Come ogni anno è arrivato il 25 novembre il giorno in cui si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, e dall’alba giornali e tv se ne interessano, pubblicando un titolo il più possibile accattivante o mandando in onda una sorta di spottone pubblicitario.
Tra poche ore quando allo scoccare della mezzanotte la Cenerentola di turno sarà rientrata in quelle mura domestiche dove nel 90% dei casi avvengono le violenze, come d’incanto tutto il clamore finirà e da domani per altri 364 giorni si parlerà della violenza sulle donne solo quando a una di loro toccherà di essere uccisa!
Perché?

Red women’s shoes are on display outside Mexico’s consulate in El Paso in the U.S. July 27, 2012. Dozens of red shoes were put on display by visual artist Elina Chauvet in honor of the hundreds of women and girls who were killed in Ciudad Juarez. Long associated with crime and corrupt police, Ciudad Juarez has seen the murders of hundreds of women and girls since 1993. Despite international pressure to solve the murders, including support from writers, singers and Amnesty International, most cases remain mysteries. REUTERS/Jose Luis Gonzalez (UNITED STATES – Tags: CRIME LAW CIVIL UNREST SOCIETY)