La ricetta dell’assassino

coverRicettaAssassinoOslo. Dicembre 1999. Una notte molto fredda. Una prostituta, in cerca di un posto tranquillo per iniettarsi una dose di eroina, si inoltra nel parco che circonda la centrale di polizia al Gronlaslereit 44 e rinviene un cadavere da cui spunta un grosso coltello. Vestiti costosi, forse vittima di un’aggressione, una rapina. Si chiamava Brede Ziegler, proprietario del più esclusivo ristorante di Oslo, l’Entrè.
Delle indagini vengono incaricati Billy T. e la squadra Omicidi che subito si accorgono che le cose non sono così facili. Brede Ziegler infatti aveva uno stano hobby: inimicarsi assolutamente tutto e tutti, nell’ambiente della ristorazione norvegese. E qualunque cosa toccasse diventava un successo.
Il numero dei probabili assassini è pressoché infinito. L’indagine inizia con il consueto interrogatorio dei probabili testimoni, molti reticenti, di cui nel testo compaiono alcune trascrizioni, finché le cose si complicano ulteriormente: Brede Ziegler era stato ucciso due volte.
Dall’autopsia il medico legale rivela infatti che la vittima era imbottita di paracetamolo in dosi letali, per cui il numero degli assassini si moltiplica.

“La ricetta dell’assassino” è il secondo libro della Holt (dopo “Nella tana dei lupi”) della serie di Hanne Wilhelmsen, scritto a quattro mani con Berit Reiss-Andersen.
Come Anne, anche Berit è avvocato, membro del comitato che assegna il Premio Nobel, nonché esponente del Partito laburista norvegese, per il quale ha ricoperto il ruolo di Segretario di Stato del Ministro della Giustizia dal 1996 al 1997, proprio quando Ministro era Anne Holt.
In questo poliziesco nordico che si sviluppa attraverso due filoni, da un lato l’inchiesta poliziesca vera e propria e dall’altro un interessante affresco sociale che gli conferisce un tocco di originalità, torna in scena Hanne Wilhelmsen che dovrà vedersela con un caso pieno di intrighi e venire a capo di suo dilemma esistenziale: fuggire dalla vita che ha sempre fatto o accettare fino in fondo il suo essere una poliziotta.
Solitamente la Holt scrive in modo lineare e scorrevole, fatto questo che rende la lettura piuttosto veloce nonostante spesso e volentieri dei personaggi venga messa a fuoco non solo la vita professionale ma anche e soprattutto la quotidianità della vita familiare.

La ricetta dell’assassino

Segnalo della stessa autrice
Quello che ti meriti (Det som er mitt, 2001), Torino, Einaudi, 2008
Non deve accadere (Det som aldri skjer, 2004), Torino, Einaudi, 2009
La porta chiusa (Presidentens valg, 2006), Torino, Einaudi, 2009
La dea cieca (Blind gudinne, 1993), Torino, Einaudi, 2010
L’unico figlio (Demonens død, 1995), Torino, Einaudi, 2011
Nella tana dei lupi (Løvens gap, 1997) (con Berit Reiss-Andersen), Torino, Einaudi, 2012
Il ricatto (Død joker, 2000), Torino, Einaudi, 2012
Quale verità (Sannheten bortenfor, 2003) (Einaudi, 2014)

Anne.HoltAnne Holt
Anne Holt è nata nel 1958 a Larvik ed è cresciuta a Lillestrøm e Tromsø, attualmente vive a Oslo con la compagna e la figlia.
Si è laureata in Legge all’Università di Oslo, finanziandosi gli studi col mestiere di giornalista televisivo, attività che ha continuato anche dopo la laurea. Dopo aver collaborato per un periodo con la Polizia di stato norvegese, ha iniziato la professione di avvocato.
Dal 1996 al 1997 è stata Ministro della Giustizia, mentre il suo esordio come autrice  è del 1993, con il romanzo “Blind gudinne”, molto amato da lettori e critici, cui ha fatto seguito nel 1994 il secondo romanzo della serie di Hanne Wilhelmsen: “Salige er de som tørster”, che le ha fatto vincere il piú prestigioso premio norvegese per il crime novel, The Riverton Prize.
I due romanzi sono diventati, rispettivamente, una serie Tv e un film.
Nel 2001 ha pubblicato il gettonatissimo “Det som er mitt”, tradotto in Italia con il titolo “Quello che ti meriti”; con questo romanzo romanzo che introduce la nuova coppia di investigatori Inger Hohanne Vik e Yngvar Stubø, Einaudi Stile libero ha scelto di cominciare a presentare al lettore italiano l’opera della Holt.
E’ sicuramente una delle autrici scandinave piú apprezzate dal pubblico e dalla critica di ogni tempo.

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