dalle 17 alle 18 230.000
Teo in tempo reale dalle 11 alle 12 226.000
Signorini Show dalle 9 alle 10 205.000
Kay is in the air dalle 16 alle 17 179.000
In the music Patty&Desi dale 13 alle 14 130.000
Valli & Porticelli dale 19 alle 20 111.000
Si salvi chi può dalle 6 alle 7 42.000

Questi dati impongono alcune riflessioni inevitabili, la prima è quella che il programma No Comment ha perso nei confronti del programma di Platinette qualcosa come 66.000 ascoltatori e 16.000 ascoltatori nel ¼ d’ora medio, un dato non trascurabile e significativo per un Morning Show che dovrebbe portare fieno in cascina; quindi a fronte di questo dato negativo, su cui credo abbiano pesato non poco certe scelte redazionali ( specie negli ultimi mesi ) la non riconferma della Villa e di tutta la Crew ci sta, perché perdere quasi 70.000 ascoltatori in una fascia in cui bisognerebbe acquistarne 100.000 non regge editorialmente.
Altro ragionamento va fatto per l’Alfonso Signorini Show, un programma che ha guadagnato 14.000 ascoltatori rispetto all’anno precedente e registra un ulteriore aumento di 8.000 ascoltatori nel quarto d’ora medio diventando con 158.000 ascoltatori di media una sorta di garanzia.
Credo che a fronte di un tale risultato sia oltremodo azzardato non riconfermare Signorini e con lui Luisella la vera anima di RMC che per migliaia di ascoltatori è molto più di una voce amica.
Su Luisella si è scritto di tutto e di più ma io credo che non sia mai abbastanza non fosse altro per il fatto che per lei RMC è stato il vero grande amore della sua vita e credo che una radio che si rispetti dovrebbe consentirle di terminare nel migliore dei modi quel percorso iniziato tanti anni fa e che la porterà il prossimo anno a festeggiare i 45 anni insieme a RMC, privarla oggi della gioia di poter ricevere giornalmente l’affetto dei suoi tanti fan sarebbe un autogol pazzesco ma soprattutto una caduta di stile incredibile verso una professionista che ha rinunciato a fior di proposte per rimanere fedele al suo pubblico e alla sua radio.
Negli ultimi dieci anni la dirigenza di RMC ha dilapidato un patrimonio in termini di ascolti incredibile ma ha potuto contare sempre e comunque sullo zoccolo duro dei suoi fedelissimi, credo però che l’affetto e la stima che tantissimi ascoltatori hanno nei confronti di Luisella potrebbe trasformarsi in uno tsunami di proporzioni incredbili e ho dei seri dubbi che quell’atollo che una volta raffigurava RMC in una pubblicità con la scritta “ Rmc un’isola fra le onde “ possa uscirne indenne!

Cuffie d’Oro 2014 il trionfo di Radio Maria – RMC a mani vuote

Sabato sera il Politeama Rossetti di Trieste ha ospitato il “Gotha” della radiofonia italiana in occasione della 4^ edizione del Premio Cuffie d’oro 2014.
Sul palco a fare gli onori di casa i due ideatori della manifestazione Charlie Gnocchi e Fabio Carini accompagnati dalla triestina e olimpionica di scherma Margherita Granbassi.
Sul palco del politeama si sono avvicendati per le numerose premiazioni quelli che dalle due giurie, tecnica e popolare, sono stati ritenuti i personaggi vincenti della passata stagione radiofonica tecnica tra cui Fiorello e Baldini, Linus, Platinette, Giuseppe Cruciani, Pierluigi Pardo, Fernando Proce, Rossella Brescia, Claudio Sabelli Fioretti.
Ma la vera rivelazione di quest’anno è stata Radio Maria e il suo direttore Padre Livio che si sono aggiudicati il premio assegnato dalla giuria popolare ( che ha espresso 126 mila voti totali ) come My Best Radio “ Radio Maria “ con 19735 voti e My Best Celebrity “Padre Livio” con 16866 voti, mentre l’altro premio popolare è andato a La Zanzara Radio 24 che è risultato essere il My Best Show con 5613 voti.
Padre Livio assente per una breve indisposizione ha raccontato in un intervista il successo di questa radio ( capace di raccogliere oltre 430 mila fan sulla propria pagina social ) e dei propri ascoltatori che a quanto pare hanno raccolto l’invito rivolto loro da Padre Livio, che nei giorni precedenti la votazione on-line aveva lanciato dalla pagina social di Radio Maria il messaggio “ vota e fai votare radio Maria e Padre Livio”.
Un successo che ha dell’incredibile ma che fa capire se ancora ve ne fosse bisogno l’importanza dei social come mezzo di comunicazione.
L’esatto contrario di ciò che sta facendo Radio Monte Carlo che ha trasformato la propria pagina social in una sorta di galleria fotografica in cui far vedere al proprio pubblico le seppur belle immagini di Montecarlo nelle varie sfaccettature della giornata partendo dall’alba al tramonto, il tutto accompagnato da foto di cani&gatti e da massime e aforismi di cui l’universo social trabocca.
Il risultato? Sul palco del politeama Radio Monte Carlo non è stata nemmeno menzionata e questo fatto la dice lunga del perché l’emittente monegasca sia all’ultimo posto degli ascolti.
Per la cronaca nelle tre precedenti edizioni delle Cuffie d’oro Radio Monte Carlo è salita sul palco grazie alle vittorie nel 2011 e 2012 dell’Alfonso Signorini Show e nel 2013 per il premio Voce Energy Lei assegnato alla mitica Luisella Berrino.
Guarda caso due personaggi, Signorini e Luisella, che inspiegabilmente quest’anno sembrano non trovare più spazio nella programmazione giornaliera di questa emittente che anno dopo anno non finisce di stupirci per scelte editoriali a dir poco suicide, non da ultima proprio quella di togliere il piacere ai fedelissimi di RMC di poter gustare ogni giorno la voce amica di Luisella.

RMC è tempo di Make-up! E se tornasse a fare la Radio, quella vera!

Verso la fine di agosto di solito cominciano a circolare in rete i primi “ rumors “ su quelli che saranno i palinsesti della prossima stagione radiofonica e come prevedibile l’emittente monegasca non si sottrae a questo appuntamento che coinvolge anche quella parte di fedelissimi ascoltatori che anno dopo anno pregustano di poter vedere uscire la radio del cuore dalla posizione di stallo in cui si è cacciata per quanto riguarda quei dati d’ascolto che la vedono perennemente all’ultimo posto tra le emittenti radiofoniche nazionali.
A dire il vero lo scorso anno di questi tempi nella Radio di Gran Class i giochi erano già stati fatti non fosse altro per il fatto che il 26 agosto andò in onda la prima puntata del nuovo morning show “ No Comment “ condotto da Debora Villa e dal trio composto da Didoni, Andreoli e Sambucco, al contrario sembra che quest’anno le idee non siano ancora del tutto chiaro mentre alcuni “rumors” parlano di una non riconferma di Teocoli, Signorini e della Villa con tutta la banda degli storditi.
Che regni un po’ di confusione ai piani alti lo si capisce anche dal comunicato che la direzione del gruppo Finelco ha rilasciato all’Agenzia Giornalistica Italiana in merito ad una presunta crisi economica che investirebbe il gruppo.
Nella nota d’agenzia in perfetto “ politichese “ si legge tra le altre cose che “ anche Radio Monte Carlo quindi si rinnova con un nuovo progetto editoriale che niente ha a che fare con la crisi economica. I personaggi coinvolti, tra cui Alfonso Signorini, ne sono al corrente, e collaborano con la direzione artistica per contribuire a questi cambiamenti “.
E’ evidente che RMC se vuole veramente uscire dalla palude in cui si è cacciata non possa fare a meno di tornare alle origini e mandare in onda “la Radio” quella vera, capace di trasmettere a chi la ascolta le giuste emozioni.
Il vero problema, a meno che non sia di natura economica, non è allontanare questo o quel televisivo o bandire il gossip, perché scorrendo le nomination delle Cuffie d’Oro si trovano quasi esclusivamente personaggi che fanno anche la radio ma che hanno raggiunto la popolarità attraverso la Tv; non sarà un televisivo o un gossipparo a cui viene affidato un programma di un’ora a incidere in maniera rilevante sui gradimenti giornalieri.
Al contrario diventa indispensabile ottimizzare la presenza nel palinsesto degli speaker attualmente in dotazione andando a sfruttare al meglio le caratteristiche che ciascuno di loro è in grado di offrire in determinate fasce orarie e giusto per capire mi chiedo se abbia un senso mandare in onda Kay Rush alle 15 o peggio ancora Nick the Nightfly alle 17.
Certo prima di pensare alla prossima stagione sarebbe opportuno fare una riflessione su quella appena conclusa, ma credo che ai piani alti non sia passato inosservato il fatto che in termini di ascolti l’arrivo della Villa non abbia portato i risultati sperati così come l’intera fascia pomeridiana dalle 15 alle 19 abbia fatto pensare ad una sorta di camomilla party!
Ascolto RMC da illo tempore e credo che sia ingeneroso fare un paragone tra quella che fu la radio di Gran Class e quella di oggi non fosse altro perché viviamo in epoche diverse e differenti sono le personalità dei protagonisti di oggi e di ieri dietro i microfoni.
Se però per un giorno mi venisse chiesto di creare un palinsesto ad hoc per la prossima stagione mi verrebbe da scrivere :
– dalle 5 alle 7 ( considerato che RMC raccoglie nel quarto d’ora medio 90 ascoltatori ) possono essere all’ascolto 20/40 persone, per cui essendo del tutto ininfluente chi conduce il programma metterei della buona musica affidata ad una coppia di giovani speaker e soprattutto non bombarderei di notizie al risveglio chi si appresta a vivere una nuova giornata o peggio ancora sta già lavorando;
– dalle 7 alle 9 ( il programma più importante in termini di ascolto dell’intera mattinata ) proverei a fare “la Radio” alla vecchia maniera affidandomi a Valli e Porticelli che credo siano in grado di fare un programma capace di trasmettere le giuste emozioni;
– dalle 9 alle 11 lascerei carta bianca a Luisella, magari con un programma del tipo Montecarlo chiama Italia in cui possano diventare co-protagonisti gli ascoltatori;
– dalle 11 alle 13 proverei la coppia formata da Patty Farchetto e Max Venegoni;
– dalle 13 alle 15 proporrei Erina Martelli con un giovane a farle da spalla;
– dalle 15 alle 17 Di Maggio con i suoi viaggi;
– dalle 17 alle 18 lancerei un programma che interagisca con i social;
– dalle 18 alle 20 affiderei a Monica Sala e Dario Desi un programma di approfondimento sui fatti della giornata e con un taglio giornalistico;
– dalle 20 alle 22 Kay Rush;
– dalle 22 alle 24 Nick the Nightfly;
– dalle 24 alle 02 “ A luci spente “ un altro modo di vivere la notte.
Josè Samarago a proposito dei sogni scrisse “ un uomo ha bisogno di fare la sua provvista di sogni “ per cui il mio l’ho già riposto nel cassetto vicino agli altri.
Mi auguro però che il Make-up a cui si sta sottoponendo in questi giorni Radio Monte Carlo possa trovare il gradimento di quanti la ascoltano da sempre con immutato affetto!