A cinque anni dalla morte di Alda Merini ( 1931 – 2009 ) il Corriere della Sera ha presentato in questi giorni l’uscita di una collana dedicata alla poetessa italiana più amata, da Vuoto d’amore a Superba è la notte attraverso 16 uscite per celebrare il mito della poetessa, della scrittrice, della donna forte, vera, capace di lasciare un segno nella nostra letteratura e nella nostra memoria.
Il manicomio, la sua Milano, le battaglie combattute, le guerre vinte ma anche l’amore da dare e ricevere e la tormentata ricerca di libertà hanno caratterizzato il percorso di vita di questa donna che in questo libro fotografa il vuoto d’amore come quello spazio infinito che viene dopo l’abbandono da parte della famiglia ( dovuto soprattutto alla sua malattia mentale ), l’abbandono da parte degli amici e dei suoi amanti, momenti che feriscono in maniera indelebile il suo animo delicato.
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Il venditore di cappelli
Elda Lanza la novantenne scrittrice milanese arriva in libreria con il suo nuovo romanzo “ Il venditore di cappelli “ che vede ancora come protagonista il fascinoso Max Gilardi dapprima commissario a Milano e adesso avvocato nella sua città d’origine Napoli, che l’autrice non si limita a raccontare ma permette al lettore di viverla e assaporarla con i suoi colori, odori e abitanti.
Nel 2012 era uscito “ Niente lacrime per la signorina Olga “ una storia di condominio condotta con una certa facilità dal commissario Gilardi partito dalla sua Napoli per approdare a Milano.
A Napoli, Max vi ritorna per fare nuovamente l’avvocato nel secondo libro del trittico, “ Il matto affogato “ in cui il più noto e corteggiato avvocato di Napoli dimostra quanto questa città sia davvero nella sua testa e nel suo cuore.
Entrambi i libri sono stati molto apprezzati dai lettori, forse per la semplicità della scrittura tipica dei libri da “divorare” e “ Il venditore di cappelli “ conferma ulteriormente la bontà e fluidità della scrittura di quella che fu la prima presentatrice della RAI nel lontano 1952.
Elda Lanza dopo la parentesi televisiva si è occupata di giornalismo e comunicazione d’impresa, pubblicando libri, romanzi, saggi sulla buona educazione tra cui spicca il best seller “Signori si diventa” per Mondadori.
Sicuramente abbiamo a che fare con una scrittrice dotata di un notevole bagaglio culturale e di una acuta capacità di osservatrice del mondo che le gira intorno, ma forse il vero “segreto” del suo successo è dovuto al fatto che prima di debuttare in video lavorò per molti anni come giornalista a Grazia, dove il suo direttore era Renato Olivieri, l’autore del celeberrimo Commissario Ambrosio.
Elda Lanza (Milano, 5 ottobre 1924) è una giornalista, autrice e presentatrice televisiva, oltre che esperta di comunicazione e di galateo, nonché docente di storia del costume.
Attiva nel movimento femminista e forte di una precoce e intensa attività di scrittrice e giornalista, dopo gli studi all’Università Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (dove fu allieva, tra gli altri, di Jean Paul Sartre), nel 1952 viene contattata dai dirigenti dalla neonata televisione italiana di cui, dopo svariati provini, diventa la prima presentatrice.
È sposata con il pubblicitario Vitaliano Damioli e ha un figlio di nome Massimo Pietro Damioli detto Max.
Biancaneve deve morire
Dieci anni trascorsi in una cella a scontare una pena per omicidio, dieci lunghi anni, e poi finalmente arriva il tanto atteso giorno in cui il cancello del penitenziario di Rockenberg si chiude alle spalle di Tobias Sartorius.
Il mondo, si sa, non aspetta a braccia aperte chi esce di prigione e quindi per Tobias la meta è perciò obbligata: Altenhain, il piccolo borgo tra i monti del Taunus, dove da tre generazioni i suoi esercitano l’onorato mestiere di osti al Gallo d’Oro, la trattoria del paese.
Il ritorno al villaggio natale si rivela, però, subito per il figlio dei Sartorius un inferno peggiore di quello patito tra le mura del penitenziario; la madre è andata via di casa, l’appartamento paterno è in rovina, la trattoria ormai chiusa.
Di suo padre, poi, un uomo un tempo vitale e sicuro di sé, rimane solo un’ombra, e infine ogni oggetto della casa rimanda a quella sera d’estate di dieci anni prima in cui Laura Wagner e Stefanie Schneeberger scomparvero.
Tutti gli indizi avevano allora indicato lui, il ragazzo dell’oste Sartorius, come il colpevole, ma Tobias non ricorda nulla di quella sera, solo che aveva bevuto con gli amici e che amava perdutamente Stefanie, la ragazza con i lunghi capelli neri e la bocca rossa come Biancaneve, per la quale aveva lasciato Laura.
La rabbia e la delusione del ritorno probabilmente svanirebbero, se le cose non precipitassero con sorprendente rapidità.
Nele Neuhaus è nata in Germania nel 1967 e, prima di diventare scrittrice, ha studiato Giurisprudenza, Storia e Letteratura, e ha lavorato in un’agenzia di pubblicità.
I suoi thriller con la coppia di investigatori formata da Oliver von Bodenstein e Pia Kirchhoff si sono imposti a livello internazionale come una delle più fortunate e apprezzate serie crime degli ultimi anni.
Tra le sue opere pubblicate in Italia da Giano figurano Biancaneve deve morire (2011), Ferite profonde (2012), La donna malvista (2012), Chi semina vento (2013).
Gli ingredienti segreti dell’amore
Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, Aurélie gestisce da qualche anno il ristorante di famiglia, Le Temps des cerises. È in quel piccolo locale con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da boulevard Saint-Germain, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della futura moglie grazie al suo famoso Menu d’amour. Ed è sempre lì, circondata dal profumo di cioccolato e cannella, che Aurélie è cresciuta e ha trovato conforto nei momenti difficili. Ora però, dopo una brutta scottatura d’amore, neanche il suo inguaribile ottimismo e l’accogliente tepore della cucina dell’infanzia riescono più a consolarla. Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo e scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, decide di contattare l’autore per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile. Ogni tentativo di conoscere lo scrittore – un misterioso ed elusivo inglese – viene bloccato da André, l’editor della casa editrice francese che ha pubblicato il romanzo. Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l’incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient’affatto casuale. Con mano fresca, leggera e piena di passione, Nicolas Barreau mescola amore, un pizzico di mistero, lo charme di Parigi e la sensualità della cucina per regalarci una storia tenera e gustosa, che nutre e scalda il cuore.
Nicolas Barreau
è nato a Parigi nel 1980 da madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze alla Sorbonne, ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive Gauche e infine ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Ha una passione per i ristoranti e la cucina, crede nel destino, è molto timido e riservato e non ama mostrarsi in pubblico, proprio come il misterioso scrittore descritto in Gli ingredienti segreti dell’amore.
Nella realtà Nicolas Barreau è uno pseudonimo sotto cui si cela un immaginario scrittore francese creato in base ad analisi di mercato che attestano come gli autori francesi siano apprezzati dai lettori tedeschi.
Feltrinelli Editore
La Verità sul caso Harry Quebert
Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d’America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell’oceano. Convinto dell’innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent’anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo. La verità sul caso Harry Quebert ha tutti gli ingredienti del ” giallo giusto ” capace di calamitare il lettore dalla prima all’ultima pagina, un libro geniale, divertente e appassionante, forse un po’ troppo lungo e ripetitivo nella parte finale, ma nel complesso il giudizio è del tutto positivo.
Joël Dicker è nato a Ginevra nel 1985. La verità sul caso Harry Quebert è il suo secondo romanzo. Il primo, Les derniers jours de nos pères, ha ricevuto il Prix des écrivains genevois nel 2010. La verità sul caso Harry Quebert ha ottenuto il Grand Prix du roman de l’Académie Française 2012 e il Prix Goncourt des lycéens 2012, ed è in corso di traduzione in oltre 25 paesi.
Edizioni BOMPIANI