“La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria“, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, e coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.”
Questo il testo integrale della legge del 20 luglio 2000 con cui viene istituito in Italia il Giorno della Memoria.
Erano più o meno le tre del pomeriggio del 27 gennaio 1945 quando tutto il mondo, attraverso gli occhi del maresciallo sovietico Koniev a capo della Prima Armata del Fronte Ucraino, ha la possibilità di vedere quale inferno si trovi dietro le porte di Auschwitz e a quella scritta “Arbeit macht frei” – “Il lavoro rende liberi” passata infaustamente alla storia.
Sono passati 71 anni da quel giorno e oggi come allora sono le immagini a testimoniare che mai e poi mai il mondo potrà dimenticare!
sai cosa m’intristisce, avere la consapevolezza che quanto accaduto non è servito a cambiare lo status attuale.
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Ciao Cristina e grazie per il tuo commento con cui concordo pienamente!
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