Centocinquanta anni fa nasceva in Svizzera il turismo invernale grazie alla combinazione di tre elementi fondamentali: lungimiranza, azzardo e capitale naturale, un turismo che ha saputo svilupparsi e consolidarsi nel corso degli anni puntando sull’innovazione e su un’offerta sempre più “tailor made”, dal trekking coi lama al freeride estremo, dal 5 stelle al rifugio isolato: ogni ospite può scegliere come trascorrere il suo inverno in Svizzera.
Si narra che il giovane albergatore Johannes Badrutt, proprietario della pensione Faller (poi Kulm Hotel), fece una scommessa con i suoi ospiti inglesi: avrebbe pagato soggiorno e spese di viaggio se, ritornati in inverno, non avessero trovato un clima mite e soleggiato. Gli inglesi persero la scommessa. Arrivati a dicembre attraverso il Passo dello Julier, ripartirono a Pasqua abbronzati e soddisfatti. Era il 1864 e da allora St. Moritz e tutta l’Engadina sono protagonisti dello sviluppo del turismo invernale grazie ai turisti inglesi e all’intraprendenza di alcuni albergatori e abitanti del luogo, mentre Johann Josef Imseng, parroco della Valle di Saas già alcuni anni prima si era avventurato su rudimentali attrezzi, molto simili a due pezzi di legno, in una discesa da Saas-Fee a Saa-Grud.
Lo sviluppo turistico va di pari passo con la diffusione degli sport invernali e delle prime competizioni, mentre i turisti inglesi, già appassionati alpinisti, portano in Svizzera mille idee inedite su come divertirsi su neve e su ghiaccio, e così tra il 1870 a il 1890 fanno la loro comparsa il pattinaggio, lo slittino, il curling e l’hockey.
Fino agli anni ‘20 lo sport invernale era una pratica d’élite, fu solo lo sci a trasformarlo in un fenomeno di massa e le Olimpiadi invernali del 1928 disputate a St.Moritz diedero il loro contributo decisivo.
Nel secondo dopo guerra St. Moritz, Davos, Zermatt e Gstaad erano ormai conosciute in tutto il mondo e la Svizzera si era guadagnata il titolo di destinazione invernale per antonomasia; le montagne svizzere vengono adattate agli sport invernali e sorgono impianti di risalita e trenini a cremagliera in tutto l’arco alpino, ed oggi si contano 1800 tra funivie, funicolari e skilift.
St. Moritz è pronta a celebrare i 150 anni con un calendario ricco di eventi e di iniziative, il programma delle celebrazioni, messo a punto da un apposito comitato organizzativo prevede una miriade di manifestazioni tra cui vanno segnalate :
Il 4 dicembre l’apertura di una mostra di manifesti, allestita presso The St. Moritz Design Gallery situata all’interno del parcheggio Serletta, che ripercorrerà la lunga tradizione del turismo in Engadina, attraverso l’esposizione di 32 manifesti storici ( la mostra si protrarrà fino al 30 aprile).
Il 5 e il 6 dicembre si aprono i festeggiamenti con la St. Moritz City Race nel centro pedonale trasformato in pista da sci.
Il 6 e il 7 dicembre sul Corvatsch c’è lo Sci e Snowboard Test per provare gli ultimi modelli.
Dall’11 dicembre e a seguire fino al 12 marzo del prossimo anno, vecchie famiglie di imprenditori, presenti in Engadina da almeno tre generazioni, racconteranno, ogni giovedì sera, lo sviluppo di St. Moritz e dell’Alta Engadina in occasione delle cosiddette “conversazioni attorno al camino”.
Pasticcieri (11 dicembre 2014), sportivi (8 gennaio 2015), albergatori (12 febbraio 2015) e artigiani (12 marzo 2015) daranno un’idea del passato ma anche del futuro delle loro attività.
Il 10 e 11 gennaio l’Associazione albergatori di St. Moritz, in occasione del suo centenario, organizzerà una festa ed una visita guidata alle cucine di diversi alberghi di St. Moritz.
Il 17 e 18 gennaio si terrà la Giornata Nostalgica di Sci a Sils, una competizione aperta a tutti, da disputare in abiti e attrezzatura vintage, con festa a seguire sulla pista di pattinaggio di Sils.
Dal 26 al 30 gennaio si terrà Il Gourmet Festival 2015 che avrà all’interno del suo programma il tema “150 anni di turismo invernale” al motto di “British Edition”.
Inoltre FAORO St. Moritz ha disegnato un pullover per l’anniversario; il pullover unisce in sé le qualità di St. Moritz: materiali di prima qualità, esclusività e tradizione.
Nel pullover,di ottima lana Merino Baby, è intrecciato un motivo classico dell’Engadina, la melagrana che come simbolo della passione riflette lo spirito pionieristico, da 150 anni ormai motore di St. Moritz.