San Ponso Canavese – 36° Sagra delle rane

Sagra-rane-san-ponso-volantino-piccoloDal 22 aprile al 1 maggio a San Ponso, piccolo centro dell’Alto Canavese, si terrà la 36° edizione della sagra delle Rane – tradizionale appuntamento nato con l’intento di promuovere la specialità tipica della zona: la rana fritta in pastella.
La Sagra delle rane è nata da una brillante idea della Pro Loco locale che ha messo a frutto il soprannome “i Ranër” (in piemontese, “quelli delle rane”) con cui vengono chiamati nel Canavese gli abitanti di San Ponso.
Questo soprannome deriva agli abitanti locali dal fatto che in epoca pre-romana parte del territorio canavesano (San Ponso incluso) era formato da una miriade di specchi d’acqua che lo rendevano un ambiente paludoso e umido; nonostante l’opera di bonifica operata dai romani molte zone rimasero acquitrinose e in queste continuarono a proliferare rane e rospi che ben presto diventarono una fonte importante di sostentamento per le popolazioni locali.
Le rane saranno le protagoniste dell’offerta culinaria, ma dalla cucina allestita dalla locale Pro Loco usciranno tante altre specialità del territorio non a base di rane.
Le rane fritte da asporto verranno servite tutte le sere fino alle ore 19, mentre per pranzi e cene sotto il tendone è preferibile prenotare.
Durante la sagra saranno organizzati anche tre raduni: dei 4×4 con un percorso di circa 70 km. in fuoristrada (domenica 24 aprile), delle Fiat 500 e auto storiche (lunedì 25 aprile), dei trattori d’epoca e moto storiche (domenica 1 maggio) e non mancheranno le serate danzanti.
San Ponso dista circa 40 km da Torino e 36 da Ivrea.

Per maggiori informazioni :
http://www.sagradelleranesanponsocanavese.it/
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Ingredienti
300 gr di riso Acquerello, 2 dozzine di rane, un mazzetto di prezzemolo, un mazzetto di costine, 3 carote, 3 scalogni, 1 spicchio d’aglio, 2 gambe di sedano, 1 porro, 30 gr di burro, olio extra vergine, parmigiano reggiano grattugiato, brodo vegetale, vino bianco, sale, pepe.

Preparazione
Pulire e spellare le rane, usando solo le cosce private dell’ossicino, e lavarle accuratamente.
Tritare le foglie delle costine insieme alle foglie di prezzemolo e allo spicchio d’aglio, privato dell’anima.
Tritate a pezzetti con il coltello le 2 carote, 2 dei 3 scalogni e la gamba di sedano.
In una casseruola mettete questo trito a cui aggiungerete tre/quarti del trito precedente (costine,prezzemolo e aglio), aggiungete una manciatina di sale grosso e una grattata di pepe.
Fate rosolare per un paio di minuti e quindi unite le cosce delle rane, coprite e fate cuocere a fuoco moderato girando di tanto in tanto.
A parte preparate in una pentola un brodo vegetale fatto aggiungendo all’acqua portata ad ebollizione : 1 carota, 1 gamba di sedano e 1 porro, tagliati grossolanamente.
In un’altra casseruola mettete lo scalogno rimasto (tritato finemente), un cucchiaio d’olio e fatelo rosolare, quindi unite il riso e dopo averlo fatto colorire bagnatelo con un bicchiere di vino bianco e fate evaporare.
Portate il riso a cottura, aggiungendo un mestolo alla volta del brodo vegetale preparato in precedenza.
Quando il riso è a tiro, regolatelo di sale e pepe, unite il trito rimasto di prezzemolo, costine e aglio.
Mantecate, unite le rane con il loro sughetto e il burro fuso e versate il risotto sul piatto da portata avendo cura di spolverare il bordo con il parmigiano grattugiato.

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