Nessuno è innocente

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DF3Ettore Benussi, burbero commissario della squadra mobile di Trieste, sogna la vicina pensione. E invece lo aspetta un nuovo caso: la morte della vecchia Ursula Cohen, trovata senza vita nelle acque triestine. Per Benussi è chiaro, la signora è scivolata e annegata. Ma che ci faceva una novantenne a passeggio sulle Rive, in una notte di bora? E come mai chiunque la conoscesse sembra avere ottimi motivi per rallegrarsi della sua morte? Tutti tranne la vecchia amica Renate Stein: la sola a sapere dell’orrendo segreto, antico di cinquant’anni, che Ursula Cohen si portava dentro.

Mentre leggevo questo romanzo d’esordio firmato Roberta De Falco mi sono venuti in mente alcuni versi che il poeta Umberto Saba ha dedicato alla sua città nella poesia “Trieste“ contenuta nella raccolta “ Trieste e una donna” del 1910 e precisamente: “Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore; come un amore con gelosia.”
Trieste è proprio come la descrive Saba e chi di voi abbia posato gli occhi sulla più bella piazza d’Europa, bevuto un “capo in b” al Caffè degli specchi o assaggiato i gusti intensi di Pepi S’ciavo accompagnati da un paio di ombre non può fare a meno di leggere questo libro.

Nessuno è innocente (Pandora)

DF4Roberta De Falco, è lo pseudonimo dietro cui si nasconde la sceneggiatrice Roberta Mazzoni.
Nasce a Milano il 3 ottobre del 1951, figlia di un architetto; mentre frequentava i corsi di Letteratura alla Università Statale di Milano, ha esordito nel mondo dello spettacolo nel 1970 come costumista al Piccolo Teatro di Milano, ha inoltre collaborato a lungo con la RAI.
Nel 1976 si trasferisce a Roma dove, oltre a svolgere attività di sceneggiatrice, insegna narratologia cinematografica.
Come sceneggiatrice ha lavorato a progetti anche importanti: “Interno berlinese” di Liliana Cavani, “Va’ dove ti porta il cuore” di Cristina Comencini, “Nel mio amore” di Susanna Tamaro, i televisivi “Promessi sposi” e “La famiglia Ricordi”.
È stata aiuto montatrice alla RAI Corporation di New York (1977). Sempre per la televisione ha realizzato programmi scientifici in collaborazione con Ruggero Orlando (La Casa del Sole, 1978; L’Universo dopo Einstein, 1979).
Ha poi iniziato l’attività di assistente alla regia in due film ( “Stark System” di Armenia Balducci e “La pelle” di Liliana Cavani).
Come autrice letteraria ha pubblicato nel 1995 per Il Saggiatore l’antologia di aforismi “Scrivere – manuale a più voci per aspiranti narratori”. Ha scritto anche un libro a copie numerate (Verso Pergamo, edito da Imago, 1983).
Come traduttrice, si è occupata di Segreti, Silenzi, Bugie di Adrienne Rich (edito da La Tartaruga nel 1982). È stata curatrice di un libro di Cesare Zavattini (Basta coi Soggetti, edito da Bompiani, 1977).
Fa parte del consiglio della Fondazione Tamaro, per progetti formativi e umanitari in collegamento con la Limmat Stiftung.
Oggi vive e lavora a Porano, nella campagna di Orvieto (TR) e ha in essere un’amicizia amorosa con Susanna Tamaro da oltre 25 anni.

Sperling & Kupfer Editore

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