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Thomas Joseph STEPHENSON

Thomas Joseph Stephenson vive a Carrickfergus (in gaelico Carraig Fhearghais, ‘ Rocca di Fergus ‘ ) una piccola cittadina dell’Irlanda del Nord nella Contea di Antrim, sulla riva del Belfast Lough.
Solitamente Thomas lo si può trovare nel suo studio-galleria “ The Court Yard Gallery “, dove dipinge le sue tele in cui ritrae scorci d’Irlanda attraverso la presenza delle immancabili pecore, che sono una vera e propria costante di ogni paesaggio irlandese.

Thomas Joseph Stephenson lives in Carrickfergus (in gaelic Carraig Fhearghais, ‘Rock of Fergus’) a small town in Northern Ireland in County Antrim, on the bank of Belfast Lough.
Thomas can usually be found in his studio-gallery “The Court Yard Gallery”, where he paints his canvases in which he portrays glimpses of Ireland through the presence of the inevitable sheep, which are a real constant in every Irish landscape

For more information Thomas website

Irlanda … dove la musica è come un fiume in piena

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Irishmusic1La Irish music è come un fiume che scorre attraverso l’Irlanda e conduce i visitatori nel cuore della vera esperienza irlandese.
La “session” del sabato sera è in pieno svolgimento in uno dei tanti piccoli pub dalla luce soffusa disseminati sull’isola di smeraldo e magari situato lungo un’isolata stradina di campagna.
Guidata da un suonatore di uilleann (la tipica cornamusa irlandese) dai capelli grigi e da una giovane suonatrice di fiddle (il tipico violino) la session prevede cinque musicisti che siedono intorno a due dei 10 tavoli della sala del pub, insieme alla cornamusa e al violino suonano una chitarra, un flauto e un bodhrán (un tamburo tipico irlandese – si pronuncia ‘ bough-rawn ’).
Un banjo, una scatola di pece per il violino, due pinte di scura e due bicchieri di succo d’arancia sono poggiati sul tavolo, la giga che stanno suonando tutti insieme è vivace e ipnotica: i suoni sono chiari e armoniosi. E’ musica di qualità, davvero tradizionale, che riempie il pub di magia.
I suonatori sembrano non accorgersi del pubblico che li ascolta, circa 40 persone del posto, alcuni clienti, i più vicini ai musicisti ascoltano con attenzione ed ogni tanto lanciano il loro ‘ ye-oo ’ di incoraggiamento.
Gli altri invece sono seduti più distanti, e parlano e scherzano tra di loro, all’improvviso la giga termina e, tra i mormorii di approvazione, il suonatore di cornamusa impone il silenzio: un uomo sta per cantare séan nos (che in gaelico significa “alla vecchia maniera ”) e ciò significa che non è previsto accompagnamento musicale.
fleadh2Gli avventori del pub fanno rispettosamente silenzio (anche i giocatori di biliardo nella sala accanto, che interrompono il gioco) e il cantante si produce in uno splendido e intricato lamento gaelico, di quelli che ti riportano indietro nei secoli e che rendono il canto irlandese così profondo e senza tempo.
Quando il cantante finisce, la folla grida ‘ good man ’ e ‘ grand job, Jamesy! ’ Dopo pochi secondi inizia una nuova melodia e i clienti tornano al craic – il termine irlandese per “divertimento”– che avevano interrotto poco prima.
AerlingusQuesta è la Contea di Antrim, ma potrebbe essere un qualsiasi altro luogo d’Irlanda, e potrebbe essere anche un qualsiasi altro luogo del pianeta.
Gli irlandesi sostengono che le session in Irlanda non hanno uguali, ma la penetrazione e la popolarità a livello mondiale della musica tradizionale irlandese sono tali che è possibile imbattersi in un’eccellente performance da Skibbereen a Southampton a Singapore a Sidney a Sacramento.
Una buona session tradizionale ti fa tornare a casa contento, ti fa camminare sollevato da terra e ti riempie la mente di musica per un’intera settimana, non c’è niente che le assomigli, le melodie si tramandano di generazione in generazione e derivano da una tradizione ancora viva di musica da ballo che risale a 300 anni fa.
Trecento? E chi lo sa? E’ forte il dibattito sulle radici della musica tradizionale irlandese: alcuni dicono che risalgano a più di mille anni fa.
irishmusic5Sebbene ora ne sia parte integrante, la session è pur sempre un’aggiunta piuttosto recente a l’antica storia della musica irlandese; nel passato i bardi e i musicisti suonavano esclusivamente degli assolo e proteggevano gelosamente le loro melodie per evitare che i rivali le rubassero e le utilizzassero per guadagnare denaro – e questo spiega in larga parte il predominio della melodia nella musica irlandese.
Per chi volesse documentarsi in proposito consiglio il libricino “ Field Guide to the Irish Music Session ” scritto da Barry Foy.
Un altro modo di sperimentare la tradizione in Irlanda è partecipare a quello che chiamano un fleadh (pronunciato ‘ flah ’), e l’All-Ireland Fleadh in particolare è uno dei luoghi ideali per comprendere il fenomeno irlandese della tradizione.
Un fleadh è un festival di cultura tradizionale irlandese – musica, canzoni e balli – con l’aggiunta di un tocco di competizione, ce ne sono dozzine in tutto il paese, da aprile ad agosto, e culminano nell’All-Ireland, il più grande e importante a livello nazionale.
fleadh4Durante il festival si svolgono le finali delle gare di musica organizzate durante l’anno nelle contee, e il sogno ricorrente di ogni artista di musica tradizionale è quello di sollevare il premio dell’All-Ireland per il suo strumento.
Molti nomi famosi della musica irlandese si sono “ laureati ” all’All-Ireland, compresi Frankie Gavin, il virtuoso del violino del super-gruppo De Dannan e Michael Flatley famoso per la Riverdance, ma anche eccezionale flautista.
L’energia sprigionata dall’All-Ireland Fleadh Cheoil è incredibile, i concorrenti possono arrivare a 12.000; ma i 250.000 spettatori provenienti da tutta l’isola e da ogni angolo del mondo lo trasformano nella session più potente che si possa immaginare.

La musica si leva spontanea ovunque, dall’alba al tramonto, fino alle ore più tarde, e ogni angolo, fazzoletto di terra libero, pub e albergo ne è conquistato, ed è tradizione che la città ospite rivolga céad míle fáilte  ( centomila benvenuto ) a chiunque si unisca a questa gioiosa dimostrazione d’amore per la musica.
La città di SligoSligeach ” ( Sligo in gaelico) che vuol dire “luogo delle conchiglie“ ha ospitato le edizioni 2014 e 2015 dellAll-Ireland Fleadh, mentre nel 2016 è stata la città di Ennis ad ospitare l’importante evento, a cui è stata riconfermata l’assegnazione anche per il 2017.

Irlanda del Nord – Carrick-a-Rede una via per la memoria

welcomeSe siete in Irlanda e vi siete inoltrati nella parte a nord dell’isola non potete perdervi una escursione al ponte di corda di Carrick-a-Rede (Rope Bridge in inglese), una delle principali attrazione turistiche dell’Irlanda del Nord che richiama oltre 250.000 visitatori all’anno.
Questo ponte sospeso in corda, collega l’isolotto di Carrick Island alla terra ferma e si trova lungo la famosa Causeway Coast (un’area nota per l’eccezionale bellezza naturalistica) vicino al villaggio di Ballintoy, nella contea di Antrim, è lungo 20 metri, e fissato ad una scogliera molto suggestiva ad un’altezza di circa 30 metri.
Una volta giunti sull’isolotto da lì si possono ammirare l’isola di Rathlin e le coste della Scozia.
Il ponte era stato costruito originariamente ( si narra che il primo ponte abbia visto la luce circa 350 anni fa ) per permettere ai pescatori di accedere all’isola, dove per centinaia di anni hanno rischiato la vita per catturare i salmoni nord-atlantici durante la migrazione.
Nel corso dell’ultima ristrutturazione avvenuta nel 2008 si è riportato in vita anche un affascinante pezzo di storia marinara irlandese, il cottage dei pescatori (che veniva usato dai pescatori quando lavoravano nell’industria ittica) con un ampia raccolta di memorie e racconti delle persone legate alla pesca al salmone nella zona.
Aki Colgan, l’ultimo pescatore a Carrick-a-Rede, ha messo a disposizione molti ricordi.
Aki ha lavorato sull’isola per più di 25 anni, andandosene solo nel 2002 quando l’industria ittica ha chiuso (dopo aver mantenuto generazioni di pescatori) poiché di salmoni non ne erano rimasti molti nelle acque circostanti che attraversavano per risalire i corsi dei fiumi Bann e Bush.
Prenotando in anticipo, si può anche visitare il cottage dei pescatori restaurato e ascoltare resoconti di prima mano dell’attività della pesca al salmone nella zona, la cui storia risale al 17° secolo.

Per prenotazioni per visitare il cottage dei pescatori, contattare +44 (0) 28 2076 9839

Per maggiori informazioni :
http://www.nationaltrust.org.uk/carrick-a-rede

Prezzi per accedere al ponte:
Adult: £5.90
Child: £3.00
Family: £14.80
Group adult: £4.20