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Raggirata o sbugiardata?

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++ Roma: Raggi in fascia tricolore, onorata servire città ++Tempo addietro scrissi che il M5S mi ricordava ( non per la connotazione politica ma per il modo in cui è nato) per certi versi quel Partito dell’Uomo Qualunque che Guglielmo Giannini fondò nel 1946 come conseguenza naturale della fondazione del settimanale “L’uomo qualunque” che si proponeva agli italiani come il messaggero dell’antipolitica.
Alle elezioni amministrative del 1946 il Fronte dell’Uomo Qualunque ottenne un lusinghiero successo in termini di consensi e sempre nello stesso anno riuscì a far eleggere 30 deputati all’Assemblea costituente.
Poi nel breve giro di due anni il Fronte si disunisce, i suoi deputati confluiscono in altre formazioni e di fatto il movimento sparisce.
Nel’46 si partì da un settimanale mentre di fatto il M5S è partito da un Blog che attraverso la rete ha cominciato a lanciare il credo pentastellato.
Quello che sta accadendo in questi giorni a Roma non vorrei che fosse l’anticamera di uno sfaldamento del M5S.
Che governare Roma non sarebbe stata una passeggiata credo che Grillo e i maggiorenti del movimento lo avessero messo in conto, ma da come stanno andando le cose mi sembra che ci stiano mettendo del loro per vanificare la fiducia che i romani gli hanno accordato.
A ben guardare qualcosina che non quadra c’è e allora mi vengono spontanee alcune riflessioni:
– la Raggi non è una neofita della politica, avendo ricoperto l’incarico di consigliera comunale durante la consiliatura Marino e allora mi chiedo ma se ti candidi a fare il Sindaco vorrai prepararti per tempo una squadra fidata e irreprensibile con cui governare o no?
– in un solo giorno la giunta della Raggi ha perso per revoca il Capo di Gabinetto, e per dimissioni lassessore al bilancio e tre manager a capo delle partecipate Atac e Ama; ora in un’Italia della politica dove non si dimette mai nessuno appare del tutto strano che cinque soggetti si dimettano tutti lo stesso giorno;
– l’assessore Muraro sembrerebbe essere indagata e cosa non secondaria la Raggi pur essendone a conoscenza dal 19 luglio ha omesso di rendere pubblica la notizia;
– l’assessore De Dominicis nominato al posto del dimissionario Minenna sembra essere stato contattato per fornire la sua disponibilità da un avvocato amico della Raggi e non da lei stessa in prima battuta.
Credo che una esponente del M5S chiamata dai romani a governare la Capitale non possa permettersi situazioni di imbarazzo come queste, perché anche il solo pensiero che una di queste possa essere vera accomunerebbe il M5S a quel modo di fare politica che ha portato in tutti questi anni alla sfascio in cui versa Roma.
Che l’assessore Muraro dia le dimissioni penso sia un atto dovuto, non tanto per l’avviso di garanzia* ricevuto ma per il fatto di averlo nascosto, ma quello che più preme è che il Sindaco Raggi chiarisca in maniera definitiva cosa vuole fare da grande, se poi avesse anche l’umiltà di chiedere scusa sarebbe cosa buona e saggia!
Prima di andare in giro per il mondo a coltivare ambizioni future di governare il paese ( Di Maio a giro per il mondo) o calcare le piazze italiane in una sorta di eterna campagna elettorale (DiBattista) credo che i maggiorenti del movimento avrebbero dovuto stringersi intorno alla Raggi per consentirle di partire con il piede giusto alla guida di quella capitale che può essere veramente il trampolino di lancio per un futuro governo del paese.
Se però questa o quella nomina anche nel M5S deve rispondere ad interessi di correnti che si stanno creando tra i singoli componenti del direttorio o di quelli che sono contro al direttorio, beh è prevedibile che la fiducia ricevuta dagli elettori ben presto verrà revocata.
Che non sia facile districarsi in un ginepraio di interessi che ruotano intorno al governo della capitale è pacifico, come è altrettanto chiaro che proprio quelli che hanno mangiato e lucrato su Roma faranno di tutto e di più per rendere la vita difficile alla Raggi e poco importa che Giachetti e il PD se ne escano con frasi trionfali del tipo : “già si sapeva che ci sarebbero stati problemi” perché questi soggetti dovrebbero ricordare che proprio il PD ha mandato da un notaio i suoi consiglieri comunali a formalizzare le loro dimissioni al fine di defenestrare Marino che sarà stato un extra-terrestre o un incapace, ma anche l’unico che ha fatto segnare una diminuzione del debito pubblico ( sul Sole 24 ore nell’ottobre del 2015 il giornalista Gianni Dragoni propose una classifica giornaliera dell’aumento medio del debito attribuito agli ultimi quattro sindaci: Rutelli ha prodotto un aumento giornaliero di 892.937 euro, Veltroni di 416.476 euro, Alemanno di 450.160 euro, mentre Ignazio Marino è l’unico con il segno meno, avendo diminuito il debito ogni giorno di 13 mila euro).
Il M5S si è da sempre proclamato diverso da tutti gli altri partiti, come un movimento libero da condizionamenti e quindi capace di cambiare l’Italia, bene, ora deve dimostrare di riuscire dove gli altri hanno fallito ma per farlo il web, il Blog di Grillo e le consultazioni online servono a poco, a maggior ragione se in streaming ci va solo quello che ci deve andare ( non per esempio la riunione di questa sera).
Questa sera Di Maio aveva preannunciato la sua presenza al nuovo programma tv su RAI 3 “Politics” ma all’ultimo minuto trovando una scusa non si è presentato e così facendo non ha reso un buon servizio non solo agli italiani ma allo stesso movimento, perché così facendo si è messo sullo steso piano di quei politici che non sopportiamo più e che si sottraggono alle domande.
Male non fare, paura non avere!

White Musk / Muschio Bianco

*Nota: durante l’audizione presso la commissione parlamentare di inchiesta sulle Ecomafie in cui sono state sentite il Sindaco Raggi e l’assessore Muraro quest’ultima ha affermato di non essere stata raggiunta da alcun avviso di garanzia.
Resta il fatto che l’assessore Muraro è iscritta nel registro degli indagati dal 21 aprile e ne ha avuto contezza dal 18 luglio, giorno in cui le è stato autorizzato l’accesso agli atti che la riguardano. Rimane quindi il fatto non trascurabile che fino all’udienza in Commissione parlamentare l’assessore Muraro ha sempre negato di essere indagata.

Marco Pannella, il signor Hood si è ritirato sul Gran Sasso

pannella18Marco Pannella l’uomo che ha dedicato tutta la sua vita per cercare di migliorare la nostra se ne è andato e mi piace pensarlo in cima alle vette del suo amato Gran Sasso intento a guardare il tributo di stima che gli hanno riservato le migliaia di persone che si sono messe in fila per andare a salutarlo nella camera ardente allestita a Montecitorio.
Il popolo con questa sua manifestazione di vicinanza ha dato l’ennesima lezione di civiltà a una classe politica e a quei palazzi del potere che spesso hanno beffeggiato e deriso un uomo politico che è stato la storia dei diritti civili in Italia, prima di tutti!
Nessun Presidente della Repubblica ha sentito il dovere di conferirgli la carica di senatore a vita che più di ogni altro avrebbe meritato, ma in queste ore i tanti italiani che con la loro vicinanza e la pioggia di messaggi di cordoglio hanno ringraziato questo abruzzese coriaceo e sognatore si sono fatti carico di sopperire all’ennesima ingenerosità di una classe politica che oggi ne tesse le lodi mentre in vita lo ha bollato come un visionario, rivolgendogli spesso e volentieri sorrisi beffardi e irridenti, talvolta al limite della sopportazione.
Pannella è stato un autentico leader politico, capace di assolvere appieno il vero ruolo che dovrebbe avere un capo popolo che non può che essere quello di trovare percorsi nuovi e originali che possano portare a una trasformazione ed emancipazione della coscienza di una collettività.
A quanti lo hanno bollato come visionario sarebbe utile ricordare che spesso e volentieri i visionari disegnano e aprono strade che i saggi, poi, fanno proprie.
Questo teramano, molto legato alla sua terra, ha cambiato il modo di fare comunicazione tanto che proprio nella sua città natale la facoltà di Scienze della Comunicazione gli ha conferito la laurea ad honorem «Per le sue straordinarie innovazioni introdotte nel linguaggio politico e comunicativo»   e tra le motivazioni contenute nella laudatio del Prof. Stefano Traini troviamo questo passaggio: “Per portare avanti le sue battaglie politiche, Marco Pannella ha ideato azioni di forte impatto comunicativo, contribuendo a cambiare – nella seconda metà del Novecento – il linguaggio e le modalità della comunicazione politica in Italia. Laddove gli spazi per un’informazione adeguata risultavano scarsi o del tutto assenti, Pannella ha inventato spazi diversi – talora marginali e interstiziali – e modalità innovative con intuito sorprendente”.
Tante sono state le battaglie in cui si è buttato anima e corpo : divorzio, aborto legale, diritti civili, obiezione di coscienza antimilitarista, dignità e diritti degli omosessuali e delle donne, contro la pena di morte, contro la partitocrazia, contro la fame nel mondo, contro le condizioni dei detenuti nelle carceri italiane, per riformare la giustizia, per la separazione delle carriere dei magistrati, per la responsabilità civile dei giudici.
Sotto la sua guida il Partito Radicale ha raccolto in poco più di trent’anni qualcosa come 50 milioni di firme per i quesiti referendari, un record che rimarrà di sicuro ineguagliabile in Italia.
Se ne è andato un uomo libero, un politico serio e capace di assorbire le istanze del popolo di cui si è sempre circondato.

Nel 1975 Francesco De Gregori ha pubblicato uno dei suoi album di maggiore successo, quel “Rimmel”, che contiene all’interno “Robin Hood”, la canzone che l’artista ha dedicato a Marco Pannella e il cui titolo non ha bisogno di molte spiegazioni!
Di seguito il testo della canzone:

Il Signor Hood era un galantuomo,
sempre ispirato dal sole.
Con due pistole caricate a salve
ed un canestro pieno di parole.
Con due pistole caricate a salve,
ed un canestro pieno di parole.
E che fosse un bandito,
negare non si può, però non era il solo.
E che fosse un bandito,
negare non si può.
E sulla strada di Pescara,
venne assalito dai parenti ingordi,
e scaricò le sue pistole in aria
e regalò le sue parole ai sordi.
E scaricò le sue pistole in aria
e regalò le sua parole ai sordi.
E qualcuno ha pensato, che fosse morto li,
però non era vero.
E qualcuno ha giurato che fosse morto li.
E adesso anche quando piove,
lo vedi sempre con le spalle al sole.
Con un canestro di parole nuove
calpestare nuove aiuole.
Con un canestro di parole nuove,
calpestare nuove aiuole.
E tutti lo chiamavano Signor Hood,
ma il suo vero nome era “Spina di pesce”.
E tutti lo chiamavano Signor Hood.